70° INCONTRI ONLINE. “I robot fanno le cose perché glielo dicono le persone”. La robotica nella scuola dell’infanzia: una “sfida culturale” appena avviata
di Camilla Monaco e Tiziana Ceol
ROBOBIMBI è un progetto di ricerca nato dalla collaborazione tra la Fondazione Bruno Kessler (FBK) e la Federazione Provinciale Scuole Materne (FPSM) con l’intento di studiare la possibilità di introdurre la robotica educativa nelle scuole dell’infanzia associate alla Federazione, a sostegno dei processi di apprendimento dei bambini. Il lavoro del gruppo di ricerca – di cui fanno parte anche Ornella Mich e Alessandra Potrich di FBK – ha dimostrato che i bambini «pensano difficile» (Muntoni, 2005) anche quando si tratta di ragionare – insieme ai compagni e agli adulti – sui robot, sulle loro funzionalità e potenzialità di utilizzo (Monaco, Mich, Ceol, Potrich, 2020). Ad esempio, molti di loro sono consapevoli del fatto che i robot sono delle macchine e, quindi, hanno caratteristiche strutturali e funzionali assolutamente diverse da quelle delle persone. Alcuni bambini, inoltre, sanno che «i robot fanno le cose perché glielo dicono le persone», mostrando pensieri complessi e articolati rispetto ad un – seppur embrionale – concetto di programmazione.
A partire da Robobimbi, le quattro ricercatrici – grazie al prezioso contributo di alcune insegnanti esperte (delle scuole di Povo, Riva del Garda “Sant’Alessandro” e Tesero) – hanno progettato e messo a punto percorsi formativi orientati a considerare la robotica educativa come uno dei possibili strumenti “al servizio” della co-costruzione di apprendimenti. Si è trattato, quindi, di chiedersi in che modo – e a quali condizioni progettuali – i robot possono aiutare bambini e adulti a partecipare, a costruire narrazioni insieme, a fare insieme ricerca osservativa, a meta-riflettere e così via.
In particolare, le insegnanti esperte hanno provato a introdurre alcuni elementi di robotica in esperienze educativo-didattiche di piccolo gruppo guidato, raccogliendo dati osservativi preziosi nell’ottica di progettare delle traiettorie formative efficaci e situate nella cornice teorico-metodologica – di natura socio-costruttivista – in cui la Federazione si colloca.
Il primo percorso formativo sulla robotica educativa ha coinvolto le insegnanti del Circolo di Valsugana e Primiero che, dopo un periodo di familiarizzazione a livello adulto, hanno potuto sperimentare alcuni kit (BeeBot, Cubetto e Lego WeDo), prefigurando forme iniziali di approccio con i bambini, sempre nell’ottica di considerare i robot come “attrezzi materiali e culturali” al servizio dei loro apprendimenti.
Vi aspettiamo per dialogare insieme su questo tema il 7 ottobre dalle 15.30 alle 16.30 e l’8 ottobre dalle 10.30 alle 11.30. Per aggiornamenti e per il link di collegamento seguiteci sulla nostra App scaricabile dall’homepage del sito o qui.