APPUNTI PER LA RIPARTENZA – Progettare tessiture tra le esperienze di apprendimento e tra i materiali


di Silvia Cavalloro


Durante questo lungo periodo le insegnanti hanno sperimentato modi nuovi di costruire e condividere esperienze con le famiglie e con i bambini. L’attenzione progettuale ha impegnato verso scelte che rendessero riconoscibile la qualità dell’esserci in quanto scuola e continuassero a mantenere vivo il senso di comunità.
Tenere i legami aperti, per testimoniare vicinanza, ascolto, accompagnamento e tenere vivaci i pensieri, sostenendo curiosità e desiderio di sperimentazione e scoperta, hanno dato voce a esperienze di apprendimento interessanti e articolate.

Nel corso delle settimane le proposte si sono fatte via via più ricche e attentamente progettate. La necessità di far fronte all’impossibilità di vivere l’interazione sociale in presenza ha sollecitato maggiore attenzione nel trovare strategie alternative per promuovere questa dimensione. Oppure ha portato a rendere più visibile, più trasparente quello che già era in atto ma restava implicito, meno immediatamente riconoscibile negli agiti e nella documentazione. La ricerca è diventta più consapevole, sia nella costruzione delle esperienze, sia rispetto agli esiti delle proposte, sia rispetto a come valorizzare e rilanciare a tutto il gruppo quanto condiviso dalle famiglie con la scuola.

Le cose interessanti che, nel porci come scuola, abbiamo riscoperto o che ci hanno permesso di attribuire nuovo valore e nuovo significato a quanto già parte della progettazione, oppure quelle inedite che ci siamo sorpresi a conquistare in breve tempo, sono aspetti che costituiscono un elemento qualificante di crescita professionale e che non dobbiamo disperdere, ma  continuare a mantenere al centro dell’attenzione progettuale.
Sono punti di attenzione che hanno qualificato le proposte e che è importante evidenziare. Punti, o meglio “appunti” a cui continuare a fare riferimento anche ora che il nostro essere scuola – in vista delle riaperture prospettate – è chiamato, nuovamente, a cambiare passo.

Apriamo questa sorta di “viaggio virtuale” tra gli elementi significativi che hanno caratterizzato le proposte delle scuole, con la documentazione della scuola di Cognola legata alla ricorrenza del 2 giugno scorso, Festa della Repubblica. Il materiale ci dà l’occasione di riflettere sull’importanza di curare tessiture tra i materiali offerti e tra le differenti proposte fatte dalla scuola.

Una prima tessitura riguarda il legame con l’attualità, col tempo dell’oggi che i bambini si trovano ad attraversare dal punto di vista socio-culturale e identitario, come cittadini in interazione col proprio contesto comunitario. L’insegnate apre infatti il video ricordando la Festa della Repubblica e la Costituzione sulla quale si fonda. Facendo riferimento all’articolo 1, che richiama il diritto al lavoro, presenta ai bambini l’albo illustrato che sarà oggetto di uno dei due video allegati alla proposta, “Dietro che c’è” di Laura Walter e Roberto Luciani (Emme Edizioni) proprio centrato su questo tema.

Una seconda tessitura è tra i diversi tipi di narrazioni scelti dalle insegnanti che costituiscono la proposta, cioè, in questo caso, tra il testo della Costituzione e altri testi che parlano di diritti, come la filastrocca di Gianni Rodari “Il celo è di tutti” sull’uguaglianza e la Convenzione dell’infanzia e dell’adolescenza che parla di diritto all’ascolto.

Qui si apre un’altra importante tessitura perché, nel richiamare l’attività svolta a scuola prima della chiusura, l’insegnante fa riferimento alla metodologia del lavoro in piccolo gruppo e al modo con il quale a scuola si prendono decisioni insieme, dimensioni queste che permettono concretamente di costruire contesti di ascolto dei bambini e di valorizzazione dei pensieri di ciascuno e di tutto il gruppo. La cura della tessitura, si sposta così dal piano dei contenuti e dei materiali proposti al piano del “come” la scuola lavora e di “come” viene promossa interazione tra bambini. Il riferimento al diritto all’ascolto non è quindi solo enunciazione di un contenuto, né semplice dichiarazione di principio, ma, grazie alle scelte metodologiche delal scula, si fa pratica percorribile di partecipazione attiva sperimentata da tutti.  

La proposta che chiude il video – "mi sono sentito ascoltato quella volta che…" – arriva così in un contesto comunicativo che, passo dopo passo, ha ricostruito per i bambini e per i genitori tutti i riferimenti necessari, le tessiture appunto, perché questa non appaia una richiesta estemporanea e decontestualizzata.

 







Tessiture dunque. Tra tempi differenti delle esperienze, tra differenti luoghi abitati, tra materiali e attività da leggere in maniera intrecciata (come i tre video di questa proposta), tra modi complementari per continuare a sostenere partecipazione e legami. Per vincere la frammentarietà, la distanza anche cognitiva, il rischio di “sconnessione”, la disuguaglianza. Tessiture per costruire progetti orientati a un futuro di nuovi e rinnovati legami.


 


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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