UNO SPAZIO ESTERNO TUTTO DA VIVERE. A COGNOLA IL GIARDINO DIVENTA CONTESTO DI ESPLORAZIONE E SCOPERTA



a cura delle insegnanti della scuola di Cognola

 

La scuola dell’infanzia di Cognola ha cercato di approfondire le potenzialità educative dello spazio esterno come luogo capace di offrire ai bambini nuove possibilità di esperienze dirette, autentiche e significative. Queste occasioni di apprendimento diventano preziose, per provare nuove sensazioni e per cambiare ritmo. Lo spazio esterno diventa così un’aula didattica alternativa e sollecitante che permette una pluralità di esperienze. Una palestra di vita dove il bambino può interagire con l’ambiente naturale, provare differenti emozioni da vivere e condividere, sperimentarsi in modo diverso e instaurare nuove relazioni con gli altri. All’aria aperta i bambini possono scoprire dal vivo e con l’osservazione diretta i cambiamenti della natura, imparare a guardare, ricercare, riconoscere, capire.

Negli ultimi anni la nostra scuola ha maturato sempre maggior consapevolezza di tutto questo impegnandosi a favorire e promuovere lo spazio esterno come luogo di apprendimento. Anche nel corso di quest’anno, nonostante il rispetto delle nuove normative igienico-sanitarie ponga numerosi vincoli, ogni gruppo sezione usufruisce di una parte stabile di giardino. L’osservazione sistematica alimenta curiosità sempre nuove e favorisce ricerche sempre più evolute e complesse. Ogni gruppo, in questo modo, può costruire la propria “storia” all’interno di uno spazio a seconda delle esperienze vissute.

Le motivazioni che ci portano a rafforzare e ampliare le nostre proposte educative in tal senso sono molteplici. Innanzitutto la consapevolezza di offrire ai bambini esperienze autentiche e non mediate da immagini o celate dietro a una finestra, per renderli protagonisti attivi del loro incontro con il mondo. Lavorare all’esterno, giocare in giardino, al parco o incamminarsi per le vie del paese offrendo loro luoghi nei quali poter svolgere ricerche, scoperte e il riempirsi le tasche di materiali con i quali lavorare con naturale continuità all’interno della scuola, promuove un dialogo costante tra ciò che i bambini vivono nei diversi contesti.

Il “fuori” inoltre evolve. Gli eventi atmosferici trasformano notevolmente l’ambiente esterno, creando scenari che inducono ad affinare lo sguardo e ad attivare i sensi, offrendo esperienze sempre interessanti. La pioggia, la nebbia, la neve aggiungono caratteristiche specifiche, rendendo più complesse le esplorazioni e allargando gli orizzonti di possibilità e sensazioni che necessitano di forme di pensiero raffinate e colte per essere rappresentate. Richiedono un lavoro intenso che va a intrecciare apprendimenti su piani differenti: linguistico, motorio, espressivo, scientifico e socio/relazionale.
Tutto questo consente ai bambini di entrare in empatia profonda con i luoghi che li accolgono, di conoscerli a fondo, di cogliere particolari e caratteristiche specifiche. L’intento è quello di promuovere una scuola che guarda oltre la porta, la apre e si incammina, nella piena convinzione che il mondo è pieno di tesori che vanno oltre lo spazio sezione.

Per condividere i tratti specifici di questa progettualità con le famiglie, in particolare in questo periodo nel quale non è possibile per i genitori entrare all’interno degli spazi della scuola, noi insegnanti abbiamo realizzato delle documentazioni che raccontino più approfonditamente alcune scelte progettuali e i significati cha abbiamo voluto promuovere con le esperienze proposte.

Nel video che alleghiamo – il primo di alcune documentazioni che condivideremo nei prossimi mesi con le famiglie – abbiamo dato ampio spazio alla motivazione delle scelteprogettuali, per rendere ragione della direzione del nostro lavoro. Ci siamo soffermate infatti non tanto sul tema o l’argomento delle nostre proposte, quanto su come abbiamo lavorato con i bambini, cioè sulla metodologia adottata.
Abbiamo provato a raccontare, attraverso le didascalie che accompagnano le foto delle esperienze vissute negli spazi esterni, perché abbiamo scelto alcuni strumenti e materiali, o perché abbiamo proposto determinate esperienze. “I bambini imparano a interrogare e conoscere la realtà che li circonda e a percepire se stessi in relazione al mondo e agli altri imparano a osservare, ad esplorare, fanno progetti e verificano le loro idee”.





F.P.S.M.

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