LA CULTURA DIGITALE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA. UN PROGETTO DI RICERCA INTERNAZIONALE TRA SVEZIA, PORTOGALLO E ITALIA
di Silvia Cavalloro
Cinque giorni di lavori intensi, di scambio culturale, di crescita professionale. È questa l’occasione offerta dal percorso di ricerca Erasmus+ “Digital Culture” volto ad esplorare le possibilità di implementare la creatività dei bambini attraverso l’utilizzo di strumenti digitali. Progetto al quale la Federazione sta partecipando e che ha visto come prima fase di attuazione la presenza, qui in Trentino presso nove scuole dell’infanzia associate, del gruppo di ricerca coinvolto nel coordinamento che vede coinvolti l’Università di Borås (Svezia), l’Azienda Servizi Bassa Reggiana (Reggio Emilia), la scuola Skolè di Matosinhos (Portogallo) e naturalmente la Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento.
Dopo un anno di progettazione e un confronto a giugno, in presenza in Svezia, per la definizione dei numerosi aspetti sollecitati, la dimensione più operativa del progetto triennale prende avvio effettivo con questa occasione di conoscenza, osservazione e analisi dei differenti contesti educativi, che ha visto la Federazione come prima realtà ospite delle altre delegazioni, coinvolte in un ciclo di Study visit le cui due prossime tappe in Portogallo e in Svezia saranno in marzo e in settembre 2023.
Arrivato a Trento lunedì 21 novembre, il gruppo di ricerca europeo si tratterrà fino a domani. Intenso il programma dei lavori che ha visto un primo approfondimento del Sistema politico, istituzionale e organizzativo delle scuole dell’infanzia in Trentino e in particolare della Federazione, per toccare poi alcune importanti riflessioni sull’approccio educativo con attenzione alla relazione tra i processi di inclusione sociale e le tecnologie.
Nelle giornate di mercoledì e giovedì il gruppo è stato coinvolto nell’osservazione diretta dei contesti educativi, entrando così nel “mondo vissuto dell’attività quotidiana” delle scuole.
I circa 30 partecipanti alla study visit – insegnanti, coordinatori, ricercatori – sono stati divisi in quattro gruppi, eterogenei per provenienza e ruolo. Ciascun gruppo ha visitato, nell’arco di questi due giorni, due scuole selezionate tra le nove coinvolte nella ricerca: Malè (Circolo della Val di Sole), Taio, Spormaggiore e Mollaro (Circolo di Cles 2), Varone e Torbole (Circolo di Riva del Garda), Canossiane, San Donà e Povo (Circolo di Trento 3).
Ogni gruppo, di cui hanno fatto parte anche le insegnanti delle scuole dell’infanzia trentine partecipanti al progetto, ha raccolto dati osservativi che sono stati poi confrontati e discussi in sessioni pomeridiane di approfondimento. Questa documentazione, oltre che essere riferimento importante per gli sviluppi successivi della ricerca, rappresenterà un elemento formativo e un valore aggiunto per le scuole visitate. Un contributo significativo in merito alla progettualità delle nove scuole direttamente coinvolte, per favorire una riflessione sulle pratiche in atto e per una successiva loro riprogettazione.
L'obiettivo generale del progetto è consentire ai bambini di essere creativi nel loro apprendimento utilizzando strumenti digitali. Il progetto vuole raggiungere i seguenti obiettivi:
- rafforzare la competenza digitale creativa degli insegnanti e aumentare la competenza personale e collettiva nell'uso della tecnologia in modo creativo, favorendo la comprensione e la condivisione dell'importanza della creatività nell'apprendimento dei bambini;
- sviluppare competenze didattiche digitali stimolando gli insegnanti a innovare le loro strategie di insegnamento;
- creare consapevolezza digitale e sensibilizzare gli insegnanti sulle possibilità e sui rischi per i bambini in un'era digitale che vede le nuove tecnologie in rapido sviluppo e onnipresenti nella vita delle persone.