IL MANIFESTO PER LA CONTINUITÀ EDUCATIVA DELLA VAL DI CEMBRA: COSTRUIRE INNOVAZIONE TESSENDO RELAZIONI INTER-ISTITUZIONALI

Il racconto di un’esperienza pluriennale di continuità educativa tra scuola dell’infanzia e scuola primaria



di Tiziana Ceol, Sara De Zolt, Elisa Furlan, Rossana Giannitelli, Camilla Monaco, Katia Pegoretti, Maddalena Piffer, Valentina Rizzon, Giovanna Valdan
 

Il 21 novembre 2024 si è svolto l’incontro di presentazione del Manifesto per la continuità educativa della Val di Cembra, frutto del lavoro quadriennale (2019-2023) portato avanti dall’Istituto comprensivo di Cembra insieme alle scuole dell’infanzia (provinciali e federate) di riferimento.

La scelta del concetto di “Manifesto” nasce da una riflessione fatta con gli attori coinvolti a partire da alcuni contributi di Franco Lorenzoni che a sua volta riprendeva sia il lavoro di Edgar Morin (Manifesto per cambiare l’educazione) – secondo cui la riforma dell’educazione non può che essere una riforma della conoscenza e del pensiero interdipendente – sia il Manifesto pedagogico del Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), che fa della democrazia il cuore di ogni progetto educativo, in un’ottica orientata a costruire “ogni contesto formativo ed educativo attraverso pratiche e strumenti innovativi con spirito di ricerca e
sperimentazione
” (p. 1).

È stata questa la prospettiva entro cui si è collocata la scelta del termine “manifesto” nel momento in cui si è stabilito che fosse indispensabile produrre – come gruppo di lavoro – un documento che diventasse in qualche modo pubblico e autonomo.

Il momento informativo e formativo del 21 novembre è stato condotto, in maniera assolutamente polifonica, dai componenti del gruppo di lavoro ristretto (referente dell’istituto comprensivo, coordinatrici delle scuole dell’infanzia, provinciali e federate, formatrice) insieme a due coppie di insegnanti (scuola dell’infanzia e scuola primaria) delle realtà di Giovo e Segonzano. Hanno partecipato anche i referenti istituzionali delle diverse realtà coinvolte: il Dirigente dell’Istituto comprensivo di Cembra, il Direttore del Servizio Attività educative per l’infanzia della Provincia di Trento, la Responsabile del Settore Ricerca, Formazione e Servizi pedagogici della Federazione.

Il racconto del progetto di RicercAzione che ha portato alla stesura del Manifesto era orientato a raggiungere tre obiettivi fondamentali:

  1. condividere con tutti gli interlocutori presenti le pratiche innovative di continuità promosse attraverso l’intero percorso;
  2. dare conto delle preziose, promettenti e durature relazioni inter-istituzionali che il gruppo di lavoro è riuscito a tessere nel corso degli anni;
  3. avviare un processo di propagazione delle pratiche (Pontecorvo, 2013) che possa andare a “contaminare” altri territori e altri contesti educativi (non solo rispetto alle interazioni tra scuola dell’infanzia e scuola primaria).

 

Le voci delle quattro insegnanti presenti, e il modo in cui avevano organizzato i materiali da condividere con i partecipanti, hanno dato forza e autenticità alla narrazione polifonica che il gruppo di ricerca stava provando a costruire. Ancora una volta va rivolto a loro – Giovanna Patscheider, Monia Svaldi, Laura Conca e Sabrina Santuari – sia per la scelta di mettersi in gioco in un contesto pubblico, sia per aver rappresentato in maniera eccellente ciascuno dei colleghi che in questi anni hanno preso parte al lavoro del gruppo allargato.

Un dato interessante riguarda, inoltre, la composizione inter-istituzionale delle persone che hanno preso parte a questo incontro online (più di 160): oltre ai referenti della Provincia, della Federazione e dell’Istituto comprensivo di Cembra, erano presenti non solo insegnanti delle scuole dell’infanzia – sia provinciali che equiparate – e delle scuole primarie di diverse aree del territorio provinciale, ma anche i rappresentanti (dirigenti o loro collaboratori) di diversi istituti comprensivi e di alcune cooperative che gestiscono i nidi, insieme a educatori, insegnanti e coordinatori di strutture che lavorano nella fascia 0-6 anni in altre regioni italiane.

Nella parte conclusiva dell’incontro, alcuni dei partecipanti hanno portato riflessioni, considerazioni o commenti su quanto avevano ascoltato: uno degli interventi è stato prodotto dalla dirigente che era nell’Istituto di Cembra quando il lavoro è stato avviato e che aveva molto sostenuto l’importanza di un investimento longitudinale sui temi della continuità educativa. Il suo discorso, insieme a quello dell’attuale dirigente del suddetto istituto comprensivo, ha rappresentato un’ulteriore sottolineatura dell’importanza di lavorare in maniera sinergica tra istituzioni che, in tempi e con modalità differenti, accompagnano i processi di sviluppo e apprendimento dei medesimi bambini/ragazzi.

Con l’augurio che il nostro Manifesto possa rappresentare un’occasione per continuare ad alimentare il lavoro culturale e pedagogico attorno ai temi della continuità educativa, rendiamo qui disponibile il documento.


F.P.S.M.

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