A GRIGNO UN PARCO DI COMUNITÀ A PIÙ IDEE E A PIÙ MANI



a cura delle insegnanti e della coordinatrice della scuola dell’infanzia di Grigno
 

Mercoledì 11 giugno è stato inaugurato a Grigno il “Parco di Barbara”: un luogo di comunità progettato dai bambini della scuola dell’infanzia di Grigno e realizzato grazie alla collaborazione con scuole, associazioni e persone del territorio.
L’inaugurazione è stata momento di festa per tutto il paese, occasione preziosa per ricordare Barbara Bellin che, come assessore alla cultura del Comune, ha tessuto negli anni relazioni di disponibilità, impegno, attenzione e cura verso le scuole e verso la comunità.

La coordinatrice, nel suo intervento, ha posto l’attenzione su come le esperienze di partecipazione a un progetto comune siano occasioni di apprendimento, percorsi di collaborazione in cui ci si confronta, si condividono idee, si impara a mediare, a negoziare.
Nei poster che documentano il percorso educativo, visionabili cliccando qui, si descrivono i tanti intrecci che hanno portato alla realizzazione del Parco; intrecci che raccontano di bambini cittadini della propria comunità capaci di portare idee, di prendersi cura del proprio territorio, di “muovere” energie collaborative.

Nel piccolo paese di Grigno c’è una scuola dell’infanzia frequentata da bambini curiosi, pieni di idee e fantasia, pronti a partecipare a nuove interessanti esperienze.

Un giorno le insegnanti Rosanna, Cristina, Lorena, Angela - di fronte ai bambini che si guardano tra loro incuriositi - propongono di progettare insieme una piccola casetta di libri da posizionare nel paese.
Che idea appassionante per Alessia, Bryan, Amelie, Alexandra, Liam, Walid, Zainab, Simone, Maria, Samuele, Nora, Vittoria, Alessio, Mattia, Minerva, Gabriel, Gaia, Ginevra, Noelia, Gemma, Matilde, Amos, Camilla e Diana!
I bambini decidono subito di fare un sopralluogo nel paese: escono in passeggiata con le maestre per scegliere il posto perfetto dove posizionare la loro casetta. Trovano un spazio verde vicino al centro del paese, scattano delle foto e prendono le misure: “Qui sarà il nostro Parco! - esclamano insieme – “Possiamo mettere la casetta dei libri che costruiremo e anche un’aiuola piena di fiori!”
L’idea prende forma. Prima però bisogna incontrare il Sindaco e, dopo la sua autorizzazione, si può iniziare la progettazione!

I bambini si dividono in piccoli gruppi e – come architetti – immaginano e danno forma alla casetta dei libri desiderata: c’è il gruppo che propone il tetto azzurro, le pareti laterali di tutti i colori e la scritta “che bello leggere”. Un altro gruppo vorrebbe la casetta a forma di cabina telefonica con il tetto a punta e con le tegole, mentre un altro gruppo una porta finestra quadrata con il vetro per vedere dentro.
Le mani corrono sui fogli intrecciandosi le une con le altre per mettere insieme le idee di tutti. Con scatole di cartone, forbici, colle, tempere colorate… si passa alla realizzazione in tre dimensioni: i bambini, con la collaborazione dei genitori, creano i progetti tridimensionali delle casette e poi scelgono quale sarà il modello che verrà costruito al Parco.

Il falegname Manuel si mette al lavoro: guarda il progetto e inizia a fissare un asse vicino all’altra, chiodo dopo chiodo assembla ogni parte e per ultimo aggiunge le due porte finestra per poter sbirciare dentro la casetta. L’ultimo tocco di colore, la targhetta con il nome “la casa dei libri” e il progetto diventa realtà!
“Per abbellire il Parco sarebbe bello piantare dei fiori colorati, creare un’aiuola profumata” – pensano i bambini. Per avere nuove idee e ispirazioni si mettono in contatto con i bambini della scuola dell’infanzia di Mezzano, in Primiero, che hanno progettato e creato nel loro paese un’aiuola di comunità.

Pronti, partenza via! I bambini di Grigno raggiungono la scuola di Mezzano e esplorano uno dei borghi più belli d’Italia scattando foto che possono essere di ispirazione per il loro progetto e visitando l’aiuola di comunità. Tornati a scuola pieni di idee, si fanno consigliare dal vivaista Alessio e compongono delle fioriere variopinte per creare l’aiuola del parco.

“E su quel muro cosa potremmo disegnare?” Si chiedono i bambini indicando il grande muro grigio che delimita una parte del parco. “Potremmo prendere spunto da qualche interessante libro della biblioteca” propongono le insegnanti. E così dalla lettura dell’albo illustrato “Un barattolo di stelle” nasce la bozza del murales che i bambini presentano agli alunni delle scuole medie e all’artista Esteban Nacho Portilla: insieme progettano il bozzetto definendo colori e dettagli dell’opera d’arte.
L’artista traccia linee decise e dipinge un murales pieno di vita: un verde prato con tulipani che danzano al vento, due conigli che guardano verso l’infinito cielo, le montagne che si stagliano all’orizzonte.
Ora il Parco è pronto per essere donato alla comunità!


F.P.S.M.

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