LA SCUOLA IN UN TEMPO SOSPESO. Una testimonianza della scuola dell’infanzia di Torbole


di Sabrina Zanon, presidente dell'Ente gestore della scuola equiparata dell’infanzia di Torbole


In questo tempo sospeso, in cui le relazioni e gli spazi stanno trovando una nuova dimensione, alcuni luoghi si sono trasformati in NON-LUOGHI. Tra questi anche le scuole.
In particolare vorrei raccontare l’esperienza della scuola dell’infanzia equiparata di Torbole, una piccola comunità scolastica dalla singolare identità.  A causa dell’emergenza Coronavirus la scuola si è trovata a essere un luogo sospeso, in cui la polvere e il silenzio, giorno dopo giorno, hanno avvolto e ovattato gli spazi, i giochi e i materiali. L’assenza di voci e persone, è assordante. L’assenza di relazioni e incontri, è struggente.

Ma se la scuola dell’infanzia di Torbole è diventata un non-luogo, le relazioni e i legami – che attraverso questa istituzione erano garantiti – si sono trasferiti, convertiti, mutati, alimentati e arricchiti fuori dalla scuola. Questo a testimoniare che la scuola è viva, che la scuola è un organismo che sa mutare per prendersi cura di chi la compone, accompagnandone il processo di crescita.

 

A piccoli passi e con delicatezza le insegnanti della scuola dell’infanzia di Torbole, come è successo in altre realtà, sono entrate nelle case dei bambini, per avvolgere in un abbraccio virtuale le famiglie e rilanciare l’incontro e lo scambio, continuando a svolgere la loro preziosa e insostituibile funzione educativa.



Il progetto “Restiamo in con-tatto” [qui  l'approfondimento  curato dalla coordinatrice del Circolo di Riva del Garda, Luisa Fontanari, e qui due esempi di articolazione delle proposteconsente ai bambini, ai genitori e a tutto il personale della scuola di ritrovarsi quotidianamente, in una nuova dimensione: un LUOGO VIRTUALE, che è diventato il canale della partecipazione e della condivisione al tempo del Covid19. Ad animare questo scambio sono gesti, parole, attività, racconti, esperienze in una cornice di significati entro cui ogni bambino può ri-conoscersi e ri-trovarsi. Abbiamo bisogno di ritrovare alcuni frammenti in grado di evocare in noi appartenenza e infondere sicurezza per sostenere la fatica di una quotidianità sospesa e di un futuro dai margini indefiniti. Ma, al contempo, ci siamo ritrovati capaci di abbandonare ciò che i limiti del momento ci impongono, per generare creativamente nuove possibilità.

L’esperienza di questo gruppo virtuale ci sta facendo scoprire quanto l’apporto di ciascuno sia essenziale, quanto sia importante salvaguardare la coralità delle azioni per poter lasciar andare ciò che non è essenziale.
La programmazione delle nostre settimane scolastiche ora è cambiata, ha dovuto adattarsi e sperimentare nuove forme di espressione. Le proposte, che accompagnano con ritmo giornaliero i bambini e le famiglie, sono variegate ma intrise di calore, entusiasmo e vitalità: momenti dedicati ai bambini si intrecciano a riflessioni per gli adulti, lasciando aperta la reciprocità nel FAMILY DAY: il giorno dedicato alla condivisione delle esperienze vissute dai piccoli a casa, con i genitori e i fratelli.

 

Lo sguardo educativo e la progettualità sono possibili anche ai tempi del coronavirus!


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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