NAGO: I SUOI MURALES, I SUOI BAMBINI” – IN UNA PICCOLA GUIDA IL RACCONTO DI STORIE, ARTI E ANTICHI MESTIERI E DI COME LI HANNO VISTI I BAMBINI



a cura di Luisa Fontanari, coordinatrice del Circolo di Coordinamento di Riva del Garda
 

Ancora una volta, e lo abbiamo detto e vissuto spesso negli ultimi anni, uscire fuori dalla scuola costituisce per i bambini un’opportunità fondamentale per conoscere e imparare cose nuove. Il fuori può essere semplicemente il giardino con i suoi spazi piccoli o grandi, gli angoli da scoprire e i tesori che nasconde; in altri momenti il fuori è rappresentato dal proprio quartiere, dal paese, dalla piazza, dalle strade, quei luoghi visti tante volte dai bambini, ma che, attraversati con i compagni di scuola e le insegnanti, appaiono in una veste diversa e insieme agli altri si colorano di scoperte, emozioni, apprendimenti.

Un altro motivo per cui uscire è importante, se non necessario, è che l’andare fuori implica movimento, spostarsi, non stare fermi, guardarsi intorno, farsi sorprendere. Movimento non solo come atto motorio di camminare, correre, saltare, ma anche come movimento di idee, pensieri, ipotesi, fantasia, narrazioni che i bambini e le insegnanti realizzano insieme a ogni uscita.  Apprendere vuol dire mettersi in moto, uscire dai soliti schemi e aprire i propri orizzonti, affrontando il percorso ciascuno con le proprie possibilità e con l’aiuto degli altri.


A Nago da sempre la scuola dell’infanzia ha un rapporto stretto con la propria comunità, con quel fuori fatto di persone, associazioni, contesti naturali che ogni anno entrano nella progettazione e la rendono più ricca e interessante.
Negli ultimi tre anni l’attenzione si è rivolta a una caratteristica particolare del paese, i murales, dipinti su alcune facciate delle case che rappresentano arti e mestieri di un tempo, eventi storici e associazioni. In stretta sinergia con la progettazione annuale di scuola, come riportato nella Piccola guida “Dopo una prima fase di osservazione delle opere, i bambini, in piccoli gruppi, hanno svolto molteplici esperienze che hanno coinvolto linguaggi diversi per promuovere il processo di apprendimento costruire narrazioni insieme. Durante questo anno scolastico i bambini hanno rielaborato tutto il materiale raccolto, si sono raccontati, hanno rivisto e selezionato le foto, colto particolari, costruito significati dando valore all’esperienza vissuta. Da questo intenso lavoro di osservazione, ricerca, costruzione narrativa, riflessione è nata la nostra piccola guida che ora desideriamo condividere con la comunità, con tanti altri bambini e con chi vorrà visitare Nago per scoprire i nostri murales”.

I murales conosciuti e osservati attraverso le uscite nel paese e successivamente oggetto di approfondimento a scuola, anche grazie al coinvolgimento di persone esterne, come lo storico Aldo Miorelli, hanno dato vita a scoperte, giochi, attività, discussioni, racconti, rappresentazioni grafiche, confronti su argomenti diversi, che hanno consentito ai bambini di avvicinarsi a una parte della storia del paese e di cogliere le differenze tra la vita di adesso e quella di un tempo, compreso l’uso di strumenti e oggetti.


Le uscite sul territorio hanno anche mosso la curiosità dei bambini verso alcuni monumenti storici, i luoghi per loro interessanti e le proprie case. Ciascuno è stato coinvolto nel portare a scuola una foto della propria abitazione e in piccoli gruppi i bambini le hanno condivise e si sono raccontati ai compagni. Dai loro racconti sono emersi tanti aspetti, tra cui alcuni legati alle vie, ai rapporti spaziali tra gli edifici, ai percorsi che i bambini compiono nel paese. Si è arrivato così a parlare di mappe, ma ci si è chiesti: che cos’è una mappa?


Dai racconti dei bambini è emerso che la mappa:

  • È una cosa che ti spiega, che ti fa capire dove devi andare se vuoi.
  • Ti serve se ti perdi.
  • Ci sono delle mappe dentro i telefoni che servono per andare con la macchina per tornare a casa.
  • È un foglio grande dove ci sono tutte le città dove vuoi andare.
  • È dove si può cercare dei posti.

Da questi e altri ragionamenti si è poi arrivati alla costruzione di una grande mappa del paese e dei luoghi circostanti che potesse tenere dentro tutte le case dei bambini e gli edifici su cui sono raffigurati i murales, numerandoli, in modo che fosse facile trovarli per chi, con la Piccola guida in mano, volesse andare a scoprirli.

Il 29 giugno, in giardino, alla presenza di rappresentanti del Consiglio direttivo, del Comitato di gestione, dell’Amministrazione comunale e della scuola dell’infanzia di Torbole, i bambini e le insegnanti hanno presentato ufficialmente la loro Piccola guida, raccontando il significato di ciascun murale attraverso le pitture realizzate nel corso delle esperienze.
La Piccola guida, consegnata a tutte le famiglie, ha visto la collaborazione significativa di un genitore per la parte grafica e di due collaboratrici esterne di madrelingua inglese e tedesca per tradurre la presentazione del progetto, così da renderlo comprensibile anche a chi non conosce la lingua italiana.
Copie del documento saranno presenti anche in Municipio, presso la Biblioteca comunale e in alcuni esercizi commerciali per testimoniare l’impegno della scuola dell’infanzia dentro la propria comunità di appartenenza.

 


F.P.S.M.

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