A SAN LORENZO I BAMBINI DI OGGI RISCOPRONO LA VITA DI IERI ATTRAVERSO LA SCULTURA



a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di San Lorenzo in Banalea cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di San Lorenzo in Banale
 

Negli ultimi due anni i bambini della scuola dell’infanzia sono stati impegnati a esplorare il territorio. Questo sguardo all’esterno ha permesso alle insegnanti di sviluppare il processo di apprendimento del “fare ricerca osservativa e osservazione etnografica”, un’espressione che potrebbe apparire complessa per i non addetti ai lavori, ma che in realtà apre a un terreno fertile per la crescita educativa e culturale dei nostri bambini e racconta come, proprio il mettersi in ricerca e l’osservare, permettono ai bambini di diventare protagonisti attivi, alla scoperta di nuova visione di un mondo ricco di stimoli e di spunti di riflessione.

In questo spazio-tempo educativo è arrivata da parte del Consorzio Turistico la proposta di una collaborazione. Difficile da immaginare vero? Come possono bambini “piccoli” (che nell’immaginario di alcuni, all’ asilo si recano solo per giocare) aiutare chi gestisce il territorio a livello turistico? Eppure la scuola ha accettato la sfida, coinvolgendo i bambini in un percorso di ricerca e analisi delle sculture create dall’associazione “Gli amici del legno”. Di questa esperienza abbiamo parlato anche nel numero di giugno del notiziario del nostro comune di San Lorenzo Dorsino, "Verso Caste Mani".

Ogni quadro, ogni manufatto è stato ricercato sul territorio, mappato, fotografato, ragionato e pensato. I bambini, si sono messi in gioco per capire cosa ciascun quadro intagliato nel legno rappresentasse. Infatti le attività scolpite dagli artisti, come la fienagione, il lavoro delle lavandaie, quello del maniscalco o il “fare filò”, non sono attività conosciute ai bambini. Fanno però parte della storia del paese, di una cultura lontana, quasi dimenticata, ma che ha caratterizzato l’identità del luogo.

I bambini sono stati invitati a collaborare nel fare ipotesi, sentendosi liberi di esprimere la propria opinione e di confrontarla con i compagni. Le attenzioni educative hanno sollecitato curiosità e riflessioni profonde che hanno richiamato il desiderio di vivere tante esperienze in prima persona. Così, grazie alla collaborazione di esperti e testimoni del settore, i bambini hanno potuto vedere dal vivo e capire questi tratti culturali del passato imparando a conoscere i diversi attrezzi del mestiere come “la piantola”, “un retel”, “un fer da segar”, “el filò’”, “la fontana”, “la lissiva”, “la tinozza”, “la slitta dal fen”, l’incudine, il “trapano a mano”. Anche scoprire il lavoro del maniscalco, come si costruisce o aggiusta un carro, in cosa consiste l’impegno della lavandaia è stato interessante e ha permesso domande, collegamenti, ipotesi. Per la disponibilità e collaborazione ringraziamo di cuore nonno Nilo, nonno Raffaele, Sebastiano, Mattia, Edda, Nella, Fabia, Ancilla, Carla.

Dall’analisi delle sculture alla scoperta dei lavori di una volta il passaggio di ricerca è stato interessante e articolato per i giorni della “Sagra della Ciuiga” i genitori e i passanti hanno potuto fermarsi a guardare la nostra mostra allestita sulla strada del Toat. In una direzione di continuità anche il Natale ci ha visto impegnati nella ricerca di immagini di oggetti antichi che abbiamo trovato nel “Dizionario del dialetto di San Lorenzo Dorsino” di Miriam Sottovia. Con tutte le informazioni e immagini che abbiamo recuperato abbiamo strutturato “La Tombola di Natale”, con la quale i bambini hanno potuto giocare un pomeriggio a scuola insieme a mamma e papà. Nei giorni antecedenti al Natale, chi passava all’esterno della scuola ha potuto osservare il nostro “Calendario dell’Avvento” realizzato sempre con stampe e disegni di vecchi mestieri.
A conclusione di questa esperienza la documentazione raccolta verrà consegnata al Consorzio Turistico e selezionata per essere utilizzata come materiale promozionale per il borgo.


F.P.S.M.

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