ASPETTANDO IL 70° - PERCHÉ POSTICIPARE IN AUTUNNO: LE RAGIONI DI UNA SCELTA



di Silvia Cavalloro
 

Questo nostro Settantesimo ha deciso proprio di farsi ricordare. Di segnare nel tempo, nello spazio, nelle possibilità di incontro, nelle forme di comunicazione un passaggio “indelebile”. Siamo sollecitati di nuovo a un “nuovo” ascolto, che chiede ancora ricerca attenta di forme partecipi di sintonizzazione. L’invito è quasi a non definire, a non chiudere – quante volte lo abbiamo ripensato e quante forme e declinazioni differenti ha assunto in questi lunghi mesi – a tenere ancora aperte possibilità, a riflettere sui luoghi e sui ritmi del nostro agire, sulle declinazioni e sulle prospettive della nostra progettualità.

Una progettualità che l’irrompere della pandemia ha scompaginato. E non solo negli strumenti organizzativi, nella gestione delle risorse, nel rapporto con il corpo, con l’abitare, con la prossimità ma anche – e soprattutto – nel senso profondo del significato che prospettare, prefigurare, costruire futuro possono assumere nell’orizzonte dell’oggi.

È così che, nel quadro delle restrittive disposizioni dell’ultimo Decreto Legge (22 aprile 2021, n. 52), siamo stati chiamati ancora una volta a porci domande in parte prevedibili – e anche ampiamente già prospettate ed esplorate nelle loro implicazioni – in parte nuove o da riconsiderare sotto luce nuova, che provocano ad andare oltre le valutazioni nell’immediato. La scelta di posticipare al prossimo autunno tutte le iniziative che stiamo costruendo è segno da un lato degli scenari mutevoli del contesto attuale, dall’altro del desiderio di esserci con modi che auspichiamo maggiormente vicini e partecipati.

Abbiamo articolato nella comunicazione a tutti i Presidenti e al Personale delle scuole – alla quale [qui]rimandiamo – il contesto e le ragioni che hanno portato a questa decisione e le iniziative che abbiamo deciso comunque di mantenere a maggio. Tra queste la condivisione del nuovo logo della Federazione – e del processo che ha portato alla sua costruzione – e la presentazione delle due pubblicazioni in corso di stampa in questi giorni e già diffuse sui social e in formato elettronico, che riguardano l’investimento della Federazione e delle scuole sul Progetto Educativo Personalizzato (PEP) come strumento a sostegno di una progettazione inclusiva e sulla metodologia innovativa del Piccolo gruppo. Queste, come altre eventuali iniziative sui territori che dovessero essere confermate per il mese di maggio, verranno via via presentate e documentate attraverso le news “Aspettando il Settantesimo”.

La prospettiva dell’autunno ci permette allora di prefigurare la possibilità, che riteniamo importante non precluderci, di immaginare la realizzazione di qualche iniziativa – sempre continuando a tutelare al massimo la sicurezza di ciascuno – anche con la speranza di poterci incontrare insieme nei luoghi, nei tempi e nelle forme che stiamo provando a ri-abitare con uno sguardo forse più consapevole, forse più profondo e integrato, forse maggiormente riconoscente.


 


F.P.S.M.

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