L’ORTO DIDATTICO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI SIROR UNA FITTA “RETE” DI ESPERIENZE



a cura del Presidente e delle Insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Siror
 

Prendersi cura di un orto di scuola significa costruire apprendimenti a partire dall’esperienza, scambiarsi conoscenze, porsi domande, condividere significati. La scuola dell’infanzia di Siror, durante questo anno scolastico, ha coltivato non solo lo spazio fisico dell’orto ma anche lo spazio delle relazioni tra dentro e fuori la scuola attraverso esperienze significative che hanno visto i bambini protagonisti nel fare e nel costruire assieme pensiero.L’esperienza è inserita nel progetto “Orti didattici”, finanziato dall’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Trento.

 

L’orto, luogo di saperi e di esperienze
per apprendere facendo e collaborando.
Dove educare alla sostenibilità ambientale.
L’orto, strumento di educazione alimentare,
di dialogo fra le generazioni e di interculturalità
per costruire cittadinanza attiva.
Un luogo per sviluppare capacità individuali,
relazionali favorendo una dimensione di gruppo.
Diviene così il luogo dove “coltivare”
pratiche educative significative.

 

L’orto didattico della scuola è collocato fra i prati della “Campagna”, su un piccolo terreno messo a disposizione da un privato. Sono stati inoltre posizionati, nel Giardino della scuola dell’infanzia, alcuni grandi contenitori per la coltivazione di ortaggi e fiori.
Le esperienze hanno coinvolto i bambini in tutte le attività, dalla semina all’annaffiatura, dalla cura delle piante fino alla raccolta attraverso la costruzione insieme di “buone pratiche” per promuovere l’apprendimento e creare pensiero.
 

Costruire narrazioni

“Come mai non portiamo più l’acqua dalla scuola? Come scende dal tetto?” L’irrigazione del campo avviene attraverso l’utilizzo dell’acqua piovana che proviene dal tetto di un vicino fienile: tramite una grondaia l’acqua viene raccolta in un serbatoio di recupero. Sono fenomeni che pongono domande sulle quali i bambini si confrontano e provano a costruire insieme risposte.
Anche le diverse fasi della concimazione avvengono con compost e letame fornito da un allevamento del posto, lasciato compostare in un accumulo prima di utilizzarlo. Esperienze attraverso le quali i bambini costruiscono racconti per dare significato a quello che accade.
Nel progetto è stato dato spazio anche al riciclo dei rifiuti compostabili sia nel giardino che al campo tramite compostiera (bucce di frutta, foglie, erbe raccolte dalle aiuole, scarti di verdure utilizzate nel gioco della cucina...).
I bambini, in autonomia, si occupano della cura degli spazi; per esempio prelevano l’acqua dal serbatoio e con l'annaffiatoio irrigano direttamente le varie coltivazioni.

Una rete di esperienze

Le molte attività compiute nell’orto restituiscono una fitta “rete di esperienze” per sviluppare diverse conoscenze e competenze. 
I bambini hanno realizzato i cartellini per identificare le piante attraverso momenti di discussione sperimentando modalità di scrittura spontanea. Insieme hanno costruito e mantenuto aggiornata nel tempo una “mappa delle semine”che è stato oggetto di riflessione tra bambini anche sui diversi concetti topologici  (vicino a, distante da, nei pressi di, a destra e sinistra). In gruppo hanno elaborato il progetto di uno spaventapasseri che è stato poi realizzato da loro in varie fasi. 
Esperienze di ricerca e di sperimentazione li hanno condotti ad approfondire la conoscenza del mais dorotea (una specie locale). Attraverso pratiche di raccolta, sfogliatura, essicazione, sgranatura e macinatura, i bambini hanno costruito insieme nuove conoscenze provando, commentando, dialogando su quanto sperimentato.
Nella Giornata delle Api (maggio 2021) i bambini hanno realizzato delle “bombe di fiori”, le Flower Bombs: un mix di semi di fiori selvatici, argilla e terra che poi sono stati sparsi in angoli incolti.  Ad arricchire lo spazio esterno è arrivato anche l’hotel degli insetti: un piccolo rifugio per gli insetti utili all’orto e alle piante realizzato con materiali naturali e di riciclo. I bambini, attraverso un laboratorio promosso dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, ne hanno costruito uno per il giardino di scuola.
 

Costruire connessioni con il territorio

La realizzazione dell’orto didattico ha permesso l’instaurarsi di forme di collaborazione con attori del territorio (Parco di Paneveggio, Condotta Slow food, Ecomuseo del Vanoi) sostenendo così interazioni con la comunità.
Inoltre i rappresentanti dell’Ente gestore e del Comitato di gestione hanno partecipato a una serata di confronto sul progetto portando numerose idee per poterlo implementare e arricchire nel futuro dando sempre più vita a quello che un papà ha definito “Il giardino dei perché”: ossia uno spazio aperto, flessibile, che pone domande, interrogativi, che sollecita la creatività e il costruire pensiero da parte dei bambini.

 


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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