"RI-EMERGERE": I DATI DEI 21.626 QUESTIONARI COMPILATI DURANTE IL LOCKDOWN
di Silvia Cavalloro
Una campagna di indagine rivolta alle famiglie trentine per comprendere come è stato vissuto il periodo del lockdown, quali aspetti di riscoperta lo hanno caratterizzato, quali preoccupazioni per il futuro, quali i differenti equilibri generati.
È così che l’Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili e il Dipartimento Salute e politiche sociali – con il supporto scientifico della Fondazione Franco Demarchi – hanno provato a cogliere i tratti distintivi di quanto provocato dalla pandemia nelle relazioni, nelle consapevolezze, nelle prospettive. Questo attraverso la proposta di compilazione di tre differenti questionari, uno rivolto a bambine e bambini tra i 5 e gli 8 anni, uno ai giovani tra i 9 e 19 anni e il terzo ad adulti con più di 20 anni, tutti residenti in provincia di Trento.
Notevole e inaspettata è stata l’adesione alla proposta che ha visto la compilazione fra il 28 aprile e il 19 maggio 2020 di ben 21.626 documenti, dei quali 10.658 di adulti, 7.270 di giovani e 3.698 di bambini. Quale idea di benessere e quali gli stili di vita adottati durante la sospensione delle attività lavorative e scolastiche in presenza, ma anche quali emozioni o nuove modalità di stabilire e curare relazioni sono stati alcuni dei temi al centro dell’indagine, come pure temi legati alla scuola e al lavoro o alle iniziative messe in campo dai servizi territoriali.
Se ne è parlato approfonditamente in un seminario rivolto agli operatori del settore, al quale ha partecipato anche la Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento, e i cui esiti possono essere approfonditi visitando il sito dell’Agenzia per la famiglia e attraverso i materiali che qui condividiamo.