CRESCERE IN VAL DI GRESTA. LA PROGETTUALITÀ DI RONZO CHIENIS TRA AMBIENTE E ARTE

di Silvia Cavalloro

Da sempre caratterizzata dal coinvolgimento delle comunità che fanno riferimento alla valle e al paese di Ronzo Chienis, la scuola dell’infanzia “San Giuseppe” mette al centro della propria attenzione l’impegno e la cura verso l’educazione delle generazioni future, valori all’origine della fondazione della scuola e guida irrinunciabile per una rinnovata convivenza sociale.

La direzione è quella di offrire qualità delle esperienze di apprendimento e autenticità delle relazioni per promuovere il coinvolgimento personale e il senso di appartenenza a una storia e alla sua evoluzione. “Costruire e mantenere salde le relazioni è un processo graduale – evidenziano le insegnanti nella loro documentazione – che permette il ricordo di quanto vissuto, la possibilità di attribuite valore affettivo alle esperienze, la possibilità di integrarle nella nostra vita. Cogliere, interpretare, costruire una storia sia personale che collettiva è una competenza alta che si affina con il tempo continuando a cercare nessi e collegamenti tra gli eventi, immaginando soluzioni e rievocando esperienze personali, ascoltando e chiedendo spiegazioni, negoziando significati con gli altri”.

Ecco così che in occasione della “Mostra mercato della Val di Gresta” ha trovato spazio l’esposizione del progetto “Speriment’Arte”, che si sviluppa come un percorso di accostamento all’arte. Prendendo avvio da una proposta fatta alle insegnanti durante il percorso di formazione sull’espressione artistica con Mattero Boato – che aveva portato i bambini a realizzare nell’ambito del progetto sull’orto un villaggio con case a forma dei prodotti agricoli della Val di Gresta – la progettazione educativo-didattica si amplia coinvolgendo i bambini nella conoscenza e reinterpretazione di alcune opere d’arte famose.
L’avvio parte dal confronto tra bambini in piccolo gruppo su un quadro esposto in un albergo della valle che i bambini avevano potuto vedere personalmente: una donna con una sciarpa intorno al collo. Discutendo e confrontando le varie ipotesi emerse e tenendo sempre vivi i riferimenti al percorso precedentemente fatto, i bambini realizzano le proprie reinterpretazioni dell’opera originale.

Il percorso prosegue poi con l’incontro con nuovi autori, la conoscenza delle loro tecniche espressive, la reinterpretazione dei bambini delle loro opere sempre discutendo e confrontandosi in piccolo gruppo.

RAUSCHENBERG: TECNICA COLLAGE ISPIRATA ALLE OPERE D’ARTE
Dopo aver osservato alcune opere d’arte dell’autore i bambini si esprimono su ciò che vedono e poi in piccoli gruppi scelgono un’immagine tra quelle proposte e con la tecnica dell’espansione dell’immagine realizzano un nuovo elaborato grafico creando una storia comune che poi raccontano ai compagni.

HOFFMAN E IL COLOR FIELD PAINTING MOVEMENT: L’ARMONIA DELLE CAMPITURE
Sensazioni, emozioni e movimento del colore sono state oggetto del lavoro dei bambini sulle opere di Hoffman. Dopo aver progettato il proprio tipo di campitura, ogni gruppo la riporta su un foglio rosso delineando gli spazi con lo scotch. Con riferimento ai differenti effetti ottenuti i bambini decidono insieme la sequenza con la quale disporre gli elaborati e su questo concordano una storia.

KANDINSKIJ: MAGIE DI FORME E COLORI
Dopo aver scelto, tra quelle condivise, un’opera dell’autore che più li aveva colpiti per forma e colore, i bambini hanno deciso come riprodurre l’opera e quali materiali usare. Su un cartoncino nero i bambini hanno scelto gli accostamenti cromatici che preferivano ed infine hanno dato un titolo alla loro opera.

MONDRIAN E “L’ALBERO ROSSO”
I bambini hanno osservato la riproduzione dell’opera di Mondrian e poi hanno discusso sul colore con cui disegnare l’albero su base nera, spiegando ai compagni il perché delle proprie scelte.

MATISSE E IL SUO GIARDINO
Il lavoro è partito dall’albo illustrato Il giardino di Matisse, un albo riportano le insegnanti – “Che ha acceso lampi di curiosità, ha aperto l’interesse verso questo formidabile artista e che ha spinto i bambini all’azione, a cimentarsi con il collage, a incollare ritagli, a immaginare storie, personaggi, avventure nati dalla semplice carta colorata. I bambini ritaglio dopo ritaglio, cominciano a fantasticare… si ricordano di un viaggio, immaginano che quei ritagli di carta diventino fiori, pesci, alberi, uccelli. Pagina dopo pagina costruiscono insieme un libro, ricco di colori e contrasti molto accesi per andare incontro alle opere di Matisse come dichiara lui stesso nell’albo: con i colori, ciò che più conta sono i legami, cioè come stanno assieme”.

HERVÉ TULLET: DAGLI ALBI ILLUSTRATI UNA FINESTRA SULLA VALLE
Un’idea questa che arriva sfogliando un albo di Hervé Tullet, Il gioco della campagna, un divertente gioco di paesaggi e di prospettive. Perché non collegarsi al lavoro degli orti fatto in sezione? “Prendendo spunto da La fabbrica dei colori: i laboratori – raccontano ancora le insegnanti – ci siamo divertiti a pitturare scatole di diverse misure con le nostre iniziali utilizzando pennelli, rulli e spugnette di svariati forme e texture.”

Il progetto ha coinvolto nella fase finale anche le famiglie. I bambini hanno infatti scelto una delle opere d’arte proposte a scuola e ne hanno realizzato una personale versione tridimensionale, costruita a casa con i propri genitori.


F.P.S.M.

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