LE SCUOLE DELLA VAL DI FASSA E DELLA VAL DI FIEMME E L'ATTENZIONE ALLA NATURA. MOENA E IL LUNGO VIAGGIO DELL’ALBERO DELLA “SCOLINA”

di Silvia Cavalloro

Dal giardino della scuola, oltre i rilievi dell’Appennino e i colli toscani, fino a Firenze. È il viaggio che l’abete dell’infanzia di Moena ha compiuto per raggiungere il capoluogo toscano. L’albero più maestoso della “scolina” (così si chiama in ladino la scuola dell’infanzia) svettava accanto alla chiesa, proprio al centro del paese. Ma era diventato troppo alto e rappresentava un pericolo per i bambini e così si è reso necessario tagliarlo. Tante le generazioni che hanno giocato sotto le sue fronde e Bruno Chiocchetti, il boscaiolo comunale che ha effettuato il taglio, ricorda in un video realizzato da Andrea Selva e Elisa Salvi la storia dell’albero e del suo viaggio a Firenze.

È il Presidente della scuola dell’infanzia di Moena, Giacomo Vadagnini, a raccontarci come sia nato questo scambio per donare a Firenze l’abete natalizio che in questi giorni sta illuminando le vie della città: “L’idea è nata da un accordo con l’Azienda di Promozione Turistica della Val di Fassa che con il comune di Firenze aveva già curato altri progetti di gemellaggio. Noi avevamo la necessità di rimuovere l’albero per ragioni di sicurezza e così abbiamo pensato di dare ancora una nuova funzione al nostro prestigioso abete”.

Questa esperienza testimonia bene come forte sia il legame con la natura e, in particolare con gli alberi e i boschi, in queste valli. Tratti caratteristici del paesaggio, ma anche dell’economia e dell’arte, delle leggende e della cultura del luogo, rappresentano un elemento distintivo dell’identità di queste comunità.
Notevole è stato infatti, anche per questo specifico legame, l’impatto che in Val di Fassa e in Val di Fiemme si è avuto a seguito della tempesta di Vaia che lo sorso anno ha distrutto una grande parte del patrimonio boschivo.

Ma la popolazione e le istituzioni, i professionisti e gli esperti del settore, insieme anche a tanti volontari, hanno dato vita a una grande mobilitazione per far fronte alla situazionee per trasformare questo grave evento in un’apertura al futuro.
La festa degli alberi di Ziano di Fiemme nello scorso maggio ha permesso, ad esempio, di piantare nuovi alberi, occasione che, inserendosi in una tradizione consolidata, si è colorata quest’anno di un’attenzione particolare in riferimento a quanto accaduto a fine ottobre 2018.

 


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