FIORI DALLA FABBRICA A TAIO… PER PROMUOVERE NUOVE PARTECIPAZIONI A SCUOLA E IN FAMIGLIA


di Camilla Monaco e Ute Pancher

L’esperienza del circolo di Cles 2 “attorno” ai bulbi di tulipano ricevuti da Anna Scalfi Eghenter (www.fioridallafabbrica.com), avviata nel mese di gennaio 2021 (cfr. la news “Fiori dalla fabbrica… per costruire apprendimenti insieme. Un’esperienza collettiva di circolo”), è diventata – per la scuola di Taio – un’occasione importante anche per progettare e realizzare esperienze di apprendimento a distanza nel periodo di chiusura delle scuole nel mese di marzo. In particolare, gli insegnanti hanno costruito una proposta da rivolgere ai piccoli gruppi familiari, che partisse proprio dalle attività vissute a scuola nei piccoli gruppi stabili di bambini tra gennaio e febbraio e che consentisse di continuare a promuovere – seppure “da lontano” – il processo di apprendimento della partecipazione.

In questa realtà, infatti, i fiori dalla fabbrica – attraverso l’investimento di bambini e insegnanti – hanno “contaminato”, in senso culturalmente profondo, il paese e alcuni suoi luoghi nevralgici: i bulbi di tulipano, grazie alla disponibilità e alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, sono stati piantumati su suolo pubblico e sono diventati un ulteriore“veicolo” di partecipazione al di fuori dei confini strettamente scolastici. Da questo punto di vista, una scelta educativo-didattica – coraggiosa e indiscutibilmente vincente – è stata quella di organizzare le uscite e le occasioni di piantumazione direttamente nei piccoli gruppi stabili (anziché in raggruppamenti medio-grandi come spesso accade), garantendo a bambini e insegnanti la possibilità di fare un’esperienza realmente partecipativa e socialmente densa.

Nel momento in cui ci siamo ritrovati, i primi di marzo, in una situazione di lockdown con una nuova chiusura delle scuole (benché potenzialmente parziale perché l’ordinanza provinciale garantiva la presenza ad alcuni bambini) il gruppo professionale ha deciso di accettare una nuova sfida sul piano educativo-didattico e, prima ancora, su quello della propria dimensione collegiale. A questo punto i bulbi di tulipano sono diventati in primo luogo uno strumento al servizio della costruzione di nuove forme di partecipazione tra adulti educanti. Gli insegnanti hanno avviato un interessante – e a tratti positivamente impegnativo – processo di negoziazione e costruzione di ragionamenti collettivi, nell’ottica di individuare forme progettuali e formati virtuali nuovi per proporre a bambini e famiglie delle esperienze significative in continuità con tutto quello che era accaduto a scuola – e nella comunità – nei mesi precedenti.

Esattamente come accade nei piccoli gruppi di bambini, quando discutono attorno a una questione problematica da affrontare e risolvere insieme, questa comunità professionale è riuscita a costruire – a livello adulto – una soluzione progettuale ricca e promettente. Nello specifico, gli insegnanti – accompagnati e sostenuti anche dal coordinatore di riferimento – hanno realizzato quattro contenuti video che, in maniera progressiva e in un crescendo di “agganci” partecipativi, erano volti a coinvolgere i bambini e le loro famiglie in esperienze di apprendimento collettive e circolari, seppure a distanza. Come già accaduto in tante scuole durante il lungo lockdown dello scorso anno (Monaco, 2021), i genitori– e i familiari in generale – sono stati coinvolti come “mediatori” in attività da fare insieme ai bambini, essendo esplicitamente riconosciuti come interlocutori competenti.

Dal punto di vista più strettamente operativo, gli insegnanti hanno costruito quattro video che sono stati inviati alle famiglie a distanza di alcuni giorni l’uno dall’altro.

VIDEO 1
VIDEO 2
VIDEO 3
VIDEO 4

La scuola di Taio, come tutto il resto del circolo di Cles 2, ha lavorato per anni – a livello formativo – sul riconoscimento e sulla promozione dei processi di costruzione della lingua scritta nei bambini (Ferreiro, Teberosky, 1979; Monaco, Zucchermaglio, 2021). Anche rispetto a questa preziosa dimensione, i bulbi ricevuti in dono da Anna Scalfi hanno rappresentato un’irrinunciabile opportunità per continuare a sostenere la produzione di scritture spontanee anche in famiglia, per coinvolgere i genitori in questa avvincente sfera conoscitiva e per costruire nuove e sfidanti forme di partecipazione, non solo tra scuola e famiglia, ma anche tra famiglie diverse.


 


F.P.S.M.

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