DIRITTI IN MOVIMENTO. Torbole, il cammino dei diritti continua



a cura delle insegnanti della scuola dell’infanzia di Torbole
 

In occasione della giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza la scuola equiparata di Torbole ha organizzato una passeggiata per le vie del paese per portare a tutta la comunità il suo importante messaggio.
 

Torbole, 19 novembre 2021

Caro diario,
se oggi fossi passato da Torbole saresti rimasto stupito per quello che i tuoi occhi avrebbero potuto vedere: un corteo di bambini accompagnato dalle loro maestre, dalla presidente della scuola, dalla coordinatrice e dai genitori dei bambini più piccoli. Un corteo che camminava festante per le vie del paese.
Mi sono fermata ad ascoltare, volevo capire. Due grossi altoparlanti diffondevano per il paese frasi, canti e filastrocche che parlavano dei diritti dei bambini e delle bambine mentre la sfilata gioiosa portava il suo messaggio nei luoghi significativi del paese dove erano state collocate delle piccole sedie dipinte ognuna con un diritto. Arrivati davanti al Municipio i bambini sono stati accolti dal Sindaco e hanno spiegato il significato di due seggioline dove avevano disegnato una casa e una carta d’identità: Questa sedia significa che tutti devono avere un nome, perché chiamare un amico sconosciuto non è bello.” ha detto il primo bambino, mentre la seconda ha spiegato che Tutti devono avere una casa dove tenere le proprie cose, dove stare con mamma e papà e magari anche con un cagnolino. Dopo alcune mamme hanno letto delle frasi tratte da un albo illustrato.

Era una festa e tutti i bambini cantando una canzone sui diritti che avevano inventato, hanno ripreso il cammino che li ha visti arrivare al piazzale della chiesa dove hanno spiegato il diritto all’uguaglianza e quello di poter avere una famiglia. Tutti i bambini devono darsi la mano anche se sono di posti o colori diversihanno detto ePer i bambini è bello avere una mamma e un papà per giocare tutti insieme”, “Se c’è anche una sorellina è più bello.
Ormai ero completamente coinvolta da questo corteo che ho continuato a seguirlo per scoprire la prossima sedia che era davanti alla farmacia: “Questa sedia è del diritto a essere curato se si sta male, anche se non ci sono mamma e papà e si è da soli dalla nonna o a scuola. Tutti devono avere le medicine per poi stare bene.

La mattinata si era quasi conclusa e tutti sono tornati a scuola dove c’erano altre sedie: una con disegnato un giocattolo per dire che alcuni bambini non possono giocare e alcuni sì, ma tutti devono giocare insieme così si divertiscono!; la seconda sedia aveva come disegno una bambina che pensa perché tutti devono pensare per sapere cosa dobbiamo fare… perché se no poi non sai più disegnare e noi facciamo i gruppi e dobbiamo pensare così ci accordiamo e sappiamo cosa fare.

Caro diario, oggi seguendo questi bambini ho capito che i “bambini vogliono essere ascoltati con gli occhi spalancati” perché i loro pensieri e le loro idee sono profonde e portano la speranza per un futuro migliore.



 


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

Contatti

Federazione Provinciale Scuole Materne
Via Degasperi 34/1
38123 Trento
Tel: 0461 382600
Fax: 0461 911111