SULL’«ONDA DI SIBILLA»… NUOVI INCONTRI SI CREANO! UN PROGETTO DI GEMELLAGGIO TRA LE SCUOLE DELL’INFANZIA DI CLOZ-BREZ E PONTE ARCHE



di Ilaria Mancini, coordinatrice delCircolo di Cles 1, e Lorenzo Santorum, coordinatore del Circolo delle Giudicarie Esteriori, con le insegnanti delle scuole equiparate dell’infanzia di Ponte Arche e Cloz-Brez
 


“Io sono i legami che intreccio con gli altri.”
(Albert Jacquard)
 

Tutto nasce dall’approdo di un libro alla scuola dell’infanzia di Cloz-Brez: “L’onda di Sibilla”, la piccola guida creata dai bambini della scuola di Ponte Arche ed ispirata a Comano Terme (cfr. https://www.fpsm.tn.it/dettaglio/news/l-onda-di-sibilla-la-piccola-guida-dei-bambini-di-ponte-arche/).
È dunque un libro ad aprire la strada al desiderio di un gemellaggio, tra due scuole, due mondi culturali, due comunità: nasce così un progetto, supportato dai rispettivi coordinatori d’intesa con i Presidenti delle scuole, pensato e messo in campo dalle insegnanti assieme ai bambini.

La Piccola Guida, scritta dai bambini e dalle insegnanti della scuola dell’infanzia di Ponte Arche, racconto che narra il territorio e la comunità, ha costituito un’anticipazione di incontro per la scuola di Cloz-Brez che, dal canto suo, ha (cor)risposto con l’invio a Ponte Arche di un libro, co-progettato con i bambini, che narra la leggenda delle Angane, figure femminili che abitano nei pressi dei corsi d'acqua ai piedi delle montagne o nei boschi, con poteri magici e fortemente legate all'acqua.

Molteplici sono state le cifre distintive di questo legame: prima tra tutte, il lavoro educativo sui processi di apprendimento in termini sociali; sia che ci si muova sul piano del fare insieme ricerca osservativa, per la scuola di Ponte Arche, come pure sul versante del co-progettare, nel caso di Cloz-Brez, la visione che sottende le esperienze di apprendimento proposte è la medesima. I bambini sono interpretati come attori competenti nella costruzione dei propri apprendimenti, valorizzati nelle loro partecipazioni intese in termini plurali, sollecitati ad un pensare, parlare e agire insieme. Il progetto del gemellaggio si è inserito in questa scia, come prezioso e fruttuoso “pretesto” in funzione della promozione dei processi di apprendimento.

Ma anche dimensioni più specifiche hanno connotato la tessitura di questo intreccio interazionale, dimensioni formative praticate da entrambe le scuole: pensiamo qui alla scrittura spontanea dei bambini (Ferreiro, Teberosky, 1979; Ferreiro, 1983; Pascucci, 2005; Zucchermaglio, 2016; Monaco, Rossi, Zucchermaglio, 2018), che attraversa i libri da loro creati e le loro narrazioni, come pure alla robotica educativa (Mich O., Potrich A., Monaco C., Ceol T., 2022; Monaco C., Ceol T., 2022).
Quest’ultima ha consentito a bambini e insegnanti di scoprire un ulteriore modo di raccontare cosa accade dentro e fuori la scuola dell’infanzia: il tablet e le tessere di i-Code sono stati mezzi altri e affascinanti per creare nuove storie da condividere. Per la scuola di Cloz-Brez, la robotica educativa attraverso i-Code ha mediato la co-progettazione di una mappa del percorso che unisce i due centri nonesi, con riferimento ai posti più significativi: questa cartina è stata un mezzo per raccontare il proprio territorio ai compagni della Valle delle Giudicarie Esteriori, cosicché potessero virtualmente attraversarlo.

Nel discuterne tra i bambini, i luoghi hanno rivelato somiglianze; confrontandosi sul percorso che da Cloz conduce a Brez, i bambini riflettono:

Per la scuola di Ponte Arche, invece, la robotica ha sostenuto la creazione della mappa del territorio di Comano Terme, ricevuta dai bambini di Cloz-Brez e utilizzata come guida irrinunciabile nell’attraversamento dalla scuola dell’infanzia fino al nuovo ponte in legno per giungere poi al Parco delle Terme.
Questo è quanto accaduto a giugno, nel giorno in cui il gemellaggio ha trovato il suo coronamento: tutti insieme, mappa alla mano, dalla scuola alla fonte attraverso il Parco, passando per il ponte di legno.

Dunque, il ponte…elemento di comunanza geografica ma che nella costruzione di questa esperienza ha significato molto più: da “luogo fisico” è divenuto “spazio simbolico” di legame e connessione, di incontro comunitario espanso.
Un incontro che, come annunciato a Ponte Arche dalle insegnanti, creerà una nuova pagina del libro della Sibilla: l’update della piccola Guida prevedrà infatti le firme di tutti i bambini delle scuole dell’infanzia di Ponte Arche e di Cloz-Brez.
Creare espansioni, è quel che accade quando gli incontri sono autentici: riprendendo in conclusione la suggestione di Jacquard con cui abbiamo aperto, i legami che intrecciamo con gli altri ci consentono di divenire noi stessi…in termini più complessi, ricchi, dinamici!


F.P.S.M.

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