INTRECCI TRA SCUOLA E TERRITORIO. L’ORTO DIDATTICO A FIERA DI PRIMIERO.

le insegnanti di Fiera di Primiero

Valorizzare le esperienze “fuori” dalla scuola, in continuo dialogo col “dentro” degli spazi e delle esperienze del quotidiano. Un percorso per sollecitare sperimentazioni, scoperte, costruzione insieme di nuovi apprendimenti. L’orto didattico, inaugurato a Fiera di Primiero per condividere un progetto che si svilupperà nel corso dei prossimi tre anni, vuole innanzi tutto rappresentare questa idea di scuola, aperta al territorio, all’intreccio di competenze e al contributo delle famiglie.
La prima fase di questa esperienza ha visto il coinvolgimento di giovani architetti per l’elaborazione del progetto e la collaborazione dei genitori per la parte esecutiva. Gustoso e profumato anche il rinfresco preparato dalla cuoca utilizzando le verdure prodotte nell'orto e accompagnato dal “succo d'uva espresso” fatto in diretta dai bambini.

La festa ha permesso di valorizzare quanto fatto finora e di allargare lo sguardo al futuro sviluppo del progetto. Lo “stare in natura” consentirà infatti ai bambini di vivere luoghi che offrono spunti e scenari continuamente nuovi, nuovi ambiti di ricerca e occasioni di incontro con la natura e il suo mutare di giorno in giorno davanti ai nostri occhi. Si costituiranno e si progetteranno così contesti di sperimentazione, di apprendimenti, di costruzione di relazioni.
È all’interno di questa più ampia progettualità che prenderà vita la realizzazione dell’orto didattico all’interno del giardino della scuola. Nella realizzazione e nella cura dell’orto si sperimenteranno le tecniche di compostaggio e si salvaguarderà la fertilità dei suoli senza ricorrere a prodotti chimici privilegiando invece la fertilizzazione organica.

Al centro dell’attenzione educativa delle insegnanti la promozione di processi collaborativi tra bambini nella relazione in e con la natura per sviluppare atteggiamenti di cura e attenzione, per sostenere un pensiero di ricerca, di osservazione, di costruzione di significati possibili rispetto a quanto accade.
Un progetto che intende allargarsi anche alla comunità attivando reti di collaborazione con associazioni ed enti che operano nel territorio: Slow Food, Parco Naturale di Paneveggio, A.P.S.P “S.Giuseppe” del Primiero, Ecomuseo del Vanoi, Gruppo di volantariato Giovani Architetti, Aziende agricole presenti sul territorio circostante, coinvolgendo anche le famiglie per collaborare nella realizzazione delle esperienze e nel prendersi cura delle piantine.

Un pensare e agire insieme, confrontando idee e soluzioni possibili, che si articola anche dentro la scuola non solo con i bambini ma anche con il personale ausiliario della al fine di promuovere un’educazione alimentare che favorisca l’accostamento alla varietà degli alimenti e a diverse sensazioni di gusto.
Il percorso, che si articolerà su tre anni, prevede l’esplorazione e la scoperta del terreno attraverso scavi, raccolta di materiali, ricerche dettagliate con strumenti quali ad esempio setacci e lenti di ingrandimento.
All’interno della scuola saranno creati due spazi laboratoriali:

  • uno spazio scientifico con strumenti adatti a sostenere percorsi di ricerca (microscopi, lenti, libri scientifici, lavagna luminosa, Eye Clops), capace di favorire processi quali la formulazione di ipotesi o la verifica mediante la sperimentazione pratica;
  • uno spazio creativo per attivare percorsi di progettualità, per prospettare nuovi utilizzi di un materiale come l’argilla grezza recuperata nelle zone limitrofe alla scuola. Inoltre, progressivamente, verranno introdotti altri materiali privilegiando quelli di riciclo.

Sul piano dei contenuti il primo anno sarà dedicato alla scoperta della “vita nella terra” (animali, sementi…) con allestimenti di varie tipologie di orti (orto pensile, orto sollevato dal terreno, orto creativo con materiali di scarto) che verranno fertilizzati con l’utilizzo del nostro compostaggio. Nel secondo anno si privilegerà il raccolto per una sana e corretta alimentazione favorendo nel bambino la presa di coscienza della stagionalità, mentre nel terzo anno è prevista la trasformazione dei prodotti (farine, saponi, profumi…).

Il progetto coinvolge tutti i bambini frequentati la scuola dell’infanzia di Fiera di Primiero, il personale insegnante della scuola, il personale cuoco ed operatore d’appoggio.
A livello metodologico saranno organizzate forme diversificate di raggruppamento: sono previsti momenti di lavoro in gruppi sia omogenei che eterogenei per età con particolare attenzione alla formazione di piccoli gruppi come contesti privilegiati per la costruzione di apprendimenti in forma collaborativa.
Negli incontri collegiali di progettazione saranno dedicati dei momenti alla valutazione e riprogettazione. Fermarsi in itinere permetterà di ragionare sul percorso e di ricalibrare esperienze e metodologie.
Si utilizzeranno trascrizioni delle discussioni, foto e altri strumenti sia per documentare che per rivedere le pratiche e riflettere sul senso delle esperienze, sui contesti progettati, sulle modalità di raggruppamento, sul ruolo insegnante.
Inoltre le insegnanti parteciperanno al percorso formativo “Tra dentro e fuori: i bambini che incontrano e scoprono il mondo” organizzato dalla Federazione provinciale Scuole materne di Trento e condotto dalla dott.ssa Laura Malavasi. Sarà un’occasione per confrontarsi e per valutare l’andamento delle esperienze in un’ottica di riprogettazione.


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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