PARTECIPARE: LIEVITO CULTURALE, CIVILE ED ETICO

 

di Roberta Bertolas

L’approccio socio-costruttivista sollecita l’uscire, il contaminare e il farsi contaminare. Chiede aderenza con la realtà, col porre questioni vere, con l’impegnare in progetti che abbiano una ricaduta sociale. Chiede quindi di aprire – come più volte si è evidenziato e promosso – per fare della scuola un luogo di connessione.
Ed è proprio la partecipazione che ha orientato la proposta della scuola dell’infanzia di Ossana. Le insegnanti hanno infatti deciso di investire su questo processo di apprendimento progettando e realizzando proposte educativo-didattiche che potessero sollecitare nei bambini l’attivazione di questo aspetto. Nel loro progetto di scuola esplicitano come partecipare significhi “prendere parte a un evento o attività congiunta, comune, attivando ruoli, livelli e strategie sempre più evolute per costruire senso di appartenenza”.

 

In corso d’anno una delle esperienze interessanti è stata la costruzione di storie attraverso diverse forme di narrazione e quindi di partecipazione tra bambini.
La metodologia utilizzata è stata quella del piccolo gruppo eterogeneo per età.  Ogni gruppo aveva a disposizione un libro bianco e un personaggio (drago, leone, gatto e orso) con tutto l’occorrente per poter tenere traccia della storia. Quattro sono stati i piccoli gruppi, come quattro le diverse forme di narrazione della storia: drammatizzazione, linguaggio musicale, rappresentazione grafica e il teatrino dei burattini.  Una volta realizzate le storie nelle varie forme di drammatizzazione i bambini hanno voluto raccontare i vari elaborati facendo “la festa delle storie”: ogni gruppo ha raccontato e drammatizzato agli altri gruppi il proprio racconto.
Un secondo progetto che ha visto i bambini protagonisti è stato quello realizzato in collaborazione con il MART. L’operatore David Angeli è stato presente due mattine a scuola per far conoscere e avvicinare i bambini a tre colori rosso, nero e oro. I bambini sono poi andati in visita al MART per vivere nel contesto del museo quello che avevano sperimentato a scuola. Successivamente hanno deciso di costruire anche loro un museo rielaborando apprendimenti e prodotti nati dalle attività.

Entrambi i progetti hanno coinvolto i bambini dando loro la possibilità di partecipare a più livelli, e promuovendo l’interazione, condizione fondamentale per costruire e condividere conoscenze e saperi anche grazie al sostegno sociale del gruppo.
Questa prospettiva chiama in gioco il ruolo dell’insegnante, che oltre a rendere interessante e motivante l’attività deve favorire la collaborazione e la messa in circolo delle idee tenendo viva la riflessione collettiva e gli scambi tra i bambini.
Promuovere partecipazione significa anche estendere il coinvolgimento ai diversi attori che abitano la scuola intendendo il “fare scuola” come luogo di connessione e socializzazione delle esperienze. In questa direzione è stato interessante coinvolgere le famiglie che hanno portato le loro competenze trasformandole in laboratori per i bambini stessi.
A fine anno i bambini, sulla scorta della visita al MART, hanno pensato e deciso di mettere in mostra i loro percorsi annuali, progettando e costruendo con le insegnanti un museo. Le aule sono state così “attrezzate” a museo per dare la possibilità alle famiglie di prendere visione dei vari progetti che hanno visto i bambini protagonisti. Il tutto si è concluso con una mattina di festa con l’attivazione di un laboratorio artistico.


F.P.S.M.

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