LA MERENDA EDUCATIVA. LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA DI VARONE ACCOLGONO I GENITORI PER CONDIVIDERE PENSIERI E CO-COSTRUIRE PRATICHE EDUCATIVE
a cura delle insegnanti e della coordinatrice della scuola equiparata dell’infanzia di Varone
Da sempre la nostra scuola, consapevole dell’importanza di una buona relazione tra genitori e insegnanti che permette ai bambini di crescere in un contesto sinergico pronto ad accogliere le loro difficoltà e a far emergere le loro capacità, ha cercato di porre attenzione al rapporto scuola-famiglia e ha tentato di promuovere incontri di approfondimento e iniziative per sostenere la genitorialità e la partecipazione attiva alla vita della scuola.
Tuttavia, in questi ultimi anni una delle grandi difficoltà che, come insegnanti, abbiamo incontrato è stata la poca partecipazione dei genitori a tali iniziative. A questo proposito, in un momento di confronto collegiale alla presenza della nostra coordinatrice Elena Ricci, abbiamo ragionato sulle possibili cause di questa ridotta presenza e in particolare ci siamo interrogate sulla modalità di conduzione degli incontri organizzati fino a questo momento. Così siamo giunte a riconoscere che la modalità frontale di presentazione di contenuti e la logica trasmissiva di un sapere “esperto” prevalentemente da noi utilizzata, potrebbero non essere adeguate e particolarmente efficaci per le nostre famiglie.

Per quest’anno abbiamo quindi pensato di adottare la formula della merenda educativa che da alcuni anni la Federazione Provinciale Scuole Materne sta promuovendo per sostenere la partecipazione dei genitori. Secondo questa modalità i genitori vengono invitati a scuola per condividere una merenda e, in uno spazio accogliente, tranquillo e informale, discutere di alcuni temi legati all’educare. È questo un approccio che privilegia una “narrazione riflessiva” dove attraverso il racconto di situazioni vissute dai genitori e/o dalle insegnanti ci si interroga, con curioso atteggiamento di ricerca, sull’esperienza per apprendere da essa.
Alla luce di queste considerazioni abbiamo progettato due incontri: uno dedicato all’ambientamento per le famiglie dei nuovi iscritti per il prossimo anno scolastico e un altro di fine anno nel quale, attraverso un affondo su un’esperienza di apprendimento, abbiamo focalizzato l’attenzione sul nostro processo di apprendimento e la metodologia del piccolo gruppo.
Il primo incontro voleva offrire la possibilità di iniziare la conoscenza reciproca, dare e raccogliere informazioni per creare le condizioni facilitanti del processo di ambientamento. Per promuovere la circolarità di pratiche educative e saperi genitoriali, in un primo momento di assemblea, abbiamo utilizzato l’albo illustrato di Paola Milani “Anch’io vado a scuola”. Durante la lettura del libro i genitori avevano a disposizione un foglietto e una penna per appuntarsi in forma anonima eventuali pensieri, dubbi e domande. Successivamente, i genitori si sono suddivisi per gruppi di sezione e dopo la condivisione della merenda, preparataci dalla cuoca e dal personale ausiliario, ha preso avvio la lettura e il confronto su quanto scritto.
In uno spazio raccolto e ospitale i piccoli gruppi di genitori hanno potuto sperimentare un clima caldo e accogliente in cui porre le prime basi per una relazione di fiducia e rispetto tra scuola e famiglia. È stato un momento vissuto in serenità in cui ogni genitore ha potuto esprimere i propri timori e preoccupazioni riguardo all’inserimento del suo bambino nella scuola dell’infanzia e ascoltare suggerimenti e consigli delle insegnanti o dei genitori che hanno già fatto esperienza di questa tappa di crescita del bambino.
Nel secondo incontro a conclusione dell’anno scolastico, abbiamo voluto illustrare il processo di apprendimento promosso dalla nostra scuola (Fare insieme ricerca osservativa) e la metodologia del piccolo gruppo attraverso la presentazione della documentazione di un’esperienza di apprendimento.
Anche questo appuntamento è stato caratterizzato da un momento conviviale che ha facilitato la creazione di un clima informale e accogliente in cui condividere la nostra esperienza educativo-didattica e il nostro modo di operare con i bambini in piccoli gruppi. Un momento di confronto per spiegare non solo cosa le insegnanti e bambini sono impegnati a realizzare insieme, ma soprattutto ilcome, per dare l’idea di quali pratiche e con quale intento educativo-didattico vengono proposte le esperienze didattiche. Questa modalità, adottata ormai da diversi anni dalle scuole della Federazione, infatti, favorisce l’interazione sociale per la co-costruzione di apprendimenti e conoscenze e sostiene l’apprendimento collaborativo.
Durante l’anno scolastico è nostra abitudine realizzare numerose documentazioni (alcune presenti a scuola, come cartelloni o raccoglitori delle esperienze di gruppo e altri inviati a casa sotto forma di video-documentazioni), ma spesso non riceviamo alcun riscontro e abbiamo l’impressione che questa modalità non sia efficace per condividere la nostra idea di scuola come luogo privilegiato per la costruzione di apprendimenti e che riconosce il bambino come una persona attiva dotata di competenze. L’idea di non presentare tutto il percorso educativo-didattico dell’intero anno scolastico e di focalizzarci solo su una parte di esso ci ha permesso di lasciare più spazio sia al processo (rispetto al prodotto) sia alle condivisioni e alle restituzioni dei genitori. Anche in questa occasione, infatti, i genitori hanno avuto a disposizione un foglietto e una penna per annotare considerazioni ed esperienze riportate dai bambini. Questa attività di scrittura è stata proposta con lo scopo di trasformare in parola socializzabile le loro riflessioni, considerazioni ed esperienze riportate dai loro bambini e dalle loro bambine. Nel momento in cui i genitori sono stati invitati a scrivere questi loro pensieri su alcuni bigliettini colorati e ad incollarli su un cartellone, hanno potuto sperimentare il lavoro in piccolo gruppo che quotidianamente vivono a scuola i loro bambini: dopo un iniziale momento di smarrimento e incertezza, ha preso avvio il confronto e la condivisione tra loro riguardo ad esperienze, espressioni o racconti dei loro figli; questo tempo di comunione ha infine contributo a rendere mamme e papà maggiormente sicuri e sereni nella stesura delle proprie considerazioni e nella realizzazione di un progetto comune.


Il clima accogliente e confidenziale ha permesso, inoltre, ai genitori di muoversi con serenità all’interno dell’aula e osservare ulteriori documentazioni presenti in essa le quali hanno suscitato altre domande e curiosità a cui noi insegnanti, con piacere, abbiamo potuto rispondere riuscendo a integrare con le nostre narrazioni. A questo proposito i genitori hanno evidenziato come la documentazione così condivisa si sia rivelata utile ed efficace per comprendere al meglio ciò che i loro bambini riportano a casa a volte in modo frammentario e parziale. Il dialogo aperto e sincero infine ha, con naturalezza, guidato i genitori ad esprimere suggerimenti che noi abbiamo accolto come un’ulteriore opportunità di riflessione e ragionamento per costruire sempre più una positiva comunicazione con le famiglie.
A conclusione degli incontri i genitori hanno mostrato gratitudine per questa riunione, partecipata e conviviale, per la contaminazione di saperi attraverso un ascolto attivo che ha permesso loro di sentirsi utili, valorizzati, competenti. Hanno inoltre espresso il desiderio di ritrovarsi più volte anche il prossimo anno con la stessa modalità.