QUADRA E CAVRASTO A CACCIA DEL LUPO

 

 



a cura delle insegnanti della scuola dell’infanzia di Quadra-Cavrasto
 

La decisione di scrivere un libro sul lupo è nata a seguito della lettura della storia La zuppa di sasso” nel corso della quale un lupo perde la sua aggressività, diventa quasi umano” ed esprime sentimenti di amicizia, di collaborazione e di aiuto nei confronti dell’oca, dell’asino, della capra, animali che normalmente sarebbero diventati la sua cena.
Questa storia ci ha colpito per la sua originalità e per il messaggio che trasmette, fuori dai canoni della tradizioneDi solito il lupo nella letteratura per l’infanzia viene rappresentato come un animale pericoloso, è un predatore ai vertici della catena alimentare, incute paura anche   a parlarne. Siamo abituati a immaginarcelo in questo modo e, a dire il vero, è piuttosto strano pensare a un lupo “buono”, quasi un controsenso.
“La zuppa di sasso”, però, ci ha fatto riflettere su questo modo diverso di considerare il lupo, come se fosse diventato un possibile compagno di viaggio con il quale chiacchierare e passare volentieri del tempo.

Così abbiamo pensato di “adottare” questo lupo buono, di farcelo diventare amico e di scoprire insieme a lui i luoghi più belli e caratteristici che circondano la nostra valle.
Insieme ai bambini della scuola dell’infanzia di Quadra-Cavrasto abbiamo deciso di scrivere una personale storia sul lupo, ambientata nel contesto dei luoghi, dei prati e dei boschi che si trovano vicino ai paesi di loro provenienza.
Grazie a questo progetto i bambini sono diventati scrittori, redattori, compositori di bozze, editori.

Bisogna immaginarsi i bambini intenti al lavoro nello scrivere la trama, nel disegnare le tavole illustrate, nell’ambientare nel contesto naturalistico le diverse scene, nel comporre le prime bozze, nel dare l’approvazione per l’editing del libro.
La lingua scritta ha avuto una parte molto importante in questa esperienza perchéi bambini, stimolati dalla curiosità e dall’interesse verso questo strumento di comunicazione e di relazione, hanno provato a scrivere come sono capaci” la storia del lupo, commentando con le loro frasi le illustrazioni e le fotografie.
“A caccia del lupo” rappresenta pertanto un’esperienza articolata su vari livelli: non è un prodotto individuale ma il risultato di un confronto, di uno scambio, di uninterazione tra i bambini e tra di loro e le insegnanti.
È un’avventura che propone una lettura metariflessiva del personaggio principale abbandonando la classica lettura del lupo aggressivo e pericoloso per scoprire invece il messaggio che occorre imparare a convivere con la diversità e risolvere i conflitti attraverso l’argomentazione e la collaborazione.

Questa narrazione è anche una Piccola Guida” perchéi bambini hanno ambientato questa storia nei luoghi che frequentano spesso con i loro genitori, tracciando la mappa di un percorso che comincia fuori dalla porta della scuola dell’infanzia, prosegue lungo le strade che salgono sopra il paese di Bivedo, giunge fino alla veduta panoramica di tutta la valle, arriva infine a una baita dove l’immaginazione dei bambini ha creato l’habitat del lupo, per concludersi fino ai margini del bosco.
Così chi volesse conoscere questi luoghi lo potrà fare leggendo la “Piccola Guida”, ripercorrendo i passi dei nostri bambini e scoprendo anche una proposta enogastronomica piuttosto originale. A conclusione di tutte le passeggiate nel bosco infatti c’è sempre una merenda ma, riflettendo insieme ai bambini, abbiamo pensato che sarebbe stato bello scrivere insieme il “Menù del lupo” e andare a pranzo con lui per assaggiare piatti decisamente più invitanti di quelli preparati nella “Zuppa di sasso”.
I bambini hanno discusso in Piccolo Gruppo, hanno fatto le loro proposte che sono state oggetto di confronto e argomentazione nel “Concilio dei bambini” da cui è stata elaborata una proposta di sintesi del menù, scritta da loro “come sono capaci” e disegnata con tavole illustrate alla maniera del “giro-arte”.
A conclusione la cuoca Raffaella ha preparato il “Menù del lupo” che abbiamo gustato a pranzo al termine di un percorso che si è gradualmente arricchito di osservazioni, riflessioni e documentazioni.

Vivere in questa realtà comunitaria e scolastica viene percepito da tutti noi come un “dono” per le grandi opportunità di crescita e di maturazione delle personalità di adulti e bambini ed è anche per questo motivo che il libro “A caccia del lupo” vuole diventare un modo per restituire almeno in parte ciò che abbiamo ricevuto.
Muovendosi in questa direzione l’Amministrazione comunale di Bleggio Superiore, dopo essere venuta a conoscenza del nostro progetto editoriale, ha deciso di donare una copia del libro ai genitori di ciascun bambino nato nel Comune a partire da quest’anno.


 


F.P.S.M.

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