EDUCA 2019: L’INTERVENTO DELLA FEDERAZIONE


di Silvia Cavalloro

“La biblioteca di scuola: un progetto culturale per costruire connessioni” è il contributo portato dalla Federazione alla tavola rotonda condotta a più voci sul tema “Famiglie e servizi all’infanzia: nuove connessioni”. La relazione con le famiglie è stata infatti al centro dell’edizione 2019 di Educa, il festival dell’educazione dal titolo Scuola e famiglia. Un’alleanza necessaria.

Coordinati dalla professoressa Chiara Bove i vari esperti hanno aperto riflessioni su come i primi passi mossi dai bambini al di fuori degli ambienti a loro familiari richiedano fiducia tra genitori ed educatori che ne accompagnano il cammino. La costruzione di questo legame non può essere data per scontata e deve oggi tener conto di profondi cambiamenti socio-culturali. Rendere possibile e concreta la collaborazione tra servizi educativi e famiglie richiede così progettualità innovative nel quadro delle riflessioni che emergono dalla ricerca scientifica.

Sara De Zolt, coordinatrice del Circolo della Valle di Cembra, ha dato voce alla progettualità relativa al rapporto scuola-famiglia che la Federazione sta co-costruendo con i differenti interlocutori, portando un’esperienza realizzata in una scuola dell’infanzia del circolo, la scuola di Pressano. La proposta di realizzare all’interno della scuola una biblioteca nasce infatti dall’idea attivare le differenti dimensioni dell’essere scuola in rete, mettendo in dialogo i numerosi interlocutori, le risorse del territorio e le competenze delle persone. Il pensiero che guida progettualità di questo tipo è quello di viversi come servizio aperto, motore di relazioni, capace di “provocare” mobilitazione di cultura e di energie propositive.

Dare vita a una biblioteca inoltre ha permesso di creare uno spazio nuovo e interessante, contesto stimolante per una didattica dinamica e partecipata. Uno spazio co-progettato dai bambini, risorsa importante per tutta la comunità visto che sul territorio non è presente né una biblioteca, né un punto lettura. Il libro poi è un oggetto culturale che la scuola stava valorizzando da tempo con diverse iniziative.

Il progetto ha permesso di coinvolgere i genitori all’interno della progettualità di scuola, per renderli partecipi del percorso educativo e per far comprendere loro aspetti metodologico-didattici innovativi. Trovarsi insieme, discutere e confrontarsi, ha permesso di creare opportunità di socializzazione fra adulti.

Per coinvolgere i bambini nei processi decisionali sono stati organizzati piccoli gruppi all’interno dei quali si è discusso sul significato della parola biblioteca e si sono riportate le idee emerse su elaborati comuni dando vita a sei differenti progetti. Sulla base di tali progetti cartacei sono stati realizzati dai bambini dei prototipi che sono stati il riferimento per coinvolgere i genitori nella realizzazione materiale della biblioteca. I genitori si sono confrontati impegnandosi a rimanere fedeli alle idee dei bambini per rendere concretamente i loro progetti.
Un genitore, in accordo con Ente e Comitato di gestione, ha poi proposto la collaborazione con l’Istituto d’Arte “Alessandro Vittoria” di Trento e così un professore e un gruppo di studenti si sono messi all’opera arricchendo ulteriormente i progetti.
Una collaborazione fra adulti, ragazzi e bambini che ha permesso la creazione di nuove connessioni con il territorio.

La partecipazione a Educa ha rappresentato quindi un’importante occasione per condividere progetti, per valorizzare percorsi e competenze, per mettere in comune e confrontare saperi ed esperienze diverse.


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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