CONOSCERE E OSSERVARE LE SCUOLE DELL’INFANZIA E I NIDI TRENTINI: LO “STUDY ABROAD” DELLA FLORIDA INTERNATIONAL UNIVERSITY


di Camilla Monaco, responsabile dell’Unità specialistica Ricerca e Formazione
 

“Early Childhood Education: Italian Perspective”: è questo il titolo del corso universitario, organizzato in sei settimane totali, che la Florida International University (FIU) di Miami ha messo a punto nel 2017 a seguito di una partnership ufficiale con la Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento. Due intere settimane di questo corso, infatti, sono dedicate all’osservazione intensiva di alcune scuole dell’infanzia, a cui – grazie alla collaborazione con la Cooperativa Bellesini – si aggiunge la visita di due nidi.
Dopo due anni di pausa – resi necessari dalla situazione pandemica internazionale –, questo significativo interscambio culturale e istituzionale è stato finalmente riattivato, con grande entusiasmo da parte di tutti: dal 6 al 16 giugno 2022 un gruppo di 8 studentesse della FIU, insieme alle prof.sse Daniela Fenu Foerch e Flavia Iuspa, hanno trascorso alcune giornate in osservazione in tre scuole dell’infanzia associate alla Federazione (Trento “Canossiane”, Trento “San Bartolomeo” e Povo) e in due nidi (Aldeno e Calliano), gestiti rispettivamente dall’Associazione della Scuola dell’infanzia “E. Mosna ONLUS” di Aldeno e dall’Associazione “Scuola Materna Romani de Moll” di Nomi, con il coordinamento pedagogico dalla Cooperativa Bellesini.

Il programma di “Study Abroad” è costantemente seguito dal Settore Ricerca, Formazione e Servizi pedagogici della Federazione e prevede un incontro formativo iniziale, un continuo raccordo con le prof.sse Fenu Foerch e Iuspa e un momento conclusivo di condivisione delle osservazioni e di costruzione di riflessioni collettive alla luce dell’esperienza osservativa fatta dal gruppo. Sia la formazione iniziale che quella conclusiva sono gestite in maniera collaborativa dalle dott.sse Camilla Monaco (responsabile Unità specialistica Ricerca e Formazione della Federazione), Chiara Nadalon e Ilaria Vasselli (coordinatrici pedagogiche della Cooperativa Bellesini).

Si tratta di un’esperienza significativa e arricchente sia per le osservatrici – che provengono da contesti accademici diversi (es. Psicologia, Scienze dell’Educazione, etc.) e spesso lavorano già in contesti educativi analoghi ai nostri Nidi e alle nostre Scuole dell’infanzia – sia per i servizi che vengono ad osservare. Quest’anno, in particolare, le partecipanti sono state suddivise in due sottogruppi, ciascuno dei quali ha avuto la possibilità di visitare e osservare due scuole dell’infanzia (per un totale di sei giornate) e due nidi (per un totale di due giornate).
Sin dall’inizio di questa esperienza di interscambio, l’Unità specialistica Ricerca e Formazione e le due prof.sse della FIU hanno costruito insieme delle linee-guida di osservazione che accompagnano e sostengono gli studenti nel corso delle due settimane di vita trentina.

Questo strumento – costruito in un’ottica riflessiva e narrativa – aiuta gli osservatori a mettere a fuoco alcune dimensioni salienti della progettazione educativo-didattica (spazi, tempi, materiali, raggruppamenti, posizionamenti degli adulti, etc.) e rappresenta – al tempo stesso – una preziosa occasione di restituzione per i contesti che vengono osservati e per le istituzioni che si occupano del loro coordinamento pedagogico.

In quest’ottica, anche la quarta edizione dello “Study Abroad” ha previsto un incontro formativo conclusivo, durante il quale le studentesse hanno avuto modo di condividere con le referenti della Federazione e della Cooperativa Bellesini le proprie riflessioni e di porre le proprie domande, alla luce di due settimane intensive di osservazione di scuole dell’infanzia e di nidi.
Tra i numerosi feedback che le referenti hanno raccolto, uno dei più significativi riguarda il fatto che nei contesti osservati – abitati da bambini di età compresa tra 0 e 6 anni – nessun adulto ha una prospettiva di “insegnamento diretto”: educatrici e insegnanti, attraverso la scelta e la prefigurazione degli spazi, dei tempi, dei materiali, delle modalità di raggruppamento dei bambini, dei propri posizionamenti (discorsivi e non), progettano e gestiscono contesti significativi che garantiscono a bambine e bambini la possibilità di costruire attivamente i propri apprendimenti, soprattutto dentro e attraverso l’interazione sociale significativa con i pari e con gli adulti educanti.

In particolare, per quel che riguarda le scuole dell’infanzia osservate, le studentesse hanno sottolineato il valore educativo di un lavoro che coinvolge e interconnette tutte le età (3-6 anni) e che si avvale della metodologia del piccolo gruppo come contesto privilegiato per la co-costruzione di apprendimenti tra bambini e tra questi ultimi e gli adulti educanti. 
Le osservatrici hanno trovato “sorprendente” l’effettiva presenza di dimensioni collaborative – e quindi spiccatamente sociali – durante il dipanarsi di tutta la giornata scolastica. Hanno sottolineato, inoltre, la possibilità di osservare – in maniera concreta – un “lavoro educativo incentrato sulle intelligenze multiple (Gardner, 1983; 1999) e non sugli ambiti disciplinari”, evidenziando questo aspetto come una delle grandi differenze tra i sistemi osservati in Italia e quelli abitualmente praticati Oltreoceano.

Infine, dal momento che tutte le scuole dell’infanzia osservate utilizzano l’approccio alla scrittura spontanea che fa riferimento al lavoro di Ferreiro e Teberosky (1979), le studentesse hanno avuto modo di familiarizzare con un’idea di “literacy before schooling” che ha permesso loro di cogliere la complessità dei ragionamenti, delle teorie e delle concettualizzazioni dei bambini che riguardano il mondo della scrittura e della lettura “molto prima che gli adulti decidano che sia arrivato il momento di imparare” (Ferreiro, 2003). In realtà, anche nel panorama italiano la consapevolezza che i processi di costruzione della lingua scritta sono completamente svincolati dalla conoscenza delle lettere, e vanno molto al li dà dei meccanismi di codifica/decodifica e di riproduzione/copiatura di un modello corretto, rappresenta spesso una conquista tutt’altro che scontata.

Come emerge dagli esempi sopra riportati, è evidente che – anche in questa quarta edizione dello “Study Abroad” trentino – lo sguardo e le riflessioni delle studentesse della FIU abbiano rappresentato una preziosa occasione di arricchimento per i contesti osservati. Assumendo una prospettiva etnografica (Fatigante, 2021; Monaco, Zucchermaglio, 2021), infatti, è evidente che la presenza stessa di un osservatore esterno, che assume un posizionamento semi-partecipante (Corsaro, 2003), nella misura in cui interagisce con le persone che osserva solo se direttamente sollecitato da loro, costituisce di per se stessa un’opportunità riflessiva e formativa.
Un sentito ringraziamento – oltre che a tutti i bambini, agli adulti che abitano i servizi osservati e ai loro coordinatori – va rivolto anche ai Presidenti delle Associazioni che gestiscono le tre scuole dell’infanzia e i due nidi che hanno accolto e ospitato le 8 studentesse e le loro docenti: Luigi Serafini (presidente dell’Associazione “E. Mosna” di Aldeno), Roberto Festi (presidente dell’Associazione “Romani de Moll” di Nomi), Mariarosa Dossi (presidente della scuola dell’infanzia Trento “Canossiane”), Martina Ferrai (presidente della scuola dell’infanzia di Povo) e Michele Vullo (presidente della scuola dell’infanzia Trento “San Bartolomeo”).


 


F.P.S.M.

La Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento è un’istituzione che promuove cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

Contatti

Federazione Provinciale Scuole Materne
Via Degasperi 34/1
38123 Trento
Tel: 0461 382600
Fax: 0461 911111