FARE INSIEME RICERCA OSSERVATIVA: A SMARANO IL LABORATORIO DEGLI INSETTI STECCO E DEI MILLEPIEDI



a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Smarano
 

La nostra esperienza di apprendimento è partita dalla proposta di un papà di una bambina frequentante la nostra scuola che, esperto di animali e insetti particolari (insetti stecco, lumaca africana, pitone, millepiedi africani), nell’occasione del compleanno della figlia ha chiesto di poter regalare alla scuola quattro insetti stecco e due millepiedi inseriti in appositi contenitori. Noi insegnanti abbiamo accolto la proposta convinte che tale occasione rappresentasse per i bambini un’opportunità preziosa e dal vivo per fare insieme ricerca osservativa.

Durante il primo incontro il papà ha spiegato ai bambini le caratteristiche di questi insetti soffermandosi sulle loro necessità e bisogni di cura e nutrimento in modo da rendere i bambini competenti e responsabili in merito alla loro gestione. I bambini si sono avvicinati con curiosità, toccando questi animali e prendendoli in mano.
In seguito noi insegnanti abbiamo progettato di approfondire la conoscenza di questi insetti programmando attività in piccolo gruppo.
Con lenti e microscopio portatile i bambini hanno osservato gli insetti stecco e i due millepiedi nei particolari, ricercando spiegazioni rispetto alla loro forma e al loro comportamento di difesa e di sopravvivenza. Noi abbiamo raccolto e tenuto traccia di quanto emerso, rilanciando alcune questioni poste durante l’osservazione e invitando i bambini a formulare ipotesi. Ecco alcune domande che hanno guidato la discussione:

-         Perché l’insetto stecco ha una riga bianca?
-         Dove saranno gli occhi e la bocca?
-         A cosa servono le antenne?
-         Dormono gli stecchi stecco?
-         Perché la notte devono rimanere al caldo?
-         Perché si arrotola il millepiedi?
-         Perché fa la cacca?
-         Come si muove il millepiedi?
-         Cosa senti sulla mano quando si muove il millepiedi?
-         A quale altro animale assomiglia?
-         Cosa fa sotto terra il millepiedi?
-         Cosa mangia? Cosa beve?
-         Come mai gli insetti stecco mangiano solo foglie e il millepiedi le bucce della frutta e foglie di verdura?
Qui la documentazione di una di queste discussioni in piccolo gruppo.
 

L’ambiente ricreato nei contenitori dal papà esperto ha permesso anche la ricerca e l’osservazione dei piccoli organismi che si trovano nella terra e fra i rami. I bambini con la scrittura spontanea hanno annotato, a turno, il proprio nome su un cartellone in modo da ricordare chi si era preso cura degli animali dando loro da mangiare e da bere, osservando eventuali cambiamenti,annotando variazioni o particolarità. Noi insegnanti abbiamo documentato le considerazioni dei bambini [qui un esempio di tale documentazione] valorizzando le osservazioni libere e spontanee dei bambini durante il momento della cura degli insetti stecco e del millepiedi. A turno, infatti, i bambini sono stati impegnati nel dare acqua all’ambiente dov’erano gli insetti per umidificarlo e perché gli animali potessero bere, nel dare foglie di edera e degli scarti di verdura e frutta per il millepiedi.
Abbiamo inoltre coinvolto i bambini nell’approfondimento di notizie e immagini chiarendo il significato di eventuali termini scientifici con i bambini, mettendo a disposizione albi e riviste inerenti all’argomento. Alcune foto sono state analizzate grazie alla lavagna luminosa che ha permesso anche di riprodurre quanto osservato su fogli trasparenti.

L’arrivo di questi insetti stecco e del millepiedi nella nostra scuola ha fatto sentire l’esigenza di capire e segnare in quali giorni è necessario prendersi cura dei nostri nuovi ospiti dando loro acqua e cibo. I giorni stabiliti erano il martedì e il venerdì, ma quando sono martedì e venerdì? Con i bambini del tempo prolungato abbiamo cercato di risolvere questo problema avviando un percorso legato al nostro processo di investimento “fare insieme ricerca osservativa” con attenzione agli indicatori discorsivi “i bambini esprimono nessi temporali” e “i bambini propongono spiegazioni” e agli indicatori di azione “i bambini mettono in atto le idee dei compagni”.

 

  • Ins.: sapete cos’è un calendario? Sapete come è fatto?
  • Tommaso: lo so, è quello che c’è lì appeso
  • Sonia: passa il 3 e poi c’è il 4 e il 5
  • Luigi: il sabato e la domenica è qua
  • Ronny: siamo già arrivati in fondo (al mese di febbraio)
  • Sonia: c’è uno e poi si arriva a 10
  • Ronny: maestra qui questi due giorni qua è domenica o sabato
  • Luigi: c’è 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10. Arriva in fondo fino a questo numero qui che è il 31. Questo mese qui invece finisce con il 9 e 2 (febbraio)
  • Ronny: è 92
  • Ins.: cosa sono i giorni segnati con il rosso?
  • Gloria: la domenica
  • Ins.: e sul nostro calendario come possiamo segnare i giorni?
  • Enrico: il sabato lo segniamo di azzurro
  • Ins.: e la domenica?
  • Rocco: di rosso
  • Ins.: e gli altri giorni, quelli in cui veniamo a scuola?
  • Gloria: gialli va bene?
  • Altri: sì
  • Ins.: E i giorni di vacanza?
  • Gloria: neri
  • Ins.: il calendario ci serve come abbiamo detto per segnare i compleanni, quando dar da mangiare agli insetti stecco e le cose che per noi sono importanti. Come possiamo riconoscere queste giornate?
  • Liam: con un disegno!
  • Ins.: il giorno che diamo da mangiare agli insetti cosa disegnamo?
  • Rocco: Spiderman
  • Enrico: disegniamo un insetto stecco
  • Gloria: oppure disegniamo i bambini che gli danno da mangiare.
  • Ins.: e i compleanni come li segniamo?
  • Enrico: mettiamo un cerchio
  • Rocco: un palloncino
  • Liam: oppure possiamo scrivere buon compleanno
  • Tommaso: oppure possiamo mettere un palloncino e una torta e poi le candeline sulla torta accese
  • Ins.: in questo mese (marzo) c’è anche Pasqua. Come la segniamo?
  • Gloria: facciamo un ovetto e poi facciamo la scritta
  • Tommaso: oppure possiamo fare l’ovetto di Pasqua e un coniglietto con i cioccolatini
  • Liam: oppure disegniamo il coniglietto pasquale

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I bambini che hanno realizzato il calendario hanno raccontato a tutti gli altri le loro scoperte e hanno spiegato come poter leggere il calendario.

 


F.P.S.M.

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