ACCOMPAGNARE IL CAMBIAMENTO. IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL'INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA


di Silvia Cavalloro


Prefigurare il futuro, proiettandosi oltre l’oggi e predisponendoci a vivere nuovi passaggi di crescita, nostra – come genitori, educatori, insegnanti – e dei bambini, apre sempre domande e sollecita a chiederci se davvero siamo “pronti” per le esperienze inevitabilmente (…e per fortuna!!) differenti e in discontinuità che ci attendono.
Tra queste sicuramente il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria è fonte di domande, tra attese, curiosità e preoccupazioni.

Abbiamo già condiviso con molte famiglie, con insegnanti e coordinatori, la forte richiesta a mantenere vivo e attento il dibattitosu questo tema davvero rilevante per la crescita dei nostri bambini, anche per quello che esso rappresenta a livello culturale e sociale.
In questo momento particolare che stiamo attraversando, tutto ciò assume una valenza per certi aspetti nuova. Prenderci cura di questa come di altre continuità diventa un’occasione ulteriore non solo per costruire nuovi intrecci, per costruire ponti per alleanze educative, per accompagnare passaggi.

In questa circostanza siamo chiamati tutti a un impegno progettuale creativo e coordinato per riprendere dialoghi sospesi, rivedere pratiche consolidate ora non percorribili, per ritessere fili interrotti di relazioni e riferimenti costruiti nel tempo.
C’è poi un altro aspetto che contraddistingue la fase inedita che stiamo attraversando: sono impediti i riti di passaggio, quegli eventi – più o meno ricchi e articolati, più o meno oggetto di co-progettazione e partecipazione attiva – che sono rilevanti per marcare attraversamenti, per permettere di elaborare separazioni, per rilanciare il futuro aprendo a consapevolezze nuove.
E l’orizzonte incerto entro il quale si muoverà il nostro domani, rende ancor più rilevante e significativa la sollecitazione che questo tempo muove a tutto il mondo dell’educazione e della scuola chiamandoci a un impegno professionale originale e creativo per dare cittadinanza, prima di tutto nel pensiero degli adulti e fra adulti, ai temi legati alla continuità educativo-didattica.

Offriamo qui, a partire da questo primo contributo inserito nella sezione delle News, l’occasione per costruire informazioni e ragionamenti, per indicare alcuni sviluppi possibili, per raccontare cosa sta avvenendo nelle nostre scuole, ricordando che la Federazione è impegnata anche in questo campo con una pista di ricerca e progettazione a cura del Settore Ricerca, Formazione e Servizi pedagogici e di un gruppo di coordinatori.


Passaggi

La continuità è un tema che attraversa tutti gli ambienti di vita dei bambini. In senso orizzontale riguarda il dialogo tra famiglia, scuola, esperienze ricreative e sportive per fare alcuni esempi. In senso verticale il rapporto tra le diverse istituzioni formative e quindi per la scuola dell’infanzia chiama in causa tanto il rapporto con i servizi all’infanzia 0-3 quanto il rapporto con la scuola primaria. Apriamo questa serie di riflessioni focalizzando l’attenzione sul passaggio alla scuola primaria.

Il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria rappresenta un cambiamento molto delicato, sia dal punto di vista affettivo-emotivo, sia dal punto di vista cognitivo. È un momento di forte crescita e di sviluppo di tutta la personalità. Un tempo di grandi aspettative per la famiglia, per la scuola e per la società, ma soprattutto per il bambino.
Ogni cambiamento, ogni passaggio segna la nostra vita. Può spaventarci, creare insicurezza, ma ci spinge anche a cercare altri modi di pensare, di stare insieme, di impegnarci, di provare curiosità. Anche per il bambino è così.

Come tutti i passaggi, anche questo porta in sé una situazione di crisi, come fase di ridiscussione e reimpostazione di quanto vissuto e appreso precedentemente, per rendere possibile un'ulteriore crescita e nuovi apprendimenti.
Curare consapevolezze non può che essere un'ottima carta da giocare perché il cammino prosegua nel modo più motivante, sereno, formativo e creativo possibile, facendo sì che rimangano vive di anno in anno, sia per i bambini che per gli insegnanti, l'emozione, la curiosità e le aspettative del primo giorno di scuola.


Cambiare per crescere

Il cammino verso la primaria è senz’altro un momento ricco di aspettative e di entusiasmo per la nuova esperienza che il bambino si trova ad affrontare.
La curiosità per un ambiente diverso, il desiderio di imparare cose nuove, il sentire di essere in qualche modo più grandi, più autonomi, più sicuri di sé, sono molle in grado di creare stimoli e attese positivi per i bambini.
La scuola primaria al tempo stesso richiede al bambino impegno rispetto a nuove sintonizzazioni e alla riorganizzazione delle relazioni e delle esperienze. Sarà un cammino pieno di altre scoperte e incontri, ricco di proposte che favoriranno in lui una nuova crescita culturale e umana. Ma è necessario porre alcune attenzioni e assumere una prospettiva non solo adulta, ma capace di leggere questa esperienza dal punto di vista dei bambini.


Continuità e discontinuità in dialogo

La continuità implica la ricerca di equilibrio tra stabilità, che dà sicurezza, e cambiamento, che porta tensione. È importante che la continuità non si trasformi nell’esigenza di mantenere fermi tutti i punti di riferimento costruiti, il che significherebbe mancanza di cambiamento. Ma l’equilibrio va ricercato anche in un passaggio che non comporti eccessivo disorientamento non annullando le differenze, ma aiutando a comprenderleperché diventino occasione di crescita

Continuità e discontinuità, in un gioco dialettico, dovrebbero essere quindi i due poli di un progetto di raccordo tra istituzioni diverse, un progetto in grado di garantire al bambino la possibilità di ritrovare punti di riferimento noti e conosciuti che forniscano la sicurezza necessaria per affrontare il nuovo.
La scuola è chiamata a garantire l'attenzione al vissuto emotivo di chi passa da un contesto all'altro, ai suoi bisogni, alle sue competenze, ai suoi stili cognitivi e a promuoverne la formazione mediante l'integrazione e l'arricchimento di capacità che preparino a ulteriori arricchimenti e progressi.

Ma il diritto alla continuità va di pari passo con il diritto alla discontinuità. Discontinuità intesa anche come spazio possibile per sperimentare nuovi ruoli, per cambiare gruppi di appartenenza, per manifestare nuove dimensioni di sé, mostrare nuove e nascoste potenzialità, attraverso il cammino di crescita continua che caratterizza ogni bambino e lo rende unico.


Pensare oggi la scuola di domani con le scuole chiuse

Certamente l’emergenza che stiamo attraversando ci spinge a ricercare strade ancora non percorse. Tuttavia quello che già fa parte di una lunga esperienza professionale e anche tutto quello che le scuole dell’infanzia hanno offerto alle famiglie fino ad ora ci verrà incontro per accompagnare il passaggio anche se con azioni, tempi e soluzioni organizzative differenti rispetto al passato.


 


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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