VERSO IL 20 NOVEMBRE: A SAN MARTINO I BAMBINI ESPLORANO IL LORO AMBIENTE GRAZIE AL PROGETTO “IO E IL MONDO”



“Non smetteremo di esplorare e alla fine di tutto

 il nostro andare, ritorneremo al punto di partenza

 e conosceremo quel luogo per la prima volta”

                                                                                                                           T.S. Elliot

di Genny Nicolao e Rossana Orler
insegnanti della scuola equiparata dell'infanzia di San Martino di Castrozza
       

 

La narrazione, secondo Bruner, favorisce lo sviluppo cognitivo del bambino attraverso l’arricchimento della conoscenza, l’ampliamento degli interessi, lo stimolo al pensiero e la formazione di idee, sollecitando le facoltà logiche, affinando lo spirito critico e potenziando le capacità linguistiche ed espressive. Per prendersi cura di questa importante dimensione dell'essere umano "Costruire narrazioni insieme" è il processo di apprendimento che abbiamo posto al centro della progettazione annuale della nostra scuola.
All'interno di questa il progetto “Io e il mondo” si pone come continuazione del laboratorio di conoscenza dell’ambiente naturale attuato lo scorso anno, che ha visto i bambini coinvolti in attività di esplorazione, raccolta e successivo utilizzo di elementi naturali. Per questo si è pensato di concentrare la naturale curiosità dei bambini sull’osservazione dell’ambiente che li circonda e avviarli alla scoperta del loro paese, offrendo un contesto educativo mirato a stimolare il loro interesse.

Attraverso la scoperta di elementi specifici, i bambini conosceranno la propria realtà territoriale con la sua storia, le sue ricchezze, le eventuali criticità, sviluppando il senso di appartenenza ad esso, interiorizzando regole di comportamento civile nel rispetto del territorio.
Il contatto con la realtà sociale e territoriale li solleciterà ad osservare, pensare, interagire, e a scontrarsi con situazioni che metteranno in discussione con le proprie conoscenze pregresse. Ciò permetterà loro di attribuire significati al loro vissuto superando l’esperienza immediata e concretaFondamentale sarà anche l’interazione tra i bambini che porterà a uno scambio di saperi, esperienze e un diverso modo di vivere la realtà; si creeranno interessi sui quali ragionare per valorizzare il gusto della scoperta, e i dati raccolti saranno tradotti in “tracce” attraverso attività grafiche, manipolative, logiche e linguistiche.

L’aspetto comunicativo-narrativo viene così ad assumere un ruolo centrale. Verrà dato ampio spazio alla narrazione delle esperienze e conoscenze personali di ogni bambino, promuovendo circolarità, reciproco ampliamento dei diversi punti di vista, arricchimento di ciò che si è osservato.
Particolare attenzione verrà data alla raccolta di materiale scritto (nomi delle vie, delle piazze, cartelli o insegne con indicazioni varie…), o di immagini (anche realizzate dagli stessi bambini) o di altri elementi significativi che possano facilitare il gruppo nell’orientarsi all’interno della propria comunità, sollecitando il soffermarsi su determinati particolari, sia naturalistici che legati alle strutture o agli edifici che caratterizzano il paese di San Martino. Questo anche osservando e tenendo dei cambiamenti che si possono verificare nel corso dell’anno.

Ciò permetterà, nel caso di una temporanea ed eventuale chiusura della scuola per motivi legati all’emergenza sanitaria, di avere dei materiali per alimentare contatto e collegamento con i bambini e le famiglie, anche scelti e raccolti dai bambini durante l’attività in presenza a scuola, quindi da loro maggiormente conosciuti e padroneggiati. Si intende inoltre, raccogliere del materiale video-fotografico che potrebbe essere utilizzato con il duplice scopo di documentazione del percorso, ma anche come elemento di comunicazione circolare con le famiglie.

Il ruolo di noi insegnanti sarà quello di osservare e, quando opportuno, di intervenire come mediatori e accompagnatori, mettendo a disposizione le informazioni e le esperienze utili a sostenere e sviluppare la ricerca dei bambini. Gli interventi non saranno mai direttivi, ma dovranno servire ad instaurare un dialogo di apprendimento reciproco, in un’ottica di accoglienza e rilancio e non di valutazione.
Ecco una prima traccia documentativa che raccoglie le prime narrazioni nate da questa esperienza di apprendimento appena avviata.

 

IL MIO PAESE

“Un paese vuol dire non essere soli,

è sapere che nella gente, nella terra

c’è qualcuno di tuo che,

anche quando non ci sei, resta ad aspettarti”

                                                                 Cesare Pavese

 


F.P.S.M.

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