IL NOSTRO MODO DI RISOLVERE I CONFLITTI. UN’ESPERIENZA CON I BAMBINI DI FIERA DI PRIMIERO



a cura delle insegnanti della scuola dell’infanzia di Fiera di Primiero

Nel contesto sociale della scuola dell’infanzia accadono a volte momenti di litigio tra i bambini. Noi insegnanti siamo consapevoli che le controversie fanno parte dello stare insieme e la scuola dell'infanzia è una piccola comunità e come tale vive tutte quelle esperienze relazionali che accompagnano l'interazione sociale.
Come affrontare questi momenti? Crediamo che non debba essere sempre l’adulto ad intervenire per fermare un conflitto ma che i bambini possano essere sostenuti nel costruirsi delle modalità per risolvere anche in autonomia i litigi con gli altri. Per questo chiediamo sempre a loro, li invitiamo a chiarirsi.

Ma come? Facciamo notare ai bambini che possono trovare un accordo da soli: “Vi lascio da soli a parlare, chiaritevi e ditevi il perché avete agito così e poi torno e mi dite cosa avete deciso”. Trovare un accordo in piena autonomia, senza che sia l’adulto a trovarlo per loro, li aiuta ad avere più fiducia in se stessi e a considerare il pensiero e le emozioni degli altri. L’insegnante interviene nell’aiutarli a esprimersi qualora sia necessario.
In questo periodo abbiamo riflettuto con i bambini su cosa accade e su cosa si prova in caso di litigio e su come trovare una soluzione attraverso la lettura di alcuni libri (Il litigio, Lucertole verdi rettangoli rossi, Scusa!) che parlano di controversie, di capacità di ritrovare un accordo e fare pace, di litigi che sfociano in lotte, in guerre tra le parti ma che trovano sempre una soluzione. Ecco alcuni pensieri condivisi tra bambini.
“Quando litigo piango”
“Alcune volte ci chiediamo scusa”
“Ci si può dare un abbraccio”
“Ci si può dire anche scusa non lo farò più”
“Ci si può dare la mano ed essere di nuovo amico”
“Puoi dargli una carezza mentre gli chiedi scusa”

I bambini hanno parlato anche della guerra tra la Russia e Ucraina.
“In Ucraina c’è la guerra”
“Anch’io ho visto l’Ucraina in TV e so queste cose”
“La Russia sta combattendo con l’Ucraina, sono snemici”
“Nemici semmai”
“La guerra non è tanto bella perché le persone buone diventano cattive”
“Anche loro potrebbero fare la pace...”
Ins.: Ma cosa vuol dire fare la pace?
Non lo so"
“Vuol dire fare pace pace e stare bene insieme, essere contenti"
“Si può anche dire pace pace mille patate"
“Io dico sempre pace pace mille carote”

Durante le discussioni è nata l’idea di creare un simbolo di pace: “Un cuore con due bambini felici perché hanno fatto la pace – hanno scelto i bambini – perchéprima avevano litigato per i giochi. Una farfalla triste perché non aveva fatto pace è fuori dal cuore mentre quella dentro è felice perché il cuore indica l'amore, il volersi bene, l'amicizia.”
I bambini hanno dato vita al loro simbolo della pace creando con materiali naturali i vari elementi, predisponendo con chiodi e martello il pannello di legno dove mettere il simbolo.
Questo grande simbolo di pace, assieme a materiale documentativo, è stato esposto all’esterno della scuola con l’augurio che tutti i conflitti, anche quelli a livello mondiale, possano trovare la nostra stessa modalità di risoluzione che… funziona davvero! Parola di bambini!

 


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

Contatti

Federazione Provinciale Scuole Materne
Via Degasperi 34/1
38123 Trento
Tel: 0461 382600
Fax: 0461 911111