A FIAVÈ “SMART”, IL PALAFITTICOLO



a cura delle insegnanti della scuola dell’infanzia di Fiavè Francesca Luzzi, Cristina Rosa, Claudia Salvadori, Maura Zambanini
 

Il progetto “Smart il palafitticolo” è stato ideato dai bambini, dalle bambine e dalle insegnanti della scuola dell’infanzia di Fiavè quando si è trattato di dare concretezza alle domande, alle osservazioni e alle riflessioni sulle peculiarità del territorio e sulle sue risorse culturali, etnologiche e archeologiche, collegando tutto ciò con il percorso formativo dedicato alla robotica educativa.

Il progetto di robotica educativa, come spiega Camilla Monaco del Settore Ricerca, Formazione e Servizi pedagogici della Federazione, è condotto dal gruppo di ricerca che ha curato il progetto Robobimbi [di cui abbiamo già parlato in questa news]. Le quattro formatrici – Camilla Monaco e Tiziana Ceol per la Federazione, Ornella Mich e Alessandra Potrich per la Fondazione Bruno Kessler – stanno accompagnando le scuole del Circolo delle Giudicarie esteriori nella scoperta e nell’utilizzo della robotica educativa come strumento al servizio dei processi sociali di apprendimento dei bambini. La prospettiva adottata intende le Nuove Tecnologie, e quindi anche la robotica educativa, come attrezzi culturali – prima ancora che materiali – che possono potenziare ed espandere le opportunità educativo-didattiche di un contesto come la scuola dell’infanzia.

Non si tratta, infatti, di stabilire se tali strumenti siano “buoni” o “cattivi” di per se stessi, ma piuttosto di imparare a conoscerli per poterli inserire, in maniera competente e consapevole, all’interno di una cornice progettuale solida e significativa. In questo modo le bambine e i bambini avranno la possibilità di costruire, insieme ai compagni e alle insegnanti, quella “saggezza digitale” (Prensky, 2010) che sta alla base di un rapporto critico e consapevole con il mondo delle tecnologie digitali e, in particolare, con quello del coding e della robotica.

La scuola di Fiavè ha accettato la sfida e ha deciso di introdurre all’interno della propria progettazione educativo-didattica un dispositivo come i-Code, nato da un’idea dei ricercatori di FBK e prodotto da Edutech Trento con l’obiettivo di sostenere lo Storytelling Digitale e Programmabile. I-Code è diventato un ulteriore strumento per costruire intrecci e interconnessioni tra i bambini e il territorio circostante.

La collocazione della scuola dell’infanzia di Fiavè in un territorio dove si trovano ancora tracce della preistoria, essendo uno dei siti più importanti a livello europeo di questo passato, permette infatti di costruire frequenti collaborazioni con il Museo delle Palafitte.
Il processo di apprendimento che abbiamo scelto per quest’anno scolastico, “fare insieme ricerca osservativa”, ci ha spinto a vedere con una prospettiva diversa la Preistoria, a cerca re risposte alle nostre ipotesi riguardanti la vita, gli usi e costumi, gli strumenti domestici e di lavoro.

I bambini hanno costruito dei veri strumenti da esploratori per poi utilizzarli durante le varie uscite. Hanno così scoperto che a Fiavè c’era un lago, il lago Carera, diventato poi la “Torbiera”. I bambini hanno creato ipotesi sulla torba, la flora e la fauna, hanno osservato la riserva naturale ed esposto le proprie domande e curiosità alla guardia forestale.
Siamo andati a cercare il luogo dove veniva raccolta l’argilla, con la quale si realizzavano tazze, piatti e altri utensili di terracotta. L’abbiamo decantata, pulita per poi osservarne la stratificazione. Scavare e “mettere le mani in pasta” nel posto dove l’uomo preistorico ha lavorato, vissuto e lasciato le sue tracce è stata una forte emozione.

Insieme ai bambini abbiamo riflettuto e abbiamo trovato una definizione che ci sembra adeguata per collegare il passato con il presente: l’Archeo-tecnologia.
Quest’anno, grazie ad i-Code – con le sue tessere fisiche e la App all’interno di un tablet –, abbiamo proposto un approccio “saggio” alla tecnologia, che mette in condizione tutti noi di familiarizzare con il mondo della programmazione. Abbiamo potuto inventare storie, disegnarle e animarle attraverso la composizione di “stringhe” di tessere successivamente scannerizzate nell’apposita App e collegate agli sfondi e a i personaggi realizzati dai bambini.
Ci siamo chiesti se la nostra esperienza di “novizi” del coding potesse servire a dare maggiore visibilità a questi luoghi.

Siamo partiti con molti dubbi e mossi da alcune domande, pensando che le famiglie che vengono a scoprire le Palafitte probabilmente arrivano a Fiavè per la prima volta e non conoscono la strada per arrivare al sito.
Mettendoci nei loro panni ci siamo chiesti: “Come facciamo a raggiungere il sito delle Palafitte?”, “Quali sono i luoghi più significativi che possono aiutare i bambini delle altre scuole dell’infanzia a trovare le palafitte?”, “Possiamo realizzare una mappa leggibile con lo smartphone e con il tablet?”, “Come possiamo dare delle indicazioni per arrivare fino alla torbiera?”.

Tornando a scuola dopo le esplorazioni del territorio i bambini hanno cominciato a disegnare il percorso e a realizzare dei “pacchetti informativi”, come fossero dei sassolini lasciati sul sentiero e nel bosco per trovare la strada. Unendo le competenze grafico pittoriche, narrative, di programmazione e di coding i bambini – lavorando sempre in piccolo gruppo – stanno realizzando, con l’aiuto delle insegnanti, uno strumento nuovo per comunicare e per documentare le loro rappresentazioni sul mondo preistorico.

Con l’Archeo-tecnologia sarà possibile mettere a disposizione di chi passa per Fiavè mappe e schede informative realizzate dai bambini che saranno stampate su cartelliinformativi sparsi qua e là per il paese.
Attraverso un semplice QR-code, che sarà affisso su cartelli ben visibili e scannerizzabile da tutti coloro che passano, sarà possibile sentire le voci dei bambini della scuola dell’infanzia di Fiavè raccontare di Smart il Palafitticolo, della sua infanzia, dei suoi genitori e delle sue avventure.

Così, con l’Archeo-tecnologia a disposizione di chi la vorrà utilizzare, la scuola dell’infanzia di Fiavè intende fornire un contributo culturale alla comunità locale e offrire a tutti l’opportunità di rileggere il nostro passato con strumenti innovativi e al passo coi tempi.
“Fare insieme ricerca osservativa”, programmando e diffondendo tramite un tablet o uno smartphone i pensieri e le riflessioni dei bambini, significa per noi diventare autori e creatori della nostra storia personale e sociale, scrittori e protagonisti della pagina culturale che quest’epoca ci permette di trasmettere e di comunicare
Se l’Archeo-tecnologia permetterà alle narrazioni dei nostri bambini di arrivare molto lontano nelle scuole e nelle case di altri bambini, di creare cultura, curiosità, connessioni e relazioni, avremo dato vita alla costruzione condivisa di nuovi significati – promuovendo partecipazione attiva – traiettoria che ci eravamo prefisse con questo progetto.


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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