FIORI DALLA FABBRICA… PER COSTRUIRE APPRENDIMENTI INSIEME. UN’ESPERIENZA COLLETTIVA DI CIRCOLO


di Camilla Monaco e Ute Pancher

Grazie a una feconda collaborazione con Anna Scalfi Eghenter (www.fioridallafabbrica.com), artista e ideatrice/responsabile del progetto “Fiori dalla fabbrica (Trento, Michelin 1927-1999)”, diversi circoli della Federazione sono stati coinvolti in una “fiorente” – non solo a livello fisico-naturale, ma soprattutto in termini culturali – iniziativa (cfr. su questo anche la news “Fiori dalla fabbrica: narrazioni al plurale per generare memoria”). Anna, con entusiasmo e generosità, ha donato alle scuole coinvolte dei bulbi di tulipano bianco e gli insegnanti, grazie anche all’accompagnamento dei coordinatori di riferimento, hanno sin da subito considerato questo “regalo” come una preziosa occasione, culturalmente densa, per continuare a promuovere il processo di apprendimento su cui stavano lavorando con i bambini.

È quello che è accaduto anche nel circolo di Cles 2 (ossia nelle scuole di Campodenno, Denno, Mollaro, Segno, Spormaggiore, Taio, Tuenno), in cui tutte le scuole hanno accolto con entusiasmo la proposta di entrare nell’avventura “Fiori dalla fabbrica” e hanno immediatamente iniziato a costruire delle progettazioni periodiche che mettessero i bulbi di tulipano al centro delle esperienze di apprendimento da proporre ai bambini.

In collaborazione con il Settore Ricerca, Formazione e Servizi pedagogici, scuole e coordinatrice hanno ragionato insieme su come trasformare quegli “oggetti interessanti” in pretesti significativi per continuare a sostenere la costruzione condivisa di narrazioni, la co-progettazione, la partecipazione e la ricerca osservativa realizzata in maniera collettiva. Si tratta di un esempio particolarmente interessante – anche perché costruito a livello di circolo e non di singola scuola – del fatto che la presenza di solide pratiche di progettazione educativo-didattica consentono sempre di “accogliere” sollecitazioni che vengono dall’esterno, dalla comunità, dal territorio non in maniera passiva e acritica, ma ri-significandole in coerenza con il processo di apprendimento che “abita e muove” ogni specifica comunità professionale.

Rimandiamo a news successive, che verranno pubblicate nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, per raccontare in maniera più dettagliata alcune proposte concrete che le diverse scuole del circolo hanno progettato e realizzato con i bambini. Esperienze di apprendimento che hanno riguardato non solo le situazioni più ordinarie di “scuola in presenza”, ma anche il periodo di chiusura (seppure parziale) del mese di marzo, coinvolgendo i “piccoli gruppi familiari” e costruendo connessioni tra i bambini presenti a scuola e quelli che invece erano a casa.

 


F.P.S.M.

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