UN OGGETTO ORIGINALE PER I BAMBINI DI SEGONZANO




di Silvia Cavalloro
 

Una macchina fotografica, diversa dalle solite. Hanno definito così i bambini l’ingegnosa apparecchiatura per fare fotografie che un fotografo di Pergine ha costruito durante il lockdown e che ha poi messo a disposizione della scuola dell’infanzia per permettere ai bambini di comprendere i meccanismi fondamentali della riproduzione di immagini su pellicola.

I bambini hanno potuto scoprire, così, come funziona questa strumentazione e, curiosi, hanno potuto osservare da vicino un prototipo simile a quello utilizzato dall’inventore della fotografia Louis Mandé Daguerre o dai fratelli Lumière, pionieri della cinematografia. Legno, lenti, stoffe e perfino una specie di piccolo “stendino” con tanto di mollette per mettere ad asciugare le pellicole. La macchina incide infatti i negativi su carta chimica, senza strumentazione digitale permettendo così ai bambini di vedere materializzarsi sotto i propri occhi l’immagine catturata.

La scuola di Segonzano è diventata così promotrice e interprete di alcuni aspetti importanti che caratterizzano l’idea di apprendimento e di educazione della Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento. Ad esempio offrire ai bambini occasioni di incontrare oggetti “speciali” che stimolino la curiosità, che aprano domande, che permettano di scoprire cosa c’è “dietro” alle cose. Oggetti veri e funzionanti, interessanti, non banali, che non è usuale incontrare in casa o nei negozi. Oggetti preziosi, ma che è possibile, con guida esperta, toccare, maneggiare, provare a utilizzare. Abituati – come del resto anche noi adulti – a toccare uno schermo per riprodurre la realtà i bambini rischiano di vedere limitati gli spazi di sperimentazione ed esplorazione; di osservazione, attesa, rilancio; di formulazione di ipotesi e interrogativi su come accadano le cose. Irrinunciabile poi poter fare tutto questo insieme, a scuola, con altri bambini. È dall’intenso scambio di esplorazioni, dalle proposte di ognuno, dai tanti modi differenti di partecipare all’esperienza che nascono questioni, si aprono alternative, si concordano strategie.

Esperienza che ha permesso di valorizzare competenze esperte presenti in tutte le comunità, che ha dato modo di comunicare e condividere passioni, spirito d’iniziativa, desiderio di conoscere e far conoscere. Un grazie quindi anche al fotografo Mauro Passamani che ha aperto ai bambini nuovi linguaggi per alternative possibili di comunicazione, espressione, narrazione.


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

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