A QUADRA-CAVRASTO DOCUMENTANO I BAMBINI: IL GIORNALE DEL POSTICIPO



a cura delle insegnanti Elisa Litterini e Nicole Andreolli
 

L’anno scolastico 2024/2025 ha visto i bambini del posticipo della scuola dell’infanzia di Quadra e Cavrasto protagonisti di un progetto di documentazione ricco e impegnativo.
I bambini sono stati spronati, motivati e accompagnati nella realizzazione di un giornale periodico, con l’intento di rendere parte tutte le famiglie delle nostre esperienze. Tra le pagine del giornale è stato raccontato il processo che porta i bambini a conoscere sé stessi, gli altri e il mondo attraverso le esperienze fatte a scuola.

Per spiegarvi in modo efficace l’esperienza del giornale del posticipo – del quale vi mostriamo qui a fianco la copertina la cui l'immagine cambia a ogni edizione – ve lo facciamo raccontare dai bambini stessi:

“Ciao a tutti
Siamo i bambini della scuola dell’infanzia di Quadra-Cavrasto.
Un giorno, all’inizio dell’anno, abbiamo deciso di fare il giornale del posticipo.
L’abbiamo fatto perché avevamo visto dei giornali e allora
ci è venuto in mente di fare il giornale del posticipo.
Così le mamme e i papà possono leggere che cosa facciamo al posticipo.

L’abbiamo fatto grande e adesso siamo alla 6^ edizione.
Abbiamo preso delle pagine di carta, abbiamo dipinto delle cornici
e abbiamo fatto dei cerchietti degli autori che siamo noi bambini del posticipo.

In ogni pagina c’è il titolo, gli autori e le scritte che spiegano, che sono da leggere.
Ogni tanto mettiamo QR code o buste e le foto sempre.
Ogni edizione è diversa.”
Stefano, Alessia, Bryan, Sebastiano, Beatrice, Emil, Nicolò, Andrea

La scelta di questo tipo di strumento per mostrare ai genitori i nostri pomeriggi è nata in seguito alla lettura dell’albo illustrato “Una merenda deliziosa” di Christian Voltz.
All’interno della storia si intravede un ricettario che ha catturato l’attenzione dei bambini. Per questo abbiamo poi osservato e scrutato per bene i dettagli non solo di quel ricettario, ma anche di tanti altri tipi di libri, riviste, giornali.
In seguito a questo lavoro di ricerca osservativa i bambini hanno scelto il giornale come strumento per raccontare alle famiglie che cosa facciamo al posticipo perché il giornale è – per dirlo con le parole dei bambini – “grande, largo e si può scrivere di tante cose diverse”. Grazie alla nostra ricerca abbiamo scoperto quali sono i vari elementi che compongono un giornale: titoli, autori, parole, foto e così abbiamo iniziato a costruire.

Durante i nostri pomeriggi tutti i bambini hanno partecipato a tutte le esperienze proposte. In un secondo momento, poi, abbiamo creato dei piccoli gruppi per scrivere e impaginare gli articoli. Questo per dare la possibilità ad ogni bambino di esprimersi e partecipare nel modo migliore per sé stesso e con le proprie caratteristiche e peculiarità.
Gli articoli scritti dai bambini vengono alternati con quelli scritti dalle insegnanti, in modo da dare anche un peso di tipo pedagogico-didattico alle proposte e alle scelte fatte nel corso dell’anno.

Nelle varie esperienze dei bambini raccontate nel giornale, ci sono state anche attività e momenti riconducibili al percorso di formazione fatto da noi insegnanti “Fare matematica e scienza tra dentro e fuori” condotto dal dott. Marco Testa.
Noi insegnanti abbiamo pensato di far analizzare ai bambini un’opera d’arte di Kandinskij, famoso artista russo, e di proporre loro successivamente di riprodurla. L’attività ha portato i bambini a compiere ragionamenti logico-matematici. Nello specifico, abbiamo identificato ogni elemento dell’opera “Blu di cielo” con un mattoncino Lego e poi ragionato per capire quanti elementi avremmo dovuto disegnare per realizzare un’opera uguale. I mattoncini sono stati disposti tutti in fila e li abbiamo contati diverse volte. Alla prima linea ne abbiamo affiancata una seconda che rappresentava gli elementi presenti nel nostro quadro. Per diversi bambini è stato subito intuitivo andare a contare i pezzi per verificare quanti disegni mancavano al nostro quadro per farlo diventare uguale a quello dell’autore.
I mattoncini ci hanno permesso di rappresentare le quantità in modo più visivo e intuitivo. Questo passaggio ha reso l'esperienza ancora più interattiva e coinvolgente.

Alla fine dell’anno tutte le edizioni del giornale sono state scansionate e impaginate digitalmente per creare un unico giornale da stampare. Ogni famiglia ne riceverà una copia in modo da poter custodire per sempre il ricordo delle esperienze narrate.
Il giornale, così com’è stato strutturato, ha permesso ai bambini di imparare facendo esperienza diretta, mettendo le mani in pasta, e poi di imparare a rielaborare e fare tesoro delle esperienze vissute.
“Non può esservi manipolazione, rielaborazione e creatività se non vi è conoscenza. Non è importante il finito, ma il percorso che il bambino fa per arrivare alla conoscenza.” (B. Munari)


F.P.S.M.

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