PENSARE CON LE MANI. A VIGO CAVEDINE LA RICERCA OSSERVATIVA INCONTRA IL MONDO DEL LEGNO



a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Vigo Cavedine
 

“Niente è nella mente
che non sia stato prima nella mano”
Maria Montessori


Nell’ambito del nostro processo di apprendimento “Fare insieme ricerca osservativa” abbiamo proposto alle bambine e ai bambini un progetto alla scoperta del legno. Grazie alla visone di video e di libri, abbiamo posto l’attenzione sulla figura dello scultore, aprendo la possibilità, attraverso il “fare” tipico di questo tipo di artista, di sperimentare il piacere di dare vita a piccole, ma importanti, creazioni.
 

È stato un percorso che si è sviluppato nel tempo, coinvolgendo attivamente i bambini, catturando piano piano il loro interesse. In questo modo hanno compreso il valore del progettare prima del “fare”, del procedere per ipotesi, del dedicare il giusto tempo all’ideazione e realizzazione, della pazienza che occorre impiegare per realizzare qualcosa con le proprie mani.

Siamo partite leggendo in varie tappe ai bambini il racconto di “Pinocchio”, in quanto la storia si agganciava al nostro progetto annuale di scuola.
La lettura condivisa è stata un modo, anche attraverso la discussione, per affrontare con il gruppo alcuni aspetti quali l’educazione all’ascolto, il riflettere sulle regole e sulle responsabilità di ciascuno, l’imparare a conoscere il proprio corpo.
Conoscendo via via in modo più approfondito la storia, i personaggi e i temi proposti, i bambini si sono interessati al lavoro del falegname e dello scultore. A seguito di alcune ricerche, condotte anche andando in biblioteca, i bambini hanno proposto di creare un angolo nell’aula adibito a falegnameria. Con il tempo abbiamo inserito in questo spazio vari strumenti per renderlo sempre più completo, piacevole e stimolante, permettendo la sperimentazione quotidiana.

Il percorso è proseguito con la visita a una falegnameria di Cavedine, un’occasione che ha permesso ai bambini di vedere e toccare con mano la trasformazione dei vari tipi di legname (cirmolo, quercia, pino). Un’esperienza per vivere dal vivo e in diretta un ambiente conosciuto, fino al allora, solo attraverso libri e immagini.
Un’altra uscita sul territorio ci ha portato a vedere una catasta di tronchi depositata in un campo vicino alla scuola. Sono stati gli stessi bambini a notarla e ad esserne incuriositi e per questo abbiamo pensato di proporre loro un’esperienza che fosse occasione di sperimentare attraverso i sensi e il corpo quanto appreso precedentemente a scuola. 
I bambini hanno osservato tronchi di diverse misure, hanno contato gli anelli dei tronchi, raccolto cortecce, trucioli e segature. Hanno anche annusato e toccato la resina. Il materiale naturale raccolto è stato portato a scuola come traccia dell’esperienza e per offrire l’occasione di far sperimentare ulteriormente caratteristiche e qualità dei vari elementi, anche lasciando quanto raccolto a disposizione dei bambini per travasi con strumenti di diverse misure. Inoltre è stato dato ampio spazio per il ragionamento e per l’organizzazione degli apprendimenti.  A scuola, in piccolo gruppo, abbiamo infatti ripreso verbalmente i vissuti dei bambini, condividendo e confrontando le loro sensazioni e considerazioni.

Dalla soddisfazione dei bambini nel vedere concretizzati i loro piccoli progetti è nata l’idea di allestire uno spazio espositivo che hanno voluto intitolare “Museo delle sculture di legno”.
L’allestimento della mostra espositiva ha rappresentato la fase conclusiva del nostro progetto.
La mostra è stata articolata in due spazi. Uno spazio era dedicato agli oggetti di legno che i bambini hanno portato da casa. Imparando ad allenare lo sguardo hanno scoperto così che il legno è presente nella loro quotidianità. Un altro spazio è stato destinato all’esposizione delle creazioni dei bambini, a ciascuna delle quali ogni bambino ha dato un titolo.
Alle pareti sono stati appesi cartelloni realizzati in gruppo che ci hanno permesso di acquisire conoscenze sul legno.

L’esperienza si è conclusa con l’invito alla comunità, al sindaco di Drena e al sindaco di Cavedine, al Gruppo anziani e alle famiglie di visitare la nostra mostra con la guida dei bambini.


 


F.P.S.M.

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