CARANO: IN CAMMINO CON S. FRANCESCO
a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Carano
“Questo è il risultato finale di un anno fatto di ricerca di materiali, di osservazione scientifica su eventi, di cura, di rispetto, di attesa, di amicizia, ma soprattutto di impegno”.
Inizia così la didascalia sul primo totem che si incontra sul percorso di San Francesco, itinerario tra i boschi della Val di Fiemme, e che porta i viaggiatori a fermarsi e magari soffermarsi sui pensieri-elaborati dei bambini sul tema della cura della casa comune: il creato.
La scuola dell’infanzia di Carano, sempre aperta verso il territorio, ha come obiettivo quello di far apprezzare il paese anche in un’ottica di ricerca etnografica. Per questo e in questa direzione si muove sempre, per cui i bambini anche quest’anno hanno potuto godere delle passeggiate che ci hanno condotto a conoscere angoli di paese, ma anche luoghi ricchi di natura e immaginario.
Guardando alla nostra ricerca anche in senso socio-antropologico abbiamo coinvolto persone esperte del paese che si sono dimostrate fonte di conoscenze. Il nostro fare insieme ricerca osservativa ci ha portato a estendere anche ai genitori questo modo di ricercare le cose (ipotesi nate a scuola, informazioni da chiedere direttamente ai genitori, cercando assieme a papà e mamma), rendendoli così partecipidel nostro modo di lavorare.
Ed è così che nelle nostre passeggiate ci siamo imbattuti in un sentiero, realizzato una decina d’anni fa sempre dalla nostra scuola, ideato e documentato nell’ambito del Progetto “Piccole guide per grandi scoperte”: il Percorso di San Francesco appunto, che nel corso degli anni però è stato danneggiato e mostra oggi ai passanti solo i totem di legno con inciso il cantico delle creature in tre lingue. Per rivalutare un lavoro fatto da altri bambini tanti anni fa, abbiamo pensato di risistemare i vari punti dell’itinerario e con l’aiuto di alcune persone che hanno dato la loro disponibilità, abbiamo dato nuovo slancio a un sentiero a disposizione di tutta la comunità.
I totem sono sette e ognuno ha un tema: le creature, il vento, il sole, i fiori e i frutti, il fuoco, le stelle e la luna, l’acqua.
Man mano che si toccavano gli argomenti decidevamo assieme cosa fare per creare un simbolo ed è così che una ruota di bicicletta con i raggi si è trasformata in un sole, le bocce trasparenti usate a Natale sono diventate stelle e luna, i sassi del torrente si sono magicamente trasformati in fiori e frutti, le cortecce degli alberi messe vicine e poi colorate sono diventate fuoco, il vento silenzioso, ma che a volte sorprende tutti, fa muovere le pale di una girandola di legno. E infine l’acqua così preziosa, che invita a fare silenzio davanti al totem che la rappresenta, per riconoscere il suo rumore che si sente in sottofondo e che mostra la sua bellezza nel paesaggio rigoglioso del bosco e del sottobosco.
Ma come presentare a chi si accosta al percorso il lavoro sotteso, l’impegno dei bambini, le loro voci, la scelta dei materiali, in modo veloce, smart e moderno? È così che è nata l’idea di posizionare presso i totem dei QR code che raccontino appunto quanto sopra.
Speriamo di aver incuriosito i lettori e di vedervi presto camminare sulle orme di S. Francesco e di ripercorrere le tracce del nostro lavoro.