UNA GATTA PER SEMPRE. UN ALBO ILLUSTRATO PER TESTIMONIARE UNA STORIA D’INCLUSIONE
di Pasquale Arcudi
È in uscita in questi giorni l’albo illustrato “Una gatta per sempre” che, con leggerezza poetica e autentica, racconta la storia di Michelle Fracassini, della sua famiglia, degli adulti e dei bambini che hanno trovato con lei il modo per crescere insieme. Michelle ha vissuto a Tuenno e lì ha frequentato la scuola dell’infanzia, fino al giorno della sua scomparsa, a sette anni, a marzo del 2023.
La forza della sua delicatezza è testimoniata da quest’albo che Milena Valentini, una delle insegnanti di Michelle e dei suoi compagni, ha scritto e ha accompagnato fino alla sua pubblicazione grazie a un’encomiabile perseveranza. Sarah Mutinelli ha illustrato con tocco artistico quest’opera, tratteggiandone l’essenza.
L’albo, edito da Erickson per la collana EricksonLIVE, sarà presentato giovedì 19 dicembre, alle 20.30 al Teatro parrocchiale di Tuenno, in una serata aperta al pubblico che Milena Valentini ha pensato come un’occasione per introdurre alla comunità il libro, ma anche per armonizzare performance artistiche (musica e danza) con le voci di chi attraverso il proprio impegno quotidiano contribuisce a valorizzare la qualità della vita dei bambini in condizione di disabilità grave. Tra questi il dr. Marco Bolognani, responsabile di struttura delle Cure palliative pediatriche dell’APSS, servizio che questa pubblicazione si impegna a sostenere.
C’è in quest’albo un movimento che tiene insieme memoria e futuro: è un modo, certo, per ricordare e condividere l’esperienza di Michelle e di chi le è stato accanto; ma vuole anche essere un contributo a sostenere la riflessione sul valore inestimabile del lavoro inclusivo.
La storia di Michelle, il racconto che ne scaturisce, il coinvolgimento della comunità, ci sembrano davvero il segno di quanto l’infanzia, i bambini e le bambine, quando accompagnati con cura e competenza educativa, sappiano ricercare (e trovare) le più forme preziose di partecipazione, farsi attori propositivi di una cultura inclusiva profonda, creare patrimoni relazionali da cui il mondo adulto può imparare molto.