di Silvia Cavalloro

“Occuparsi oggi di educazione e pedagogia, prima di tutto, significa occuparsi del futuro delle donne e degli uomini (…) significa entrare in una logica di trasformazione. Lo so bene che dobbiamo essere attenti al presente, (…) ai bambini che abbiamo di fronte qui ed ora, ma credo che senza questa utopia non si possa proporre pedagogia o educazione”. È con questa citazione di Clotilde Pontecorvo che Ilaria Mancini, formatrice della Federazione, ha aperto la serata di dibattito e confronto che 14 maggio 2018 a Dimaro ha dato il via alle iniziative legate al Bilancio sociale del Circolo della Val di Sole.

“Il ciclo di iniziative – ha ricordato la formatrice – vuole raccontare l’identità di un Circolo che investe in una scuola contemporanea, abitata da bambini e adulti competenti (dal personale della scuola, alle famiglie, agli Enti gestori), in ricerca, che si mettono in gioco e si mettono insieme per costruire futuro, consapevoli del valore politico insito nell’occuparsi a vario titolo di educazione. Vuole quindi tracciare la costruzione di processi di apprendimento che si nutrono di un caleidoscopio di esperienze progettate e vuole inoltre rendere emergente la connotazione comunitaria delle scuole, micromondi che si aprono e interagiscono con la comunità territoriale di riferimento, in un continuo rigenerarsi”.