# ESPERIENZE IN FAMIGLIA – Ombre e penombre colorate, un’esperienza del fisico Marco Testa



di Silvia Cavalloro

Fare scienza con i bambini significa lasciare spazio a un pensiero riflessivo e di ricerca. Significa dare fiducia e permettere di dilatare la promettente stagione dei «perché». Solo in questo modo sorpresa e curiosità potranno rimanere chiavi di incontro col mondo, con le esperienze, con le relazioni.

Fare scienza con i bambini significa dialogare col tempo. Lasciando tempo. Tempo di “manipolare”, non solo con le mani ma anche con gli occhi, giocando con i tanti punti di vista che gli oggetti e i fenomeni ci pongono all’osservazione. Oppure cogliere ritmi e suoni, così fondamentali per comprendere e collocare distanze e vicinanze, cogliere qualità, distinguere timbri e intensità. Solo se sapremo permettere ai bambini di «so-stare» nell’esperienza - non solo di soffermarsi, ma anche di saper stare, di sapere assaporare e gustare quello che accade - gli odori delle cose, traccia dell’esistere che spesso sfugge e sfuma, si faranno qualità preziose del conoscere.

Ma fare scienza con i bambini significa soprattutto coltivare il pensiero, la riflessione, lo sguardo su ciò che accade. Significa lasciare spazio alla possibilità di collegare e connettere, di astrarre e ricollocare, di legare e distinguere. Lasciare spazio alla possibilità di ritornare sulle cose, riprovare, tentare. Lasciare spazio alla possibilità di rischiare, sbagliare, “azzardare”.

Lasciare spazio appunto. Lasciare e non “occupare”. Non occupare subito, razionalmente, ipotesi sul nascere, dubbi e meraviglie, perplessità e slanci. Non occupare, imbrigliando troppo in fretta - con le categorie del giusto e dello sbagliato o dell’efficacia ed efficienza, della produttività e dell’utile - la vitalità dei ragionamenti.

Di questi temi si è occupato a lungo e si sta occupando Marco Testa, docente di "Fisica e didattica della fisica" nel corso di Scienze della Formazione Primaria all'Università degli studi di Milano-Bicocca e formatore della Federazione da molti anni. Nel rimandare all’intervista di AltriSpazi nella quale, in dialogo con Camilla Monaco, espone il suo pensiero, condividiamo il video che ci invita a giocare con le ombre e a scoprire, attraverso la luce, i colori, le distanze il mondo della fisica.
 




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