QUANDO LA DOCUMENTAZIONE VIENE PENSATA E GESTITA DAI BAMBINI
a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Vigo di Ton
Durante l’assemblea di inizio anno con le famiglie noi insegnanti abbiamo chiesto ai genitori intervenuti di scegliere una parte della giornata o un’attività specifica che avrebbero avuto piacere di vedere documentata dai bambini. La scelta, discussa attraverso la modalità del Concilio, è ricaduta sui “piccoli gruppi”.
Noi insegnanti abbiamo quindi programmato questa attività con i bambini. Innanzitutto abbiamo condiviso con loro la richiesta dei genitori e cioè di spiegare bene come si lavora nei piccoli gruppi. In un secondo momento si è passati a decidere quale tipo di documentazione potesse essere più efficace.
In ciascun piccolo gruppo di bambini si è ragionato sui diversi tipi di documentazione conosciuta e quale sarebbe stata la più efficace per le famiglie. I bambini hanno dimostrato di conoscere molte tipologie documentative: video, audioregistrazioni, libri, cartelloni, giornalino, lettere, foto, telegiornale, la rappresentazione dal vivo.
Ciascun piccolo gruppo ha quindi scelto quale tipo di documentazione mettere in campo e successivamente ha eletto un rappresentante che esponesse le scelte fatte nel Concilio dei Bambini. Ciascun rappresentante è poi stato dotato di una cartelletta con appuntate le scelte fatte all’interno del gruppo: i quattro delegati si sono poi riuniti e dopo 15 minuti di discussione e riflessione hanno comunicato la scelta fatta: i piccoli gruppi sarebbero stati documentati attraverso il giornalino della scuola, fatto di titoli, parole, foto.
Il passo successivo è stato dunque quello di scegliere gli argomenti che i bambini hanno ritenuto rilevanti. In ciascun gruppo si è parlato di un argomento specifico: cosa si fa nei piccoli gruppi; composizione e strategie di lavoro; l’importanza dell’autonomia nei piccoli gruppi; le criticità.
Ne è uscito un giornalino ricco di riflessioni, considerazioni ed emozioni; ne è uscito un lavoro molto sentito, vissuto, profondo che ha coinvolto i bambini in maniera autentica, perché il piccolo gruppo è per loro un “luogo” molto conosciuto e fa parte del loro fare scuola.
Ecco alcuni stralci delle riflessioni dei bambini:
- Raccontiamo che lavoriamo, ci sono diversi lavori
- Raccontiamo che pensiamo insieme, ci mettiamo d’accordo e pensiamo alle cose che abbiamo deciso e tutti dicono: sì o no!
- Ci mettiamo d’accordo e ci pensiamo a voce e poi possiamo dirlo alle maestre
- Ci confrontiamo per metterci d’accordo, confrontiamo le parole, la voce… il cervello ci fa pensare e diciamo sì o no… escono i pensieri, le idee.
- Raccontiamo che nel gruppo autonomo non c’è la maestra
- Facciamo delle cose belle, che lavoriamo insieme, da soli
- Raccontiamo come facciamo a decidere, come facciamo a fare i piccoli gruppi per esempio quando misuriamo pensiamo e usiamo il cervello
- Nei piccoli gruppi si cresce, si lavora insieme: se qualcuno sbaglia chiama un amico
- Solo con i piccoli gruppi si impara tanta roba: si taglia o si gioca e a volte si incolla
- Facciamo da soli: vuol dire che lavoriamo da soli e la maestra ci dice cosa facciamo; invece quando è quello guidato ci aiuta un po’ la maestra
- Nei piccoli gruppi si lavora con impegno… non facciamo cose a caso: facciamo le cose bene perché se non vai alla scuola come questa, non impari neanche e non sai come farlo
Questo dobbiamo dire alla mamma e al papà!
“Documentiamo che nei gruppi ci mettiamo d’accordo e pensiamo insieme… ci stiamo confrontando… le parole, la voce… il cervello ci fa pensare e ci fa uscire la voce che ci fa pensare il cervello!”
Questo, allora, il risultato del nostro lavoro. Qui potete leggere il nostro giornalino!