A BOLOGNANO I BAMBINI RIPROGETTANO GLI SPAZI ESTERNI



a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Bolognano
 

«Esistono delle cose essenziali
per la vita umana.
La cura rientra nell’ordine delle cose essenziali
perché per dare forma al nostro essere possibile
dobbiamo avere cura di noi,
dell’altro, del mondo»
Luigina Mortari

 

Proporre ai bambini l’immersione nella natura e l’abitare, in modo non occasionale, gli spazi esterni della scuola – come il giardino – sostiene molto il loro imparare a prendersi cura.
Nel momento in cui offriamo ai bambini questa dimensione della cura, loro ci restituiscono in maniera molto potente questa sollecitazione. Quanto più li coinvolgiamo nel progettare attraverso il confronto e la discussione questi luoghi, tanto più cresce la partecipazione attiva e l’assunzione di responsabilità nella gestione e nel rispetto di strumenti, materiali, occasioni di gioco, di esplorazione e di relazione.

Da questa idea – approfondita nel corso della formazione sulla progettazione degli spazi esterni che ci ha guidato come gruppo professionale nel corso di questi due anni – è nato il progetto educativo-didattico che ha coinvolto i bambini nel ripensare ad alcuni contesti di gioco e di esperienza legati al nostro giardino.

Il nostro ruolo è stato, innanzi tutto, quello di osservare e documentare ciò che accadeva tra bambini durante il gioco libero lasciando loro spazi di esplorazione, di creatività, di ricerca e sperimentazione di modi nuovi di usare spazi e materiali.
Anche noi insegnanti ci siamo messe in ascolto e in ricerca. A partire da una progettazione condivisa a livello collegiale, che quest’anno vede come processo di apprendimento il “co-progettare”, abbiamo posto al centro della nostra riflessione il dare valore al sorgere di idee, pensieri, dubbi dei bambini, alle esplicitazioni verbali e non, mentre giocano e mentre esplorano i materiali. In particolare abbiamo:
- focalizzato indizi promettenti colti durante l’osservazione con i bambini;
- utilizzato domande generative, domande cioè che aprano a differenti possibili percorsi, che muovano ipotesi, che aiutino a esplicitare questioni e dubbi;
- tenuto traccia insieme ai bambini delle proposte che via via emergevano;
- sostenuto la riflessione tra bambini, il ragionamento su idee e soluzioni maggiormente efficaci e percorribili.

Abbiamo organizzato il percorso all’interno di ciascuna delle quattro sezioni, suddividendo i bambini in piccoli gruppi che hanno lavorato sia in maniera guidata che autonoma. Gli incontri sono stati settimanali e la fase di progettazione del giardino ci ha coinvolto per due mesi.

Questi gli indicatori che abbiamo preso in considerazione nella nostra progettazione periodica:
Indicatori discorsivi
i bambini formulano ipotesi
i bambini cercano soluzioni
i bambini argomentano, confrontano e sostengono le loro idee
Indicatori di azione
i bambini organizzano pensieri, esperienze e azioni al fine di un obiettivo comune
i bambini elaborano strategie per apportare correzioni e modifiche al loro progetto.

Questi i passaggi fondamentali della nostra dell’esperienza.
Le insegnanti hanno introdotto nel gruppo sezione il tema del giardino invitando i bambini a realizzare un disegno libero, inerente lo spazio esterno.
Dopo la conversazione insieme su quanto emerso dalle idee di ciascuno, le insegnanti hanno suddiviso i bambini in piccoli gruppi stabili che hanno caratterizzato l’organizzazione delle fasi successive del progetto.

1.  Nel piccolo gruppo guidato l’insegnante ha attivato una conversazione a partire da alcune domande come, ad esempio, “Vi piace il nostro giardino così com’è?”, “Che giochi fate?”

2.  Con riferimento a quanto emerso nel gruppo guidato, i bambini hanno poi progettato e costruito – nei piccoli gruppi autonomi – l’ambiente giardino con i giochi e spazi ideati, utilizzando materiale naturale o lego.

3.  Dopo la condivisione in grande gruppo dei differenti progetti è stato attivato un nuovo momento di confronto tra bambini sulla base delle nuove informazioni acquisite. In previsione delle varie modifiche del giardino suggerite dai bambini si sono analizzati i giochi che si intendevano costruire.

4.  Il giardino è poi stato suddiviso in quattro settori ognuno dei quali è stato destinato al progetto di ciascuna sezione. I bambini hanno osservato il proprio settore per evidenziare possibili cambiamenti e modifiche rispetto al progetto deciso insieme.

5.  Ciascun piccolo gruppo ha realizzato il progetto con foglio e matita e ha poi realizzato un prototipo con la tecnica del collage.

6.  I progetti realizzati da ciascun piccolo gruppo sono stati presentati al grande gruppo sezione e attraverso il Concilio dei bambini è stato scelto un solo progetto che è stato poi presentato al gruppo scuola.



Ecco le quattro proposte elaborate dai bambini


A conclusione del percorso questi progetti sono  stati presentati dai bambini al Consiglio direttivo e al Comitato di Gestione della scuola per illustrare il processo messo in atto e per chiedere la realizzazione delle idee emerse. Qui potete vedere la documentazione che è stata realizzata per questa occasione.


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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