LUCE ED OMBRE. UN PERCORSO SENSORIALE PER I BAMBINI DI VIGO CAVEDINE



a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Vigo Cavedine
 

Il nostro percorso di ricerca è iniziato con un progetto educativo alla scoperta della vista. Durante il periodo autunnale abbiamo coinvolto i bambini nell’osservare il mondo esterno, i colori e le loro sfumature, da vicino e da lontano.
Questo ci ha portato a puntare la nostra attenzione sulla vista. Ci siamo chiesti: cosa usiamo per vedere? Oltre agli occhi, cosa possiamo usare per osservare? Quando non riusciamo a vedere? Se proviamo a chiudere gli occhi, cosa succede? Abbiamo proposto ai bambini una conversazione su questi temi per scoprire le loro conoscenze.

INS: Oltre gli occhi, cosa usiamo per vedere?
SARA: Le lenti che usiamo qui a scuola
LIAM: Si le usiamo sempre qui a scuola
LEONARDO: Le lenti ci aiutano a vedere grande
TOMMASO: Io uso gli occhi per vedere
MATTEO: Servono gli occhiali da sole perché quando sono in giardino chiudo gli occhi
NAIKE: La mia mamma usa sempre gli occhiali per vedere bene
ILARY: Anche la mia mamma e la mia nonna usano gli occhiali
LEONARDO: Anche mio fratello ha gli occhiali

INS: Se copriamo gli occhi, è buio e non si vede, siete d’accordo?
MATTEO: Dobbiamo accendere la luce
SARA: è buio e serve la luce per vedere
TOMMASO: L’escavatore di notte accende i fari
SARA: Noi usiamo le lucette
LIAM: Io uso le torce
ISOTTA: Di notte non vedo niente e quando c’è la luce si vede
TUTTI:
Di notte andiamo nel lettone

Di notte ci sono le stelle
Diventa notte quando tiriamo giù le tapparelle
Quando è buio c’è la luna nel cielo
Di giorno no perché c’è il sole e si va in bicicletta
Non abbiamo paura del buio
Con gli occhi si vedono le aquile
DIEGO: Sì, se guardiamo da lontano  serve il cannocchiale perché mio nonno lo usa sempre per vedere i cervi

Abbiamo poi sperimentato con il corpo, coprendo gli occhi, cosa succede. Attraverso dei giochi sensoriali abbiamo così affrontato i concetti di luce e buio. Con un gioco di fiducia, dove i bambini sono stati bendati e a turno guidati da un compagno in un piccolo percorso ad ostacoli, ciascuno ha sperimentato il movimento in assenza di luce e vissuto sulla propria pelle la sensazione di affidarsi completamente agli altri. Tutti hanno partecipato con gioia ed entusiasmo, divertendosi molto. Al termine del gioco ci siamo confrontati e ogni bambino ha espresso le proprie sensazioni ed emozioni.

I giochi di luce e le esperienze di esplorazione del buio e dell’oscurità, sono stati pensati per insegnare ai piccoli ad accogliere la luce, il buio e l’ombra con curiosità e interesse. Abbiamo anche provato a proporre ai bambini attività in una stanza completamente buia e loro ci hanno molto sorpreso manifestando una totale tranquillità. Seduti al buio ci siamo ancora una volta confrontati. Nessuno di loro ha manifestato paura o disagio.

Proseguendo nelle nostre proposte, abbiamo fatto conoscere ai bambini, attraverso il racconto di una storia, l’utilizzo del proiettore per poi utilizzarlo successivamente, nella stanza del buio, dove gicando con la luce e il buio, abbiamo scoperto le ombre. Abbiamo sperimentato, nelle settimane successive, dei giochi con le ombre, con il nostro corpo, individualmente, a coppie, in piccolo gruppo e in seguito abbiamo utilizzato oggetti e dei filtri colorati. Abbiamo osservato le forme in controluce create con le mani e con gli oggetti che si trasformano con la fantasia di animali e personaggi fantastici, stimolando la curiosità e mantenendo alto il livello di attenzione. Attraverso i giochi con le luci ed ombre i bambini, hanno compreso che le fonti luminose possono essere prodotte naturalmente o artificialmente, che la forma dell’ombra si modifica se si avvicina o ci si allontana. I bambini sono stati lasciati liberi di esplorare e sperimentare i materiali proposti formulando e condividendo con i compagni le proprie personali ipotesi.


Anche negli spazi esterni sono state ricercate e sperimentate le ombre proiettate dal sole, sia con il corpo che tramite oggetti.

 


La lavagna luminosa, permette ai bambini di concentrarsi sui dettagli e li incoraggia a osservare, riflettere e testare. Si possono usare molti materiali sulla superficie luminosa: fiches colorate trasparenti da sovrapporre, forme di lettere, numeri, fogli decorati, radiografie, costruzioni. Abbiamo eseguito in piccolo gruppo, alcuni esperimenti e i bambini hanno scoperto attraverso delle sagome di fogli plastificati colorati, i colori derivati.Abbiamo stimolato i bambini alla ricerca di oggetti che riflettono la luce (cd, alluminio, paillettes, fogli lucidi, mosaici in vetro ecc.)


Sperimentiamo tanti modi per vedere... Anche le finestre ci hanno offerto spunti di lavoro, grazie alla luce che filtrava dai vetri, questa è stata usata come sorgente luminosa per proiettare ombre. Questo ci ha permesso di incoraggiare nei bambini un pensiero critico ed hanno iniziato a rendersi conto che la luce può cambiare, creare ombre, riflettersi, aiutando il bambino a sviluppare la fantasia ed il pensiero.

Dopo molte esperienze, i bambini hanno deciso di costruire con i materiali di recupero dei cannocchiali, che abbiamo utilizzato anche all’esterno.

Costruiamo un proiettore. Sulla pellicola da cucina abbiamo disegnato con un pennarello indelebile semplici disegni, che poi sono stati fissati con lo scotch all'estremità di tubi di plastica. Abbiamo poi creato uno spazio buio dove i bambin,i utilizzando la loro torcia inserita nel tubo, vedevano i disegni proiettati sulle pareti. Questo momento è stato molto coinvolgente.

Portiamo le nostre esperienze in giardino
Insieme ai bambini, abbiamo deciso di portare le esperienze fatte a scuola con le luci e le ombre nel nostro giardino. Il giardino ha avuto un ruolo importante nel nostro percorso di scoperta, con le ombre che si creavano con i nostri corpi, quelle degli alberi o dei giochi presenti.
Dopo aver preparato il materiale (cd, bottiglie colorate, oggetti riflettenti e i nostri cannocchiali), siamo usciti per trovare il luogo adatto dove appenderli. Ogni bambino ha formulato delle ipotesi e in seguito in piccolo gruppo abbiamo deciso insieme cosa fare e come organizzarci.
I primi luoghi che hanno attirato la curiosità dei bambini sono stati quelli posti in alto (castello e arrampicata). Si è deciso che in quei luoghi dovevano essere posti dei cannocchiali per poter vedere dall’alto. In seguito l’attenzione si è spostata sugli alberi dove abbiamo posto tutti gli oggetti che riflettevano la luce e creavano dei disegni sull’erba. I cannocchiali rimanenti sono stati posizionati nel giardino.
Conversazione con i bambini:
I: perché abbiamo messo sugli alberi i cannocchiali e gli oggetti?
B: abbiamo decorato l’albero perché non ci sono le foglie.
B: se girano viene la luce perché il sole li illumina
B: i cannocchiali fanno vedere tutto colorato
B: il vento li muove e li fa girare veloci
B: per guardare con i cannocchiali
B: formano l’arcobaleno
B: ci piacciono

Il lavoro si concluderà con la proposta di realizzare un pannello di legno con diversi fori e filtri per poter osservare il paesaggio e le montagne del Brenta. Verrà realizzato in giardino coinvolgendo i genitori su progetto dei bambini.


 


F.P.S.M.

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