PENSIERI DI PACE, CONSIDERAZIONI SULLA GUERRA. LE INSEGNANTI DI NOMI ACCOLGONO I RAGIONAMENTI DEI BAMBINI


a cura delle insegnanti della scuola equiparata dell’infanzia di Nomi

 

In riferimento agli eventi della guerra tra Russia e Ucraina alcuni bambini hanno riportato spontaneamente e con coinvolgimento notizie sentite in famiglia e viste attraverso i media.Questo ha suscitato tra loro molto interesse e partecipazione permettendo uno scambio di idee, pensieri ed emozioni.Il compito di noi insegnanti è stato quello di accogliere la voglia dei bambini di esprimere ciò che conoscevano (riflessioni profonde e veritiere) e rilanciare al gruppo i pensieri emersi cercando di accompagnare i bambini a viverli in maniera serena rinforzando i messaggi di speranza e di pace.

A partire da questa esperienza di condivisione i bambini hanno iniziato spontaneamente a fare dei disegni liberi riguardanti tale tematica. La proposta da parte nostra di una canzone intitolata “La danza della pace” ha permesso di coinvolgere e sensibilizzare anche i bambini che utilizzano preferibilmente il canale espressivo corporeo.

In una sezione i bambini, riflettendo sulle parole della canzone, hanno pensato di realizzare un cartellone rappresentante il mondo circondato da un girotondo di bambini. Ai lati della Terra due colombe portano due mani che hanno i colori delle bandiere delle due nazioni in guerra, mani che intrecciandosi danno origine alla bandiera della pace.
Nell’altra sezione il cartellone è stato realizzato con i pensieri e le parole dei bambini soffermandosi sul significato che i bambini hanno dato alle parole “pace” e “guerra”. Anche gli spazi della nostra scuola si sono poco a poco trasformati e arricchiti di messaggi di pace (bandiere della pace, stampi delle mani utilizzando i colori della pace, elaborati grafici dei bambini, colombe realizzate con la tecnica degli origami...).

Per dare un senso tangibile di piccoli cittadini attivi nella propria comunità abbiamo portato i cartelloni realizzati in Municipio accolti dal nostro Presidente e dall’assessore alla cultura e ci siamo poi soffermati nella piazza davanti alla Chiesa facendo un girotondo cantando la nostra canzone. Suggestivo e significativo è stato anche il nostro passaggio tra le vie del paese “cantando la pace”. La comunità ha apprezzato questa iniziativa affacciandosi alle finestre e uscendo sui balconi.

Ecco alcuni dei pensieri emersi dalle conversazioni tra i bambini che vogliamo condividere perché per noi significativi e frutto di scambi diretti di esperienze e considerazioni tra loro. Essi sono anche la testimonianza di quanto i bambini siano in ascolto di tutto ciò che si muove attorno a loro e di quante informazioni abbiano su ciò che accade:

“Sono andati alla guerra perché uno voleva la parte dell’altro e l’altro la sua parte”

“Io in televisione ho visto le case distrutte... io ho paura che arrivi la guerra”

“Sai maestra e voi, sapete che stanno morendo tante persone per difendere il loro Stato?”

“L’Europa?”

“Ma no l’Europa, l’Ucraina”

 “E’ un po’ vicina alla Romania”

“Sai da chi è invasa? … lo sapete? … dalla Russia!”

“Quello lì che ha buttato le bombe la pagherà, la pagherà. Molta gente sta andando in Romania per salvarsi”

“Alcune mamme scappano con i loro bambini, ma a volte le bombe sono più veloci!”

“Sai chi vuole invadere i suoi stati di nuovo? Quelli che aveva una volta, sapete come si chiama? … si chiama Putin ed è il Presidente della Russia. Quello dell’Ucraina ha sessanta anni penso e l’altro settant’anni penso. Poverina l’Ucraina dove stanno morendo tante persone. Poi la Russia vorrà invadere tutto il mondo”

“Mia zia mi ha detto che la pace dovrebbe essere in tutto il mondo, ma invece non c’è”

“Speriamo che li fermino prima che arrivino da noi perché loro sono molto più di noi e ci sarebbe la terza guerra mondiale perché è fortissima la Russia perché è molto, molto, molto più grande di noi e ha dei cannoni grandissimi. Putin sembra Hitler o Mussolini, proprio uguale a loro. Una volta la Romania non c’era, l’Ucraina non c’era e tutti gli stati piccolini non c’erano. Era tutta Russia e quindi la Russia è diventata un po’ più piccola e ora si vuole impossessare di questi Paesi”

“Sono rimasti bambini senza mangiare e stanno distruggendo tutte le loro case”

“In una cantina è nata una bambina che si chiama Mia come me”

“Povera l’Ucraina che sta combattendo con tutta la sua forza ed è molto più piccola della Russia. Speriamo che non ci sia la guerra mondiale, speriamo di non arrivare alla terza… né alla quarta … né alla quinta. Ma a Putin non interessano i soldi ... le cose. Gli interessa solo ingrandire il suo Stato, e so tutte queste cose perché ho anche un mappamondo a casa e ho visto che è moltissimo grande”.




 


F.P.S.M.

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