FIORI DIVERSI DI UNO STESSO GIARDINO. UN PROGETTO DI SOPRAMONTE IN MOSTRA A CAVEDINE
a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Sopramonte
Parlare di diversità con i bambini… quando? Sempre. Come? In maniera spontanea, sincera e accessibile. Parlare di diversità con i bambini significa aiutarli a capire che tutti siamo unici.
Alla scuola dell’infanzia di Sopramonte, le insegnanti hanno cominciato a parlare di diversità con i bambini in occasione de “La giornata dei calzini spaiati” facendo leva sulle caratteristiche fisiche di ciascuno di noi, creando dei cartelloni che mettessero in evidenza la nostra unicità.
Ogni sezione ha scelto un particolare del viso e attraverso questo dettaglio abbiamo provato a conoscerci e riconoscerci allargando l’invito ai genitori a individuare il proprio bambino.
Aderire al progetto dell’associazione I LARI “Chiamata alle Arti: NeurodiverTGente” ci ha permesso di approfondire il tema della diversità nella quotidianità, anche attraverso albi illustrati che dessero la possibilità ai bambini di ragionare e di pensare sul significato dell’essere diversi (vedi bibliografia allegata).
Le tematiche sono state affrontate in maniera diversificata a seconda delle capacità dei bambini, con proposte adeguate al gruppo di riferimento. Sono state evidenziate le diversità legate all’aspetto fisico (ciò che uno mostra all’altro quotidianamente senza filtri), per poi arrivare a ragionare con i bambini un po’ più grandi anche su quelle che sono le diversità insite in ciascuno di noi: legate al nostro carattere, alle nostre esperienze personali, ai nostri gusti, ai nostri interessi, alle nostre emozioni, alle nostre attitudini...
È stato molto interessante vedere come i bambini hanno saputo cogliere, grazie all’aiuto degli albi, quanto possa essere doloroso sentirsi diversi nel senso negativo del termine e quanto invece possa essere arricchente riconoscersi diversi in quanto unici, quando le caratteristiche di ciascuno vengono sostenute e rese risorsa anziché limite. Partecipare a questo concorso ha messo in gioco tutti, bambini e adulti, sullo sguardo che mettiamo quotidianamente sull’altro.
FIORI DIVERSI DI UNO STESSO GIARDINO: questo il titolo dell’opera collettiva realizzata per il progetto “Chiamata alle arti”.
Attraverso l’utilizzo di tecniche grafico-pittoriche-manipolative diversificate, i bambini hanno potuto realizzare dei fiori a proprio piacimento, che sono andati a comporre un giardino. I fiori sono diventati il simbolo attraverso cui i bambini hanno potuto identificarsi e hanno dato la possibilità di allargare un po’ lo sguardo oltre alle persone, facendo capire ai bambini che in natura ogni cosa è diversa dall’altra per caratteristiche più o meno evidenti.
La varietà è quello che rende bello il mondo,
la varietà è quello che rende bello un giardino,
la varietà è quello che rende bella una comunità.
La scelta di lasciar scrivere i nomi ai bambini con la scrittura spontanea va ulteriormente a sottolineare questa accettazione della diversità anche nei codici dei bambini, che non sono ancora convenzionali, ma che attraverso quel segno si riconoscono e identificano.
Le opere per questo progetto sono state realizzate da bambini e ragazzi di scuole di ordini e gradi diversi (dall’infanzia fino alle secondarie di secondo grado) e sono state esposte presso la sala del CENTRO CULTURALE DI DRO dal 7 aprile.
In questo mese, a partire dall’inaugurazione del 17 maggio alle ore16.00 circa, e fino al 30 maggio, le opere saranno visibili presso la Bibioteca di Cavedine e non è escluso che la mostra venga presentata anche a Trento dove l’associazione sta concordando con gli Enti altre sedi espositive. Ci viene inoltre comunicato che chiunque voglia andare ad arricchire la mostra con opere di vario genere (grafiche, plastiche, letterarie) potrà farlo anche in corso d’anno in quanto le previsioni sono quelle di continuare a far viaggiare la mostra anche nel corso del prossimo anno. A questo link https://www.associazioneilari.it/progetti/198-chiamata-alle-arti-neurodivertgente-per-le-scuole trovate le eventuali indicazioni su cosa si può realizzare.
La giornata di premiazione è proseguita sulle rive del fiume Sarca, dove i bambini, giocando, hanno fatto esperienza di diversità anche attraverso la ricerca e osservazione dei sassi.
“La neurodiversità è come un prato fiorito, non c’è fiore, filo d’erba, sassolino o granello di terra identico ad un altro, e pur tuttavia tutti rappresentano allo stesso titolo la grande opera d’arte della natura. Parimenti sono gli esseri umani, unici nelle loro caratteristiche e peculiarità, nessuno può definirsi più perfetto o più umano di un altro: tutti assieme siamo il grande dipinto dell’umanità.” Francesca Tricarico – Ass. I Lari APS