CARANO: CHE EMOZIONI QUESTO NATALE!


a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Carano


“Anche quest’anno è già Natale”. Riecheggiano le note di questa canzone con lo scampanellio che accende in ognuno attese, ricordi, speranze antiche. Tutto intorno il paese si veste di colori e di luci. Nelle case si accendono gli alberi e si prepara il presepe.
E a scuola? Come possiamo quest’anno continuare a mantenere vivo il riferimento alla tradizione e al coinvolgimento delle famiglie che da tempo contraddistingue il nostro modo di preparare e vivere il Natale? Il nostro presepe, nato per volontà dei genitori come dono ai propri figli, negli anni si è rimodernato. Le statuette conservate a scuola permettono alle famiglie, che generosamente si occupano di allestirlo, di raccontare una storia con semplicità e genuinità. È un racconto che ogni anno riviviamo, che ci parla di un bambino nato in una famiglia e che sperimenta l’amore dei genitori e di tutti quelli che vanno a portargli un dono.

Ma quest’anno la nostra scuola, da sempre aperta alla collaborazione con le famiglie e con il territorio, si è trovata a fare scelte diverse. I genitori, infatti, non possono entrare nell’edificio e animarne gli spazi con proposte, azioni, incontri. Sicuri tuttavia dell’importanza e del senso dell’esperienza alimentata in tanti anni – e a maggior ragione ora che le forme consuete di partecipazione sono fortemente condizionate – abbiamo volto lo sguardo con più attenzione a modi nuovi di promuovere scambio e interazione all’interno della scuola chiedendoci come continuare a intrecciare e valorizzare le esperienze di scuola con quelle di casa. 

La proposta si è aperta con il racconto ai bambini di un albo che parla del dono: “Il regalo più bello”diRita van Bilsen e Cornelis Wilkeshius (Arka edizioni, 1998). La lettura ci ha portato a vivere, assieme al protagonista e al suo viaggio verso Betlemme, emozioni diverse che quotidianamente proviamo, dando loro un nome, imparando a riconoscerle e nominarle. Abbiamo, di volta in volta, scoperto un personaggio nuovo, abbiamo imparato a conoscerlo riflettendo sulle sue caratteristiche e specificità, cercando di cogliere diversità e uguaglianze e trovando una sua collocazione nel nostro presepe che quest’anno abbiamo allestito in giardino, in modo che tutti passando vicino alla scuola potessero vederlo e potessero condividere con noi il suo crescere di giorno in giorno insieme alle esperienze proposte ai bambini. Abbiamo poi continuato a imparare dei canti e una poesia, scoprendo i segni legati al Natale che è il momento della gioia. Un momento che merita attenzione e tutto il nostro amore.

Questo percorso, condiviso a scuola con i bambini, ha preso nuovi sviluppi incontrando le esperienze di ciascuna famiglia. Abbiamo proposto infatti ai genitori di realizzare un semplice fiocco che ha arricchito e colorato l’albero di Natale posto accanto al presepe. Un dono non solo per la scuola, ma anche per la popolazione che passando dal nostro giardino si è rallegrata nel vedere così tanta fantasia, esito del contributo e della partecipazione di tanti.
Ma è stato anche un momento di cura dei genitori nei confronti dei propri figli perché “dono” di un tempo dedicato, di calma e di attenzione. “Il regalo più bello” di una cosa fatta condividendo esperienze, occasione per parlare ed ascoltarsi, per decidere insieme e collaborare. Abbiamo proposto, infatti, di ritagliarsi un momento specifico e di decidere con il proprio bambino il progetto scegliendo la forma, il colore, la stoffa, il nastro o altri materiali necessari. “Scegliete con cura – abbiamo suggerito – il posto dell’albero dove appenderlo e sicuramente, ogni volta che passerete di là, ammirerete con gioia il lavoro di tutti e assieme costruirete un ricordo per i giorni a venire”.


 


F.P.S.M.

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