FOTOLETTERATURA. I LIBRI FOTOGRAFICI, UNA RISORSA NELLA FORMAZIONE DEL PENSIERO, DELLA LOGICA E DEL GIUDIZIO CRITICO DEL BAMBINO
di Giulia Mirandola
Proviamo a partire dall’assunto di un maestro nel campo della pedagogia e della letteratura per l’infanzia, Antonio Faeti, il quale in uno scritto dedicato ai libri fotografici per l’infanzia scrive: «La fotografia conserva, intatta, l’intera valenza didattica di cui è pervasa da quando è nata, la fotografia cerca sempre i bambini e vorrebbe trovarli».
I libri fotografici stanno conoscendo un interesse crescente e sono a tutti gli effetti narrazioni che concorrono all’educazione visiva, alla pari degli albi illustrati, dei libri senza parole, dei libri-gioco, delle carte visive. Questi oggetti sono capaci di agire in modo sensibile sulla capacità immaginativa di ciascuno di noi, fin dalle prime esperienze di lettura condotte nei primi anni di vita; possono stimolare un atteggiamento verso le immagini attivo e consapevole; offrono una tastiera ampia di strumenti con i quali (imparare a) leggere, decodificare, interpretare e costruire linguaggio. In questo incontro andiamo alla scoperta di alcuni autori e autrici che hanno praticato energicamente la fotoletteratura e hanno realizzato per i bambini veri e propri “programmi” di educazione allo sguardo basati sul linguaggio della fotografia.
In attesa di incontrarci domani, 17 maggio 2022 dalle 17.30 alle 19.30, condivido con voi alcune note biografiche e un articolo – “Guardare è un gioco infinito” pubblicato sulla rivista Liber, trimestrale aprile-giugno 2022, n. 134 – per entrare nel tema dell’incontro.