ALLA SCOPERTA DELLA CARTA
a cura delle insegnanti Manuela Dallatorre e Katiuscia Baldessari della scuola equiparata dell’infanzia di Cristo Re
Dopo la partecipazione al webinar di Camilla Cardente nasce l’idea della proposta laboratoriale legata al materiale della carta, proposta realizzata nel periodo gennaio/febbraio 2025 presso la scuola di Cristo Re.
La carta è un materiale di largo consumo che utilizziamo quotidianamente, riciclabile, reperibile. Viene usata spesso come supporto al disegno, ma utilizzata con scarsa curiosità e originalità in attività creative. È un materiale di eccellenza che va guardata con occhi nuovi cominciando a considerarla non più oggetto comune ma soggetto di meraviglia!Come ci ricorda Bruno Munari, infatti, “ci sono due modi per guardare le cose: una per vedere che cosa sono e l’altra per vedere che cosa potrebbero sembrare”.
Il laboratorio ha previsto l’allestimento di due spazi della scuola che sono rimasti a disposizione dei bambini e del gruppo per tutta la durata del percorso. Questo aspetto è stato fondamentale per poter permettere la prosecuzione delle scoperte e dei progetti portati avanti dai bambini. In questi spazi i bambini hanno potuto trovare carta e cartoncino dalle caratteristiche molto diverse (per grandezze, colori, texture, tipologia) offrendo innumerevoli possibilità. Il laboratorio è stato arricchito dalla gran quantità di carta che i bambin hanno ricercato (caccia alla carta) e portata da casa, in collaborazione con le famiglie, scoprendo che tantissima carta che si utilizza nella quotidianità può essere riutilizzata e reinventata.
Nella parte iniziale della proposta di laboratorio si è lasciato spazio alla scoperta del materiale stesso attraverso giochi ed esplorazioni per entrare in contatto con la carta e scoprirne le potenzialità, le possibilità evocative, l’infinita modificabilità e la moltitudine di modi di assemblaggio. I bambini hanno potuto sperimentare con libertà, senza giudizio e modalità pre-confezionate.


È stato proposto inoltre di “entrare” nella carta con l’utilizzo del microscopio elettronico: cosa c’è dentro la carta? I bambini hanno scoperto grandi piccoli segni, macchie e colori che a occhio nudo non erano visibili e hanno iniziato a dare significato ai segni stessi: “Nella mia carta c’è un lupo!”
Dato che attraverso le sperimentazioni la carta ha acquisito nuova forma e significato i bambini sono stati sostenuti in questo processo. Nella seconda parte del laboratorio sono stati quindi stimolati ad osservare e a creare qualcosa di nuovo collaborando e mettendosi d’accordo in piccoli gruppi e non più solo individualmente. I bambini hanno provato a unire, assemblare, modificare, mettere ‘in relazione’ i pezzi di carta sperimentati singolarmente.
Come insegnanti abbiamo sostenuto i bambini incentivandoli a dare significato ai gesti che hanno portato alle realizzazioni singole in modo da far evolvere le idee iniziali verso un progetto innovativo e condiviso.
È stato importante sostenere l’evoluzione delle scoperte dei bambini in qualunque direzione: si sono aperte strade molto diverse a seconda degli interessi nati all’interno dei gruppi di bambini: gioco simbolico alla ricerca del tesoro dei pirati con creazione di abiti ed equipaggiamento piratesco, città nelle quali macchine e camion hanno creato un gioco partecipato, creazioni di grandi paesaggi ristrutturabili, racconto di storie rappresentate in un quadro.
È in particolare in questa parte del laboratorio che si è sostenuto il processo individuato come scuola - il processo della partecipazione - e dove le zone di sviluppo prossimale dei bambini sono state sperimentate. Si è potuta osservare una collaborazione attiva tra i bambini che hanno messo in gioco le loro capacità alla scoperta di altre competenze. I bambini si sono aiutati, guardati, copiati, accordati e si sono create situazioni nelle quali le competenze di un singolo bambino sono diventate davvero risorsa per il gruppo; le connessioni tra esperienze sono state indispensabili per l’evoluzione del laboratorio stesso. Dare la possibilità di espandere la propria conoscenza ha portato alla sperimentazione attiva di nuovi processi.
È l’esempio di D. e M. che amano le macchine ma che non sanno come fare le ruote al loro camion. Un altro bambino sta tagliando un rotolo di carta e mentre lo sta facendo D. lo osserva. Decide di provare anche lui ma non riesce a tagliarlo e rompe il rotolo. M., che è esperto nell’utilizzo della forbice, gli dice che può fare lui. D. accetta ma poi dice: “Si però la ruota ha un cerchione, facciamola con questo rotolino qui!” e M. accetta. La ruota prende forma grazie alle idee di un bambino, dall’osservazione di un altro, dalle competenze manuali di un altro bambino ancora e dalle conoscenze sulla ruota di un ultimo.
Il laboratorio si è concluso con l’allestimento di una mostra aperta alle famiglie grazie alla quale i bambini hanno potuto ritrovare e raccontare le scoperte e i progetti vissuti nel periodo in cui si è svolto il laboratorio.
Tutto il materiale ‘avanzato’ è stato messo a disposizione delle sezioni che hanno allestito un piccolo spazio della carta per poter continuare a sperimentare carta e cartoncino di ogni tipo: questo ha permesso ai bambini ‘esperti’ di essere attivi promotori del laboratorio carta con i compagni che non vi avevano partecipato.