CUOCHI IN RETE! IL MENÙ DI CIRCOLO DELLE GIUDICARIE


di Lorenzo Santorum
con i cuochi del Circolo delle Giudicarie Esteriori


Il Covid-19 ci ha colpiti ma non ci ha sconfitti; non ci siamo lasciati catturare dai suoi “effetti collaterali”, dalla passività, dal fatalismo, non abbiamo permesso che questo nemico invisibile decidesse per le nostre vite. Invece di cadere nella tentazione di isolarci, nella solitudine personale e professionale, abbiamo scelto di “uscire fuori” e di scoprire la forza dello stare insieme. La nostra voglia di vivere rinasce da un’idea semplice, quasi scontata, ma ricca di un promettente futuro ed è di questo che vogliamo raccontare.

Siamo i cuochi e le cuoche del Circolo di Coordinamento delle Giudicarie Esteriori. Se il lockdown ci ha colti di sorpresa dopo i primi giorni di disorientamento abbiamo affrontato questo lungo periodo a viso aperto creando con le insegnanti e le operatrici d’appoggio nuovi strumenti di relazione e comunicazione per i genitori e i bambini.
Sono nate le “ricette on line” che le famiglie hanno apprezzato molto, le “videoricette” così come sono state chiamate. Ci siamo rimessi la divisa da lavoro e, davanti ai fornelli di casa nostra, abbiamo invitato i bambini a confezionare i menù che avevano imparato ad apprezzare nella loro scuola dell’infanzia.

Quando a giugno 2020 siamo tornati al lavoro il menù che ci è stato proposto dai tecnici della Federazione, pur essendo un buon compromesso tra il bilancio dietetico e le nuove esigenze di sicurezza rispetto al contagio, ci è subito sembrato meno ricco e diversificato rispetto alla cultura alimentare che ciascuno di noi cuochi è in grado di esprimere e di raccontare.
Dietro la porta “tagliafuoco” potevamo solo sentire le voci dei bambini e immaginarci tutta la vita che lentamente stava rinascendo. Il non poter uscire dalla cucina, però, il non poter interagire quotidianamente con le maestre, con le operatrici d’appoggio e con i bambini ci ha fatto sentire la solitudine professionale. Ma proprio questo ci ha spinto a riappropriarci delle relazioni e di averne cura.

A settembre con l’apertura dell’anno scolastico il nuovo protocollo ci ha permesso una maggiore libertà di movimento. L’esperienza vissuta nel corso del lockdown ci ha lasciato il desiderio di colmare le diverse forme di distanziamento. Così ci siamo incontrati su Meet, abbiamo parlato a lungo e ci siamo chiesti se, a partire da un rinnovato patto di collaborazione tra di noi, avremmo potuto dare un senso nuovo al nostro modo di lavorare e introdurre dei cambiamenti significativi nelle nostre scuole dell’infanzia.
Ci siamo resi conto che quasi sempre il ruolo dei cuochi è stato sinonimo di lavoro in solitudine, di scelte individuali, di rapide incursioni nelle sezioni e poco altro.
Nel frattempo abbiamo sentito parlare di una nuova metodologia di lavoro sperimentata dalle insegnanti, di una nuova collegialità improntata al confronto, allo scambio e all’interazione per far crescere nuove conoscenze e nuove idee.Ci siamo chiesti se anche noi avremmo potuto far parte di questa collegialità che ci sembrava avesse migliorato le relazioni tra le insegnanti.

Per la prima volta ci siamo incontrati tutti insieme, cuochi e cuoche, per raccontarci le nostre scelte alimentari, per discutere, per collaborare, per fare ipotesi argomentando le nostre conoscenze. Ci siamo accorti di essere stati contaminati dalla nuova cultura “socio-costruttivista”, come dicono le maestre, e invece di custodire gelosamente le nostre ricette e i segreti dello “Chef” li abbiamo condivisi. Questo confronto ha generato una domanda “ma è ancora attuale il menù di scuola? non potremmo mettere insieme le nostre competenze per costruire un menù di Circolo che faccia sintesi delle migliori proposte dietetiche?
Con il coordinatore abbiamo lavorato in questa direzione fino a giungere alla scrittura del nostro “Menù di Circolo”che in un secondo incontro abbiamo presentato al dott. Andrea Maino, consulente della Federazione per la nostra formazione. Grazie ai suoi suggerimenti lo abbiamo corretto, integrato, modificato fino a quando ci è sembrato giunto il momento di proporlo ai genitori che hanno compreso il nostro sforzo di reinventare il nostro ruolo in una scuola dell’infanzia più orientata alla socialità.
Il Menù di Circolo non è soltanto un modo di abbinare carboidrati e proteine, di bilanciare sapidità con gli zuccheri, di combinare gli effetti cromatici dei diversi alimenti. È anche una maniera per creare condizioni di convivialità, perché il pranzo è il momento in cui si condivide una vicinanza di pensieri, di sentimenti ed emozioni.
Vogliamo lavorare così, mentre ogni giorno “facciamo la magia” che rende felici i nostri bambini.

 

 


F.P.S.M.

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