CO-PROGETTARE AL POSTICIPO. A SEGONZANO I BAMBINI SCOPRONO GLI INSETTI



di Daniela Pojer, insegnante del posticipo della scuola dell’infanzia di Segonzano
 

Durante la prima parte dell’anno scolastico, da parte dei bambini e delle bambine del gruppo del posticipo della scuola dell’infanzia di Segonzano, è emerso un particolare interesse verso gli insetti.Nei momenti di gioco libero in giardino, infatti, i bambini scoprono, esplorano, vanno alla ricerca di insetti e costruiscono loro una casa con dei secchielli, all’interno dei quali sistemano foglie, erba, fiori, bastoncini e quant’altro per il piccolo ospite.

Quest’interesse, unito al processo di apprendimento della scuola “Co-progettare” e al desiderio di valorizzare gli spazi esterni, ha fatto nascere l’idea di realizzare un hotel per gli insetti per il giardino della scuola.
Inizialmente i bambini si sono documentati attraverso albi illustrati sugli insettie hanno condiviso le proprie conoscenze durante le discussioni in piccolo gruppo. In un secondo momento hanno co-progettato, con carta e matita, un hotel per gli insetti.
A questo punto è stato coinvolto il papà di un bambino, esperto ed appassionato di insetti, il quale ha dedicato una mattinata all’intero gruppo sezione, per parlarci del curioso mondo degli insetti; per questa sua disponibilità lo ringraziamo sentitamente.
In quest’occasione sono stati mostrati i progetti relativi all’hotel per gli insetti ed è stato spiegato il nostro intento. Ci è stato però detto che inserire un hotel per gli insetti all’interno di un giardino di una scuola dell’infanzia può rivelarsi rischioso, in quanto abitabile da qualsiasi insetto autoctono, tra cui alcuni potenzialmente pericolosi perché dotati di pungiglione, come ad esempio api, vespe, scorpioni.

Il papà esperto ci ha, per questo, suggerito un’alternativa: inserire degli appositi terrari a scuola con degli insetti innocui come l’insetto stecco, la larva di cetonia e la blatta soffiante del Madagascar. Oltre a essere innocui, e quindi adatti a un primo approccio conoscitivo da parte dei bambini, si tratta di insetti di grandi dimensioni e dunque facilmente gestibili. La proposta è stata accolta positivamente e con i bambini del gruppo del posticipo sono stati co-progettati i relativi habitat di ciascun insetto.

In questo caso la co-progettazione con carta e matita si è rivelata complessae quindi per facilitare questo processo, i bambini hanno co-progettato utilizzando materiali naturali come terriccio, cortecce, legni, foglie, disponendoli su una pedana come se fosse un grande foglio bianco sul quale poter provare a realizzare i vari habitat degli insetti; in questo modo si sono avvicinati sempre di più al loro mondo, scoprendone le diverse peculiarità.
Per poter co-progettare i bambini, assieme all’insegnante, si sono prima documentati attraverso libri, descrizioni significative e la visione di brevi video in modo da conoscere il modo di vivere, l’ambiente e l’alimentazione di ciascun insetto, dopodiché hanno co-progettato e poi fotografato gli habitat realizzati.

I progetti sono stati stampati e consegnati al papà che ci ha seguito in questo percorso e successivamente ci ha portato i terrari con i diversi insetti. I bambini hanno potuto così osservare e verificare le differenze e/o le somiglianze con i progetti realizzati in precedenza da loro.
Una volta creato questo spazio dedicato agli insetti, un vero e proprio insettario collocato in uno spazio specifico al terzo piano della scuola, i bambini, giornalmente, si sono presi cura degli insetti dando loro cibo: piante di rovo per gli insetti stecco e nebulizzazione delle foglie con uno spruzzino per mantenerle fresche e creare così un ambiente umido; frutta, pane e biscotti per le blatte soffianti; bucce di frutta o mangime per le larve.
Inoltre hanno potuto osservare eventuali cambiamenti come ad esempio la metamorfosi della larva di cetonia: prima larva, poi pupa ed infine scarabeo.

Visto il forte interesse e il senso di cura manifestato dai bambini, in questo spazio sono stati introdotti anche i bruchi macaone per assistere così alla meravigliosa trasformazione da bruco a farfalla e per concorrere alla ripopolazione nell’ambiente naturale di questa specie ormai in via d’estinzione.
Una mattina, negli ultimi giorni del mese di giugno, i bambini hanno potuto osservare la nascita della prima farfalla macaone che è poi stata liberata nel giardino della scuola.
Lo studio, il lavoro di co-progettazione degli habitat, la cura e l’osservazione costante di questi piccoli animali ha contribuito ad accrescere in ciascun bambino maggior consapevolezza e maggior rispettoverso gli insetti, anche al di fuori della scuola e quindi in giardino e nell’ambiente naturale in generale, con curiosità e delicatezza.

 


F.P.S.M.

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