CENT'ANNI DI PEDROTTI
di Silvia Cavalloro
Laboratori, mostre fotografiche, passeggiate nel quartiere, incontri di approfondimento, spettacoli per tutti. Questo, insieme a tanto coinvolgimento e tanta partecipazione, è stato “Cent’anni di Pedrotti”. Una serie di iniziative che, nella settimana tra il 15 e il 27 maggio, ha animato la scuola equiparata dell’infanzia di Trento “Pietro Pedrotti”, giunta al traguardo del secolo di presenza nella comunità. Molti anni di progetti, esperienze, relazioni per promuovere l’educazione dei bambini e l’accoglienza delle famiglie.
Grande il contributo e l’impegno dell’Ente gestore della scuola, del Comitato di gestione e di tanti genitori e volontari che hanno portato idee, creatività e voglia di raccontare e, insieme alla partecipazione del personale, hanno dato vita a una settimana ricca di proposte. Presenti anche i rappresentanti della Circoscrizione San Giuseppe e Santa Chiara che ha sostenuto l'iniziativa e della Federazione Provinciale Scuole Materne alla quale la scuola è associata.
L’incontro "Contesti partecipativi per costruire apprendimenti e identità”, con Caterina Spillari docente e formatrice, ha permesso di dedicare un tempo alla riflessione e alla condivisione dell’idea di bambino e apprendimento promossa dalla Federazione.
A testimonianza di questo approccio educativo-didattico che vede i bambini costruttori attivi insieme agli altri delle proprie competenze, in tutti gli ambienti della scuola sono stati allestiti degli spazi che hanno accolto la documentazione dell’articolato lavoro fatto dalle insegnanti. In particolare la proposta degli albi illustrati, l’attenzione a spazi di relazione e conversazione tra bambini, la cura degli ambienti comuni, come la sala da pranzo o lo spazio motricità, e degli ambienti dedicati alle sezioni o ai gruppi di lavoro, come le aule o gli spazi laboratoriali.
Particolare attenzione è stata data alla documentazione del progetto innovativo che è stato dedicato al rapporto tra bambini e natura. Durante l’anno, infatti, le insegnanti hanno partecipato a un percorso di aggiornamento che ha portato l’attenzione al dialogo con la natura e agli aspetti positivi della presenza delle piante all’interno degli ambienti scolastici.
Sempre emotivamente coinvolgente la mostra fotografica che ha consentito di ripercorrere i tratti caratteristici delle varie epoche, di ricercare volti e ambienti del passato ma presenti e vivi nel ricordo di tanti. Pieno di informazioni e curiosità anche l’angolo dedicato ai materiali didattici di un tempo, ai libri di canto, ai racconti, alle guide didattiche e ai compendi di pedagogia. Interessante anche sfogliare gli antichi registri e quaderni dove andare a rintracciare gli alunni che siamo stati e un modo di guardare all’infanzia e alla sua educazione che, pur a fronte dei grandissimi sviluppi e delle irrinunciabili significative trasformazioni di questi ultimi anni, sa ancora “di buono”.
Un festeggiamento aperto. Oltre alle iniziative a scuola, infatti, molte proposte hanno abitato il quartiere dando vita a iniziative legate alla settimana dedicata ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, come la passeggiata nella natura attraverso i parchi del quartiere.
Nel pomeriggio di sabato, infine, grande spazio ai laboratori in giardino a cura del Museo Storico degli Usi e Costumi con i giochi di una volta, del Muse con l’esperienza "Dalle radici ai frutti", con la proposta "Disegnare il verde" a cura di Studio d’Arte Andromeda.
Spazio anche allo spettacolo con la fiaba sonora “La strada che non andava in nessun posto”, a cura dell'Orchestra junior Diapason e con la rappresentazione teatrale “A sbagliar le storie” a cura della Compagnia del Pedrotti.
Un’occasione importante per raccontare di una scuola che sa farsi presenza viva sul territorio, occasione di incontro, opportunità di tessere legami.